Banditi nel nome, ma non nella bellezza: sto parlando di boschi e sono tutti immersi tra foliage e piccoli borghi

Maria Bolettieri  | 10 Ott 2025
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L’autunno in Friuli-Venezia Giulia è una stagione affascinante, e se sei alla ricerca di un trekking all’insegna del foliage i “Boschi banditi” sono la destinazione che fa per te!
Le escursioni lontano dallo stress cittadino e dalla frenesia quotidiana sono quelle che preferisco. Soprattutto quando si viene rapiti da panorami tinti da calde sfumature mentre relax e serenità ti avvolgono passeggiando con il naso all’insù tra toni rossi, arancioni e gialli. Se anche tu ami tutto questo, allora vieni con me per scoprire i boschi banditi in uno dei percorsi più belli che saprà catturarti con il suo fascino misterioso.
Qui potrai ammirare la bellezza delle foglie che mutano colore, gustare cibi e vini locali e godere appieno delle tradizioni di questa terra!

Trekking fra i meravigliosi boschi banditi

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza: 2 h 47 circa
  • Lunghezza: 8,62 km circa
  • Dislivello: 320 m
  • Difficoltà: intermedio
  • Periodo consigliato: inizio autunno
  • Punto di partenza: parcheggio nei pressi della Torre Moscarda – Paluzza (UD)
  • Punto d’arrivo: parcheggio nei pressi della Torre Moscarda – Paluzza (UD)

Mappa


Percorso nel Bosco Bandito di Cleulis

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Trekking fra i boschi banditi

Se il foliage è la tua passione questo è il momento ideale per un perfetto trekking in Friuli. Le piacevoli temperature e i caldi colori autunnali della flora aggiungono un tocco particolare al paesaggio che diventa incantato. È il Bosco Bandito di Cleulis, il protagonista della nostra avventura!
Giungere qui è facile, il bosco dista circa un’ora da Udine. Puoi lasciare l’auto nei pressi di Paluzza, vicino al ponte che guarda alla Torre Moscarda.
In una passeggiata di circa 3 ore attraverserai, fra ponti, faggi e antichi monumenti, un meraviglioso percorso ad anello. Oltrepassa il ponte e incamminati sui resti della Via Julia Augusta, un’antica strada romana, il sentiero CAI 161 noto come la Strata Romea che congiunge Timau e Cleulis. L’Alta Valle del But ti accoglierà con il suo bosco e gli scenari da cartolina.

Una volta superato l’Agriturismo Bosco di Museis in località di Cercivento di Sotto, percorrendo la bellissima faggeta, giungerai sino all’abitato di Cleulis. La sensazione, che ho provato camminando fra gli alberi, è quella di percorrere un bosco incantato!
Fai anche un salto alla Chiesa di Sant’Osvaldo.
Il tragitto prosegue sulla Romea Strata e rientra verso Cleulis, sul ponte che sovrasta il Torrente Brut.

Costeggiando il Rio Moscardo e attraversando il ponte ti immergerai nei caldi colori autunnali del Bosco del Moscardo. Lasciati avvolgere dal caloroso abbraccio del foliage, proprio come è successo a me!
Il percorso torna nuovamente alla Torre Moscarda. Si tratta di un’antica costruzione eretta verso il 1200, oggi sede di sede territoriale di un museo con adiacente giardino botanico.

I “boschi banditi” delle Alpi Carniche: un po’ di storia e curiosità

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I boschi banditi del Friuli tra le Alpi Carniche

Questi alberi imponenti e secolari sono i più longevi abitanti delle Alpi Carniche, un tempo sotto il demanio della Repubblica di Venezia. L’appellativo “bandito” indica il fatto che verso la fine del XVI secolo erano stati proibiti al taglio poiché dovevano servire per la costruzione delle navi della Serenissima.
In seguito tagliare la legna continuò a essere proibito, per proteggere i villaggi vicini dal rischio di valanghe.

Dove si trovano i boschi banditi? In Val Degano, nei pressi di un bellissimo borgo dalle case colorate, si trova il Bosco Bandito di Gracco, caratterizzato dalla presenza di numerosi faggi. A Timau, vi è un bosco noto per il suo famoso sentiero, che durante la Grande Guerra, veniva percorso dalle “portatrici carniche” trasportando munizioni e rifornimenti di cibo per le truppe italiane.

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Lo spettacolo del foliage

A Moggessa di Là, un piccolo borgo ormai disabitato, vi è un bosco con esemplari molto antichi, alcuni di questi superano i 400 anni, qui troviamo anche il bellissimo pino nero.
E abbiamo quindi il già citato Bosco Bandito di Cleulis il cui villaggio è protagonista di una nota vicenda! Verso il 1836 una valanga lo colpì e per questo un’ulteriore legge venne promulgata per ribadire il divieto di tagliare il legname nella faggeta situata sopra l’abitato.

I boschi banditi rappresentano ancora oggi una combinazione affascinante di storia, cultura e bellezza naturale. Queste aree montane del Friuli offrono uno spettacolo unico durante il foliage creando una scenografia pittoresca. Il luogo ideale per avventure all’aperto immerse nelle meraviglie della regione.
Se sei alla ricerca di trekking all’insegna della natura lasciati incantare come me dalle sue incredibili cascate e dai panorami mozzafiato che solo queste sono capaci di creare!

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.

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