Supera di poco i 2000 metri, ma il panorama che ti regala non ha nulla da invidiare alle cime più alte del Nord

Daniele Abela  | 16 Gen 2025
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Nel pieno del Parco Nazionale d’Abruzzo vi proponiamo un’escursione che non ha nulla da invidiare alle più famose alpi: Monte Godi. In un territorio celebre per la sua bellezza e la natura incontaminata, questo trekking non rientra tra i più frequentati ma vi regalerà grandi soddisfazioni. Si tratta di un percorso ad anello partendo da Passo Godi, un luogo più frequentato nel periodo invernale per via della neve ma che vi consigliamo di frequentare in tutte le stagioni per i suoi magnifici percorsi. Il Monte Godi rientra tra le cime del centro Italia che compongono la lista delle cime sopra i 2000 metri. Questa lista è stata redatta da un’associazione senza scopo di lucro con il patrocinio delle sezioni CAI locali, per stimolare gli escursionisti che frequentano le montagne più alte dell’Appennino a conoscerle meglio e ad esplorare anche quelle meno note.

Il percorso è di circa 12 Km e parte dal Rifugio Lo Scoiattolo nei pressi del valico di Monte Godi  (detto Passo Godi), arriva fino alla cima per poi continuare e chiudere un anello quasi perfettamente circolare. Il Trekking in questione non presenta difficoltà note ma richiede un po’ di allenamento per via del dislivello positivo intorno ai 500metri e la sua lunghezza. Vista l’altitudine sempre tra i 1600 ed i 2000 metri, vi consigliamo di pensare attentamente al proprio abbigliamento che dovrà essere adeguato alla stagione ed al meteo del giorno.

Trekking al Monte Godi

Scheda Tecnica

  • Punto di Partenza: Valico di Passo Godi – parcheggio Rifugio Lo Scoiattolo
  • Punto di arrivo: Passo Godi – Monte Godi – Passo Godi (percorso ad anello)
  • Lunghezza:  12 km
  • Dislivello in salita: 460 mt
  • Tempo di percorrenza: 4 ore circa (escluse le soste)
  • Difficolta: EE-Escursionista esperto (richiede allenamento per via di dislivello e lunghezza)
  • Periodo dell’anno: Da Marzo a Novembre

Mappa

Il percorso

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Il suggestivo percorso per la cima di Monte Godi

Parcheggiando al Rifugio Lo scoiattolo si intraprende il cammino sul sentiero che si parte alla destra di esso. Inizialmente, il percorso si sviluppa su una agevole strada sterrata e la pendenza aumenta in modo progressivo. Superati gli impianti sciistici, la strada sterrata si trasforma in un sentiero che sale rapidamente fino a superare facili tratti rocciosi prima di immergersi nel bosco. Qui, ci si lascia catturare dalla suggestiva atmosfera del luogo, per poi attraversare un’estesa distesa di rocce, risultato di una passata slavina, che da lontano sembra un manto nevoso. Il cammino prosegue nuovamente nel bosco, alternando tratti di terreno morbido a zone rocciose con una pendenza che si fa sentire ma comunque agevole. Infine, un tratto di soffice prato e una breve cresta rocciosa conducono alla cima di Monte Godi (2011 m).

Da cui si torna indietro per l’ultimo tratto che ci ha portato alla cima, per poi proseguire sul sentiero principale che avevamo lasciato. Da cui si inizia la discesa che ci riporterà alla nostra macchina, con un sentiero molto agevole che ci permette di godere di un belissimo panorama. Prima di arrivare nuovamente a passo Godi, a circa 1585 metri troveremo lo Stazzo Ziomas, un piccolo rifugio del comune di Scanno per i pastori della zona.

Non solo Monte godi: alcune alternative per i tuoi trekking

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Il territorio del Parco Nazionale in tutta la sua bellezza

Passo Godi, è un ottimo punto di partenza anche per altre escursioni nella zona. Per chi cerca una passeggiata non troppo impegnativa, si può optare per il sentiero che conduce al Rifugio del Campo. Questo percorso, generalmente facile, attraversa zone di pascolo e offre belle vedute sulla valle, con un dislivello moderato e una durata di circa 2-3 ore.

Un’altra alternativa, di maggiore impegno, è l’escursione verso il Valico dello Scalone e la Serra di Rocca Chiarano (2175 m), che può essere combinata con l’anello di Monte Greco. Questo itinerario offre panorami più ampi e selvaggi, toccando quote più elevate e richiedendo una buona preparazione fisica. Il dislivello è significativo e la lunghezza del percorso può variare a seconda dell’itinerario scelto, ma si può prevedere una giornata intera di cammino.

Per un’escursione che si addentra nella famosa faggeta del PNALM, si può scegliere il sentiero che da Passo Godi scende verso Civitella Alfedena attraverso la Val Jannanghera. Questo percorso offre un’immersione completa nel bosco, con la possibilità di osservare la ricca flora e fauna del parco. La durata è di circa 4-5 ore e il dislivello in discesa è notevole, quindi è consigliabile avere un buon allenamento.

Infine, un’opzione meno conosciuta ma altrettanto affascinante è l’escursione verso il Monte Rotondo (1940 m). Questo percorso, meno frequentato rispetto ad altri, offre una maggiore tranquillità e la possibilità di godere di un paesaggio più solitario. Il sentiero si snoda tra boschi e praterie, con una pendenza moderata e una durata di circa 4 ore.

Questi percorsi alternativi offrono una varietà di esperienze, adatte a diversi livelli di preparazione e interessi, permettendo di scoprire angoli meno noti ma altrettanto suggestivi del PNALM partendo da Passo Godi.

Daniele Abela
Daniele Abela

Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.



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