2 giorni di trekking in Emilia Romagna: ecco il percorso che va da San Pellegrino in Alpe all’Abetone

Emma Valenti  | 26 Feb 2024
Bellissimo paesaggio dell'Emilia Romagna - IS: 1089785158

L’Emilia Romagna: un luogo composto da molti percorsi (turistici e non) dove la mente si perde e sprofonda in una meraviglia assoluta. Oggi, esploreremo per ben due giorni in questa regione davvero incredibile. Partendo dalla bellissima San Pellegrino in Alpe, giungeremo dunque all’Abetone. Il nostro trekking durerà per ben due giorni, ma niente paura: l’esperienza varrà ogni sforzo. D’altronde, se sei un appassionato di trekking e desideri esplorare le bellezze naturali dell’Emilia Romagna, allora un’avventura di due giorni da San Pellegrino in Alpe all’Abetone potrebbe essere veramente l’esperienza che fa per te. In questo articolo, ti guideremo attraverso il percorso, fornendo dettagli precisi sulle tappe e le caratteristiche del viaggio, insieme a una scheda tecnica per prepararti al meglio per l’avventura.

Scheda tecnica del trekking in Emilia Romagna da San Pellegrino in Alpe all’Abetone

  • Partenza: San Pellegrino in Alpe
  • Arrivo: Abetone
  • Durata: 2 giorni
  • Lunghezza: circa 35 chilometri
  • Difficoltà: medio-alta
  • Segnavia: sentieri CAI 00, 00A, 00B, 670, 646, 632, 635, 631A, 633, 633A, 35A, 35B, 35C, 35D, 35E, 35F, 35G, 34, 34A
  • Dislivello: circa 1600 metri in salita e 1700 metri in discesa

Giorno 1: da San Pellegrino in Alpe al Lago Santo

Vista del Lago Santo con le montagne riflesse sulle acque - IS: 488244086
Vista del Lago Santo con le montagne riflesse sulle acque

Partendo da San Pellegrino in Alpe, ci si immerge subito nella bellezza dei boschi lungo la mulattiera che porta al Giro del Diavolo. Questo antico sentiero dell’Emilia Romagna, segnato dai cumuli di sassi deposti nei secoli dai pellegrini, offre viste spettacolari sul crinale circostante. Dopo aver attraversato il bosco e risalito il M. Romecchio, si arriva al Colle delle Vacche, da cui inizia il percorso lungo la cresta rocciosa delle Cime di Romecchio. La salita alla Cima dell’Omo è impegnativa ma offre panorami mozzafiato, mentre il successivo valico del Colle Bruciata regala l’accesso al grandioso anfiteatro glaciale delle Fontanacce. Attraverso i Campi di Annibale e il Passo Boccaia, si giunge infine al suggestivo Lago Santo, dominato dal M. Giovo. Sulle rive di questo splendido lago in Emilia Romagna si trovano ben quattro rifugi. A questo punto, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta per decidere dove riposarci a dovere.

Giorno 2 di trekking in Emilia Romagna: dal Lago Santo all’Abetone

Vista sul Lago Nero in Emilia Romagna - IS: 1443921067
Vista sul Lago Nero in Emilia Romagna

La seconda giornata di trekking in Emilia Romagna parte dalle rive del Lago Santo e segue una comoda mulattiera che porta rapidamente al Lago Baccio, situato ai piedi di uno splendido vallone glaciale. Salendo al Passetto e tornando sul crinale, si attraversa la Valle delle Tagliole passando sopra i laghi Torbido e Turchino. Dopo aver raggiunto Foce a Giovo e il Passo di Annibale, si prosegue verso la Val di Luce e il Passo della Vecchia. Da qui, il percorso scende verso il Lago Nero, per poi continuare fino all’Abetone attraverso la valle del Sestaione. Qui, finisce il nostro lungo e soddisfacente cammino. Lungo il percorso si possono ammirare paesaggi di rara bellezza, con foreste primordiali e viste panoramiche mozzafiato. Allora, cosa aspetti a vivere la magia di questa regione? D’altronde, la vita è fatta di ricordi destinati a durare sempre e per sempre. Crearne in Emilia Romagna sarà emozionante.

Conclusioni

In conclusione, il percorso da San Pellegrino in Alpe all’Abetone è un’esperienza da non perdere per gli amanti del trekking. Con paesaggi mozzafiato, antichi sentieri e una ricca storia, questa avventura ti porterà alla scoperta di alcune delle bellezze naturali più spettacolari dell’Emilia Romagna. Preparati a vivere un’avventura indimenticabile che ti lascerà ricordi duraturi e sensazioni di gratificazione.

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Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.




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