Un’esperienza incredibile tra leggenda e realtà: 5 sentieri a picco sul mare nel Cilento

Benedetto Sensini  | 06 Lug 2023
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Il Cilento è un’area di straordinaria bellezza con alcune delle migliori escursioni e passeggiate d’Italia, e questo è risaputo! Tutta la regione Campania è, in realtà, un paradiso terrestre per chi ama scoprire la terra a passo d’uomo. È chiaramente famosa e conosciuta in tutto il mondo per Pompei, Amalfi, Capri e Sorrento e, naturalmente, per Napoli.
Ma il suo vero segreto si trova a sud di Salerno. Qui i Greci costruirono alcuni dei loro templi più imponenti a Paestum e un po’ più a sud la costa si allunga in una distesa di colline e montagne. Questo è il Cilento, oggi uno dei parchi nazionali più grandi e variegati d’Italia, dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Da tutti i punti di vista il Cilento è una regione incredibile. Circondata da alte montagne che si incontrano col mare; c’è qualcosa di speciale nel camminare lungo le cime delle scogliere sopra la spiaggia, godendo di una vista mozzafiato delle alte pareti e del mare dall’alto. La vista dell’isola di Capri e della costiera amalfitana che si estende sulla baia da un lato, o la vista della Calabria e di Stromboli dietro le acque turchesi del Mar Tirreno o i piccoli porti pittoreschi pieni di barche da pesca o piccoli yacht non mancano mai di impressionare dall’alto. Ma quali sono i luoghi e le escursioni da non perdere? Andiamo a scoprirlo insieme: ecco 5 sentieri a picco sul mare nel Cilento!

Il trekking della Baia degli Infreschi

Un meraviglioso percorso che vi porterà ad attraversare il promontorio degli Infreschi, tra boschi e zone aperte con una spettacolare vista sul mare. La Baia degli Infreschi è un luogo magico e questo percorso di 4,5 km è un modo incantevole per raggiungerla.

Si parte da Marina di Camerota, alla fine di Via Lentiscella. Parcheggiate l’auto e dopo aver costeggiato il cimitero alla fine della strada asfaltata vedrete un ponte di legno; dopo averlo attraversato il sentiero sale, una salita piuttosto ripida ma fattibile anche da escursionisti alle prime armi. In cima si trovano altri cartelli segnavia. Lungo il percorso il sentiero fa un po’ di saliscendi e ci sono punti in cui si può deviare verso le cale di Pozzallo e Cala Bianca. Ma proseguite, perché la Baia degli Infreschi è un luogo veramente imperdibile. Il ritorno avviene sullo stesso sentiero, quindi se volete visitare Cala Bianca al ritorno, sarete ricompensati con una cala di sabbia bianca incontaminata circondata da rocce e macchia mediterranea. Sia Cala Bianca che Infreschi sono state nominate tra le spiagge più belle d’Italia.

Il Sentiero degli Innamorati

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Partendo dal bordo della spiaggia meridionale di Ascea, questo sentiero vi porta su splendide alture per ammirare panorami mozzafiato, e già il nome suggerisce un luogo perfetto per una passeggiata romantica. È un percorso di soli due chilometri, ma con una salita significativa, per cui si prevede un tempo di percorrenza di circa due ore. Il sentiero parte dal parcheggio e dalla spiaggia della Scogliera. Si sale con l’ausilio di scale fino alla Torre del Telegrafo, una torre medievale di avvistamento costiero sul promontorio. Lungo il percorso si attraversa la macchia mediterranea e si aprono scorci che permettono di vedere Capo Palinuro e la punta di Pioppi, all’estremità nord della baia.

Il sentiero fa parte del Parco del Cilento e si collega al lungo lungomare che costeggia la costa, dalla Scogliera di Ascea Marina fino a Pioppi. Ci sono anche sentieri interni che si intersecano per raggiungere le antiche rovine di Velia. Per mappe e informazioni più dettagliate, visitate il sito ufficiale del Parco nazionale.

Il percorso delle Sirene

Lungo tutta la costa campana ci sono luoghi che rimandano a leggende greche, risalenti ai tempi in cui questa zona faceva parte della Magna Grecia. Queste tracce sono ancora evidenti e si possono ammirare attraverso splendidi paesaggi e l’aria di mare con una passeggiata che segue il percorso delle Sirene, da Santa Maria di Castellabate alla frazione gemella di San Marco, fino a Punta Licosa.

Si parte dalla spiaggia sabbiosa del Pozzillo a Santa Maria e si cammina lungo la costa fino al porto di San Marco, a circa quattro chilometri. Proprio dietro l’Hotel L’Approdo troverete la mulattiera “Vaddunatuto” che vi condurrà attraverso la rigogliosa vegetazione mediterranea sopra la costa, con le acque ondulate del mare da un lato e le colline boscose del Parco Nazionale del Cilento dall’altro. Dopo circa tre chilometri si arriva a Punta Licosa. Qui si trova un grazioso faro, situato su un isolotto appena al largo della costa rocciosa, che fa la guardia e protegge i marinai dai naufragi causati dalle sirene o dalle tempeste. Le rocce frastagliate spuntano dall’acqua. Punta Licosa è una riserva marina ricca di reperti archeologici. L’antico porto è intatto, sommerso sotto le onde, a testimonianza dell’importanza della zona come colonia greca.

Alla scoperta di Punta Licosa

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Punta Licosa è una delle estremità dell’area del Cilento e prende il suo nome dalla greca “Leucosia”, una delle tre sirene citate da Omero nell’Odissea, il cui canto attirava i marinai a naufragare sugli scogli. La mitica Leucosia, dopo aver fallito nell’intento di fermare il viaggio di Ulisse, fu gettata negli abissi del mare e finì su un’isola che da lei prese il nome: Punta Licosa. Situato al largo della punta tra San Marco di Castellabate e Ogliastro Marina, su un piccolo isolotto, si trova un affascinante faro. Si tratta di una Riserva Marina Protetta con vegetazione mediterranea regionale, tra cui carrubi, pini e lentisco.

Un sentiero segue il lungomare sotto una tettoia di alberi ombrosi che offre panorami sulla baia e su Punta Tresino, dall’altra parte di Santa Maria di Castellabate. Nelle giornate più limpide è possibile vedere la Costiera Amalfitana e Capri. Un altro percorso, invece, parte dal grazioso porto di San Marco di Castellabate, dove si trovano i resti di un antico scalo marittimo greco-romano. Si passa accanto a un piccolo borgo lungo la strada che porta a Punta Licosa. Infine, un terzo sentiero parte da Ogliastro Marina e gira intorno alla costa fino ad arrivare di fronte all’isolotto di Licosa. Entrambi i percorsi sono di facile percorrenza; per arrivare a Punta Licosa sono necessarie circa due ore.

Il Sentiero delle Orchidee

Se cercate una fuga unica e bellissima, sebbene a un po’ di distanza dal mare, sempre nel Parco Nazionale del Cilento, provate il Sentiero delle Orchidee nel Vallo di Diano.

Per la maggior parte dell’anno, le dolci colline del Vallo di Diano appaiono come un tranquillo ambiente naturale, come ce ne potrebbero essere tanti ovunque, soprattutto nei pressi del piccolo villaggio di Sassano. Ma i pendii erbosi nascondono un segreto magnifico: appena sotto la superficie si trovano centinaia di specie di orchidee, più di 180 per la precisione. In primavera le orchidee prendono vita e dipingono un quadro colorato e fantastico, attirando amanti dei fiori da tutto il mondo per ammirare il loro spettacolo. Non c’è da stupirsi: questa zona di 47 km ha un microclima tutto suo e ospita due terzi delle 319 specie di orchidee presenti in tutta Europa.

Per festeggiare l’arrivo dei fiori, il borgo medievale di Sassano organizza per tutto il mese di maggio un festival delle orchidee con passeggiate guidate, degustazioni ed eventi culturali. Si trova a sole 2,5-3 ore di auto da Napoli e vale sicuramente la pena di fare una gita di un giorno o una serata fuori porta. È un villaggio antico e tranquillo, con un negozietto, un bar, un’ortofrutta, un paio di chiese e poco altro. Se siete alla ricerca di lentezza e avete voglia di sperimentare la vita autentica e rustica di un villaggio sulle colline della Campania, questo è un ottimo posto da visitare.

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