Nelle terre del Lambrusco, al castello di Torrechiara lungo il Sentiero d’Arte

Annalisa Porporato e Franco Voglino  | 07 Apr 2023

Torrechiara, uno dei molti grandiosi e scenografici castelli che caratterizzano la provincia di Parma e che si eleva tra fitti boschetti e dolci colline solcate dai lineari filari di viti da cui si ricava il Lambrusco. Il castello quattrocentesco, lo ammettiamo, si raggiunge agevolmente con la vettura ma perché non arrivarci a piedi, un po’ come gli antichi signori del Ducato

Si seguirà un percorso piacevole e adatto a tutti che propone scorci panoramici di ampio respiro che spaziano da colline ricoperte da boschetti a verdi prati, passando per vigneti tra filari ordinati e rilassanti. Freschi canali gorgoglianti bordati da verdissima vegetazione accompagnano il passo e la passeggiata, oltretutto, è anche arricchita dalla presenza di opere artistiche immerse nella natura che ci guidano, rendendo più lieve il nostro andare. 

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza: 1,30 ore sola andata
  • Distanza: 5 Km sola andata
  • Dislivello: 80 md+ 70 md- sola andata
  • Difficoltà: Sentiero Turistico
  • Punti acqua: assenti
  • Segnavia percorso: Sentiero d’Arte; frecce gialle
  • Periodo adatto: Tutto l’anno
  • Dove parcheggiare: Langhirano, via Cascinapiano 7b

Itinerario

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Dando le spalle alla strada provinciale si tiene il supermercato alla propria sinistra arrivando al termine della strada asfaltata dove comincia un sentiero, ben indicato dal segnavia metallico del Sentiero d’arte (240 metri di altitudine), che attraversa il prato in salita. Una salita ripida ma breve che porta alla prima delle numerose opere artistiche che si andranno a scoprire lungo il piacevole cammino. Ancora un breve tratto ripido e si arriva ad un bivio su una sterrata dove si va a sinistra, raggiungendo così una seconda opera artistica. Si prosegue a destra e alla sterrata si va a sinistra, sempre ben guidati dalle frecce gialle, arrivando ad una zona a prato dove sporge un’ulteriore opera.

Ora il percorso diventa piacevolmente graduale, percorrendo gli argini di un canale irriguo e alternando zone di prati aperti, vigneti, piccoli boschetti ombrosi, oltre alle opere d’arte, ovviamente, trovandosi a camminare ora su piste erbose più strette, ora su sterrate più larghe.

Una sorta di zig zag ombroso (255 metri di altitudine) porta a scendere su una strada asfaltata che va seguita verso sinistra per 0,2 km. Al primo bivio si va a destra (cartello blu Strada Vidiana civico 22) percorrendo ancora asfalto ma di una strada secondaria. Occhi aperti: all’orizzonte ecco apparire l’inconfondibile sagoma del Castello di Torrechiara che da adesso in poi accompagnerà il passo.

Poco oltre, attenzione all’opera simile ad una torre di metallo con un masso sospeso all’interno: qui si deve tenere la sinistra lasciando l’asfalto per passare su prato, superando così un’opera altrimenti invisibile dalla strada.

Tornati su asfalto si va a destra, in discesa, per poi raccordare sulla strada precedente e proseguire sempre nella medesima direzione, avvicinandosi ad un gruppo di case. All’incrocio con una strada a 90 gradi (230 metri di altitudine) si deve girare a sinistra, ancora su asfalto, riprendendo a salire attorniati da dolci ondulazioni solcate da filari di viti mentre a destra il castello si fa sempre più visibile e scenografico.

Alla prima azienda agricola vitivinicola incontrata, Lamoretti, si deve entrare a destra nel loro cortile arrivando ad una terrazza mozzafiato sul castello che spicca tra le viti di lambrusco (265 metri di altitudine).

Il percorso prosegue ora su bellissima pista erbosa che scende leggermente per poi risalire proprio tra questi vigneti, superando ancora alcune opere e senza mai perdere di vista le torri di pietra ormai vicine: un tratto particolarmente evocativo e rilassante dove verrà istintivo rallentare il passo per respirare a fondo e godere della passeggiata.

Si entra all’ombra dei boschetti e tenendo sempre la destra si affronta un’ultima salita che porta all’ingresso del borgo medioevale di Torrechiara, e del suo grandioso castello, entrambi da visitare.

Non esitate a soffermarvi tra i suggestivi vicoli dell’abitato, alla ricerca di dettagli iconici ed eventualmente degustando un tagliere accompagnato da un buon vino, tutti prodotti davvero a km Ø poiché provenienti dalle aziende e dai vitigni che avete attraversato per arrivare fin qui!

Tra storia e cinematografia

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L’edificio risale al 1460, costruito da Pier Maria II de’ Rossi, detto “il Magnifico” (1413-1482). L’aspetto è quello di un’opera difensiva con tre cerchia di mura e quattro torri angolari, ma si tratta soprattutto di una dimora residenziale. All’interno si trovano ricchi affreschi come quelli della “camera d’oro” attribuiti al pittore Benedetto Bembo (1423-1489), così chiamata per la presenza, in origine, di decorazioni in foglia d’oro. In effetti, tale opera fu voluta dal Magnifico come residenza estiva per l’amante Bianca Pellegrini (1417-1480 circa), per celebrare il loro amore.

Vedere il castello di Torrechiara vi risveglia qualche déjà-vu? Allora avete visto il film “Lady Hawk” del 1985, diretto da Richard Donner e con attori del calibro di Rutger Hauer, Michelle Pfeiffer, Matthew Broderick, dove il castello fa da sfondo alle vicende del capitan Navarre e dell’amata Isabeau.

Informazioni utili

La vettura si può lasciare agevolmente lungo via Cascinapiano, all’altezza del civico 7b (coordinate: 44°37’33″N 10°16’17″E). Non bisogna farsi scoraggiare dalla partenza purtroppo un po’ anonima: ci si trova, infatti, in una zona commerciale di capannoni e supermercati. Bastano pochi passi, però, per trovarsi immersi in una natura agreste e rilassante mentre l’arrivo al castello merita sicuramente.
Non si trovano fontane lungo il percorso ma una volta giunti al castello di Torrechiara, nel piccolo e suggestivo borgo dal sapore medioevale si trovano diversi locali dove rifocillarsi.
Il percorso non presenta nessuna difficoltà tecnica e non necessita di attrezzatura particolare se non scarpe comode. Si tenga presente solo che si cammina su sentieri e sterrate e in caso di piogge recenti vi sarà presenza di fango. 

Scaricando l’app “Sentiero d’Arte” si può avere un approfondimento su ogni opera artistica incontrata con il nome dell’autore, il materiale usato e il suo significato.
La visita del castello ha una durata di circa 45 minuti e nei giorni festivi va prenotata con almeno un giorno di preavviso.
I cani non sono ammessi all’interno del castello. Viene però messo a disposizione il servizio di Dog Sitting e Dog Walker: gli animali verranno presi in custodia da operatrici cinofile che li accudiranno per tutto il periodo della visita.

Sito ufficiale di informazione turistica www.emiliaromagnaturismo.it
Portale Torrechiara www.portaletorrechiara.it
Sentiero d’arte www.sentieroditorrechiara.it 

Annalisa Porporato e Franco Voglino
Annalisa Porporato e Franco Voglino

Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.



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