Tra i percorsi del trekking in Alto Adige, quello delle Piramidi di Terra del Südtirol è davvero superlativo. E sempre in evoluzione.
Sì, perché quando una piramide si forma, è possibile che un’altra si distrugga e divenga un cumulo di detriti informi: qui al Renon, in Trentino Alto Adige, pochi chilometri da Bolzano, le Piramidi di Terra, le più alte e le più belle di tutta Europa, replicano le loro performance da oltre 25mila anni.
Il materiale in cui si sono formate deriva da quello lasciato dai ghiacciai quando si sono ritirati da queste zone: lenti giganti che andandosene via hanno modellato per bene i depositi di porfido quarzifero, lasciando detriti più grossi di rocce più resistenti che si sono andati a mettere su altri più sottili e degradabili, proprio come una specie di cappello, mentre acqua-gelo-neve-vento-pioggia-caldo-freddo agivano (e agiscono) ai fianchi, come si dice, portando via il possibile.
Il risultato? Tante creste di roccia argillosa alte anche più di 15 metri, su cui poggiano qua e là massi più grandi, il tutto di una nuance rosso-aranciata, tipica del porfido, che contrasta con il verde dei boschi.
L’aspetto è quello sì di grandi piramidi ma anche di bizzarri funghi extralarge che rimangono tali fino a che gli agenti atmosferici scavano scavano e fanno crollare il loro cappello. O che si riformano incidendo ancora più a fondo il materiale deposto, fino a trovare pezzi più grandi che proteggono i più piccoli ricominciando l’eterno spettacolo geomorfologico.
Sul Renon ce ne sono diversi, d questi straordinari fenomeni naturali, nella valletta di Rio Fosco sulla strada per Longomoso e per Monte di Mezzo, nella valletta di Rio Rivellone nei pressi di Soprabolzano e nella valletta di Rio Gasterer a Auna di Sotto.
Lunghezza | 6 chilometri |
Durata | 2 ore (andata e ritorno) |
Principali punti attraversati | L’Assunta, Chiesa di San Giorgio e San Giacomo |
Livello di difficoltà | Facile |
Dislivello | 230 metri |
Tipologia di itinerario | Trekking |
Partenza e arrivo | Soprabolzano |
Dai toni rossastri o bianchi, le Piramidi del Renon sono una delle attrazioni naturali più visitate dell’Alto Adige
Noi di GoodTrekking abbiamo scelto il sentiero tematico che inizia e ritorna a Soprabolzano, soprattutto perché, prima di curiosare tra le Piramidi di Terra, possiamo prendere la funivia che da Bolzano in pochi minuti porta nell’altopiano del Renon che è un po’ una terrazza sulla Valle d’Isarco e le montagne intorno.
Il percorso inizia proprio presso la stazione a monte della funivia del Renon. Si prende via della Piscina a sinistra, verso il sentiero indicato da una tabella con strisce bianco-rosse. Si scende, poiché il tracciato va da 1225 metri fino a quota 1031 per poi risalire.
Il sentiero è sterrato in mezzo ai boschi passando per la cosiddetta strada degli imperatori usata fin dal tempo dei Romani. La strada prosegue sempre scendendo attraverso alcuni tornanti tra castagni e soprattutto conifere fino al punto in cui il paesaggio letteralmente si apre per farci ammirare al meglio le Piramidi di Terra: siamo proprio sopra la gola del Rio Rivellone.
Una delle splendide chiese in stile alpino-tirolese nel territorio di Renon/Soprabolzano
Si prosegue per la prossima tappa, la collina dove si trova la chiesetta di San Giorgio e San Giacomo con affreschi sull’abside risalenti alla fine del 1300. Per poter vedere bene l’interno della chiesa, ricordarsi di chiedere le chiavi all’ufficio del turismo a Soprabolzano, prima di partire.
Si può salire ancora verso i prati della località Maria Assunta dove ci sono tante ville di villeggiatura dei secoli passati e raggiungere il capolinea del trenino a scartamento ridotto del Renon che con alcuni vagoni d’epoca collega a Collalbo.
Da qui si può prendere poi il sentiero che porta a Longomoso e alle sue piramidi, oppure ritornare all’Assunta sempre con il trenino storico da cui ridiscendere a piedi verso il percorso che riporta a Soprabolzano e con la funivia raggiungere Bolzano.
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