Il percorso della memoria sul Monte Sole combina il trekking nella natura con la storia e il ricordo del dramma che ha colpito questa zona durante la Seconda Guerra Mondiale.
Si tratta di un’occasione per riflettere sulle conseguenze del conflitto e promuovere la pace e la comprensione. Camminare in questi luoghi non vuol dire solo imbattersi in panorami mozzafiato, ma allo stesso tempo significa fare un salto nel passato attraverso i monumenti commemorativi e cimiteri di guerra. Dove si trova il Monte Sole? Situata in Emilia-Romagna, in provincia di Bologna, la vetta fa parte dell’Appennino Bolognese che un tempo fu teatro di una grande tragedia.
Attraversare questi sentieri è un modo per preservare la memoria storica, in modo che le atrocità del passato non vengano dimenticate e per rendere omaggio a chi qui ha perso la vita combattendo per la libertà.
L’eccidio di Monte Sole è un tragico episodio avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel settembre 1944, con l’occupazione nazista, l’area fu teatro di una serie di brutali rappresaglie contro la popolazione civile. Le vittime furono ben 800.
Il maggiore fra i comuni colpiti, dal 29 settembre al 5 ottobre, fu il territorio di Marzabotto.
Perché ci fu la strage di Marzabotto? Queste azioni fecero parte di una risposta alle attività partigiane e di resistenza della brigata “Stella Rossa”, che si stavano intensificando nella regione.
I soldati tedeschi, sotto il comando del maggiore Walter Reder, e con l’aiuto dei fascisti locali, attaccarono numerosi villaggi nella zona di Monte Sole, fra Marzabotto, Grizzana e Vado di Monzuno, uccidendo indiscriminatamente uomini, donne e bambini.
Ancora oggi, dopo quasi 80 anni, questo tragico capitolo della storia italiana viene raccontato dalle testimonianze che l’escursionista incontra lungo il percorso della memoria. Camminiamo insieme per non dimenticare e come monito contro la violenza e la guerra!
In un trekking di circa 2 ore e mezzo, fra resti di villaggi distrutti e monumenti commemorativi, chi calpesta questi sentieri ha l’opportunità di osservare da vicino i luoghi storici legati alla strage del settembre 1944. Il percorso della memoria, all’interno del Parco Storico del Monte Sole, parte dal parcheggio situato nei pressi del rifugio “Il Poggiolo”.
Dopo aver lasciato l’auto ci si dirige verso il Memoriale caratterizzato da gocce che simboleggiano le vittime dell’eccidio. A pochi passi un altro memoriale, i resti della Chiesa di San Martino e il vicino Cimitero si caricano degli eventi del 30 settembre, quando i suoi abitanti si rifugiarono nella parrocchia prima di perdere la vita. Proseguendo vi troverete davanti alla Croce commemorativa, con lo sfondo del vasto paesaggio circostante.
Fate una deviazione per raggiungere i resti del borgo di Caprara di Sopra e le rovine della Chiesa di Santa Maria Assunta di Casaglia. Fu proprio qui che la popolazione trovò riparo prima di essere trucidata con il sacerdote Ubaldo Marchioni, ricordato oggi come martire ed eroe. Anche Cerpiano con le mura diroccate della chiesa si fa testimone dei tragici eventi. Il sentiero torna indietro verso la cima del monte, lassù svetta il Monumento ai Partigiani, un altro custode del doloroso ricordo.
Di certo il trekking sul Monte Sole, come per la maggior parte dei sentieri di guerra, vi lascerà senza parole non solo per i panorami suggestivi ma per riflettere sulla tragica storia della regione e per onorare la memoria delle vittime.
Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.
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