Creato da una lacrima divina, questo lago della Basilicata è assolutamente da non perdere

Emanuele Ferretti  | 27 Lug 2025
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Ci sono luoghi che sembrano usciti da un sogno, dove la natura racconta storie antiche, dove il tempo sembra fermarsi e ogni respiro è pura emozione. Il Lago Sirino, incastonato tra le montagne della Basilicata, è uno di quei posti. Un piccolo gioiello nascosto, creato – si dice – da una lacrima divina, capace di farti sentire parte di un mistero millenario.

Trekking Lago Sirino Itinerario ad anello da Nemoli

Scheda tecnica

  • Tempo di percorrenza: 2,30 ore
  • Distanza: 9 km
  • Difficoltà: facile
  • Dislivello: 500 m
  • Punto di partenza e arrivo: Lago Sirino

Mappa

Percorso

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Arrivare al Lago Sirino significa immergersi in un’atmosfera sospesa tra realtà e leggenda. A 788 metri di altitudine, questo specchio d’acqua cristallina, incorniciato da boschi di castagni, ontani e olmi, ti accoglie con un silenzio carico di magia. Le sue rive sono un invito a fermarsi, a perdersi nei riflessi dell’acqua che si specchia sul monte omonimo, e a lasciarsi cullare dal suono leggero delle foglie mosse dal vento.

Ogni passo lungo il sentiero che circonda il lago è una carezza per l’anima. Il percorso è semplice, accessibile, perfetto per una camminata rigenerante, un momento tutto tuo in mezzo alla natura. E se chiudi gli occhi, puoi quasi sentire il sussurro di quella leggenda che avvolge il lago da secoli.

La leggenda: una lacrima che dà vita

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Si dice che il Lago Sirino sia nato da una lacrima divina, versata per punire l’arroganza umana e insegnare l’umiltà. Raccontano che un giorno, in un’aia dove si lavorava di domenica, un viandante pregò gli uomini di fermarsi e rispettare la festa sacra. Ma la risposta fu un rifiuto scontroso, e così il cielo si oscurò e il terreno si trasformò in acqua, dando vita a questo lago dalla forma perfetta, come una goccia caduta dal cielo.

Questa storia fa vibrare il cuore, perché qui la natura parla di rispetto, di sacralità e di bellezza fragile. Il Lago Sirino è un invito a rallentare, a guardare con occhi nuovi, a sentire il mondo che ci circonda come un dono.

Tra acqua, boschi e vita selvaggia

La sua acqua limpida è casa di trote, anguille, persici e tante altre specie che animano il lago con il loro movimento silenzioso. I sentieri che lo circondano si snodano tra alberi secolari e fiori di montagna, accarezzati dal canto degli uccelli. È un paradiso per chi ama il trekking leggero, per le famiglie in cerca di pace, per chi vuole semplicemente respirare aria pulita e lasciarsi andare.

Non si può fare il bagno, ma immergere i piedi nelle sue acque fresche regala un sollievo immediato, un contatto diretto con la natura più autentica.

Un luogo di eventi e emozioni

D’estate, il lago si trasforma in un teatro naturale per spettacoli che uniscono musica, danza e mito. “La Signora del Lago” e la rassegna “Suoni e Luci sul Lago” accendono le notti con giochi di luce e suoni che sembrano provenire da un altro mondo, amplificando la suggestione di questo luogo magico.

Perché visitare il Lago Sirino?

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Non è solo un lago, ma un’esperienza emozionale, camminare qui significa lasciarsi alle spalle il caos e ritrovare se stessi. Perché la Basilicata, con il suo cuore verde e le sue storie profonde, ti aspetta per mostrarti un frammento di cielo sulla terra.

Se cerchi un angolo di pace, una storia da raccontare e una natura che parla al cuore, non puoi perdere il Lago Sirino. Preparati a vivere un’emozione pura, dove ogni sguardo è una poesia e ogni passo un dono.

Di Emanuele Ferretti

Emanuele Ferretti
Emanuele Ferretti

Emanuele Ferretti, per gli amici Manè, è da sempre un grande appassionato di viaggi e avventura. La passione per la fotografia e per la natura lo ha portato a scoprire il mondo con i mezzi più disparati: dalla canoa, alla moto, al paramotore, al trekking.

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