Un percorso tra freschi boschi e un torrente affascinante che conduce ad una poetica cascata

Annalisa Porporato e Franco Voglino  | 11 Set 2023

Escursione dal grande fascino che attraverso freschi boschi porta a risalire il corso del torrente Acquacheta, tra suggestivi salti d’acqua e rapide, per raggiungere lo spettacolo della Cascata che con i suoi 70 metri di altezza è la maggiore della regione.

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza 3 ore totali (soste escluse)
  • Distanza 8.5 Km totali
  • Dislivello 250 md totali
  • Difficoltà Sentiero Escursionistico
  • Punti acqua San benedetto in Alpe
  • Segnavia percorso 407-Acquacheta
  • Periodo adatto Tutto l’anno (in assenza di neve)
  • Dove parcheggiare San Benedetto in Alpe, viale Acquacheta

Itinerario

Poco oltre il Centro Visita la strada asfaltata affronta un tornante e, proprio sulla curva esterna, si trovano i pannelli ed i cartelli del sentiero “Acquacheta-407”, che guideranno lungo il percorso (510 metri di altitudine, fontana). Il primo tratto percorre una selciata in leggera salita, per poi diventare sentiero e scendere un poco arrivando nei pressi del torrente Acquacheta, in un punto attrezzato con tavolini e particolarmente evocativo, dove è possibile avvicinarsi all’acqua.
Il sentiero prosegue ora risalendo il corso d’acqua, alternando brevi salite a tratti pianeggianti, tranquillo e rilassante, con una pendenza sempre abbastanza lieve. Ad accompagnare il passo, si trovano anche i pannelli di un Sentiero Natura che illustrano le caratteristiche naturali che è possibile ammirare in loco.

Superato un grande masso aggettante si faccia caso verso sinistra: si possono vedere alcune tracce che permettono di avvicinarsi facilmente all’acqua, così da ammirare da presso i suoi numerosi salti, sempre in un ambiente boscoso dove a predominare, all’inizio, sono le querce che, man mano che si prende quota, lasciano il posto ai faggi, alcuni anche di notevoli dimensioni e dalle suggestive radici intricate.

Il percorso è sempre ben segnato dai cartelli in legno cascata dell’Acquacheta, ma anche dai numerosi Cammini che qui si sovrappongono e se dovesse esservi qualche punto un po’ dubbioso non è un problema poiché si raccorda sempre facilmente sul sentiero principale.
Un luogo in cui è possibile fermarsi è in prossimità del bivacco Cà del Rospo (570 metri di altitudine), un piccolo edificio di pietra utilizzato come ricovero d’emergenza e posto a poca distanza dall’acqua gorgogliante.

Il sentiero procede, sempre con tratti di salita più ripida alternati ad altri più graduali, portando al Mulino dei Romiti (638 metri di altitudine, tavolini) e dopo questo edificio ecco un ultimo, più deciso e ripido strappo che porta ad una vera e propria balconata delimitata da un mancorrente in legno, che si affaccia sul suggestiva cascata dell’Acquacheta che impressionò anche Dante Alighieri (693 metri di altitudine).
Il ritorno è per la medesima via dell’andata.

San Benedetto in Alpe

Proseguendo lungo viale Acquacheta, direzione Marradi, si trova l’abbazia benedettina da cui deriva il nome della località. L’edificio attuale risale al XVIII secolo ma il nucleo originario sembra che venne costruito nell’anno Mille da monaci benedettini provenienti da Cluny, crescendo d’importanza fino al culmine del XIII secolo.

Cammini e Vie

Lungo il tragitto si noteranno numerosi altri segnavia, il tratto da San Benedetto in Alpe che passa per la cascata dell’Acquacheta è, infatti, battuto da numerosi altri percorsi come il Cammino di Dante che ripercorre i luoghi visitati, e citati, dal Sommo Poeta nella Divina Commedia con un anello da Ravenna a Firenze lungo 395 km, per 21 tappe di cammino (www.camminodante.com).
Ecco allora l’Acquacheta come appare ne l’Inferno (Canto XVI, vv. 94-102):

Come quel fiume c’ha proprio cammino
prima dal Monte Viso ’nver’ levante,
da la sinistra costa d’Apennino,
che si chiama Acquacheta suso, avante
che si divalli giù nel basso letto,
e a Forlì di quel nome è vacante,
rimbomba là sovra San Benedetto
de l’Alpe per cadere ad una scesa
ove dovea per mille esser recetto

Vi è poi il Cammino di San Antonio che parte da Padova per arrivare al Santuario di La Verna, in Toscana, dopo 410 km e 21 tappe, unendo luoghi in cui visse il Santo agli inizi del XII secolo (www.ilcamminodisantantonio.org).
L’Alta Via dei Parchi che segue l’Appenino tra Emilia-Romagna, Toscana e Marche, attraversando numerosi Parchi tra cui due nazionali, cinque regionali e uno interregionale; lungo 500 km con oltre 3mila metri di dislivello totale, è solitamente previsto in 27 tappe (www.altaviadeiparchi.eu).
E per ultimo il Sentiero delle Foreste Sacre, 7 tappe da Lago di ponte Tredozio a La Verna per percorrere 100 km sempre immersi all’ombra delle Foreste Casentinesi (www.parcoforestecasentinesi.it)

Informazioni utili

In San Benedetto in Alpe, qualche parcheggio gratuito lungo viale Acquacheta, poco oltre il Centro Visita del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi (coordinate: 43°58’55.5″N 11°41’10″E); altri parcheggi gratuiti in piazza XXV Aprile (a 0,15 km).
Sito ufficiale di informazione turistica www.emiliaromagnaturismo.it
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi www.parcoforestecasentinesi.it
Progetto regionale Cammini e Vie di pellegrinaggio Emilia-Romagna www.camminiemiliaromagna.it

Annalisa Porporato e Franco Voglino
Annalisa Porporato e Franco Voglino

Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.



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