A piedi fino a una delle cime più alte degli Appennini: questo percorso di trekking in Emilia Romagna ti farà scoprire un tratto di natura ancora incontaminato

Emma Valenti  | 08 Gen 2024
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Una cima dalla quale possiamo vedere il mondo in un modo diverso, respirare un’aria nuova, vivere fino in fondo. Sto parlando del paradiso? Non esattamente, anche se potrebbe sembrare. Sto parlando del trekking in Emilia Romagna per giungere sino al monte Cusna. Quest’escursione ci porterà a vedere paesaggi che non ci saremmo mai immaginati prima. Ecco che ora andiamo alla scoperta di questa meraviglia del mondo. Partiamo insieme!

Scheda tecnica

  • Tempo di percorrenza per il monte Cusna: 5 ore e 30 minuti
  • Difficoltà: E
  • Punto di partenza: Roncopianigi (1.093 m)
  • Punto di arrivo: Roncopianigi
  • Dislivello: 1.100 m
  • Quota massima: 2.120 m
  • Segnavia sentiero: sentieri 609 – 621 – 623A – 623 – 625 – 619 – 619A
  • Periodo consigliato: da giugno a ottobre
  • Dove parcheggiare: Roncopianigi

Alla riscossa verso un paradiso senza precedenti: in partenza per il monte Cusna

Eccoci qua, pronti a partire per una nuova avventura verso il monte Cusna. Per iniziare questa meravigliosa escursione dobbiamo attraversare il paese di Roncopianigi. Parcheggiamo all’inizio del borgo e godiamoci una passeggiatina tra le viuzze. Una volta giunti all’uscita di questo grazioso paesino, ci troveremo di fronte ad un bivio. Seguiamo il sentiero 609 e diamo inizio alle danze. Eccoci nel Fosso della Fusina, e in men che non si dica dobbiamo girare a sinistra. Il meraviglioso scorrere di un torrente ci accompagnerà portando con sé i nostri pensieri più sinistri e disturbanti. Ora abbiamo una sola cosa in mente: il monte Cusna. Ad un certo punto, usciremo sulla strada e dovremo svoltare prima a destra e poco dopo a sinistra per entrare nel centro del paese di Monteorsaro. Stiamo ancora seguendo i segnavia numerati 609. Ecco che prima di uscire dalle case inizieremo a notare la segnaletica del sentiero 621. Seguiamola e in men che non si dica arriviamo al Rifugio Monteorsaro, a 1.278 m di altitudine. Finalmente, faremo una meritata pausa pranzo, perfetta per riempirci dell’energia necessaria per continuare.

L’arrivo alla meta con uno sguardo verso l’infinito: eccoci finalmente al monte Cusna

monte Cusna

Adesso che abbiamo riempito la pancia per bene, alziamoci e guardiamo verso la nostra meta. Il monte Cusna ci sta aspettando. Saliamo a monte del rifugio ed imbocchiamo una strada sulla sinistra. Dopo non molto, dovremo seguire il segnavia 623A. Dopo aver continuato per un po’ sbucheremo su una strada forestale. È da qui che dovremo cambiare di nuovo sentiero e seguire la segnaletica del sentiero 623. Seguiamo alla sinistra, usciamo dalla faggeta e seguiamo a sinistra il sentiero 623. Cominceremo a puntare sempre di più verso la vetta del monte Cusna, camminando tranquilli e beati tra i pascoli. La nostra meta è ormai vicina. All’incrocio della sella delle Prese seguiamo a sinistra il sentiero 625. Continueremo a percorrere il crinale spartiacque tra la Val d’Ozola e la Val d’Asta, in salita. A questo punto, il nostro cuore batte forte: siamo vicini. Infine, alcuni tratti rocciosi ci condurranno alla nostra meta: siamo sulla cupola del monte Cusna, a 2.120 m di altitudine. Fermiamoci, ammiriamo l’infinito attorno a noi, riposiamoci, godiamoci l’emozioni. Ecco che quando saremo pronti a ripartire ci basterà seguire sempre il sentiero 619, sino ad incrociare il 619A. Infine, il sentiero 609 ci riporterà nuovamente all’auto.

Informazioni utili

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Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.




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