
Nell’Appennino abruzzese, e più precisamente in provincia de L’Aquila si nasconde una faggeta secolare: il Bosco di Sant’Antonio è infatti da sempre considerato una delle faggete d’Italia più belle in assoluto. La faggeta del Pizzalto prende il nome dall’omonimo monte, che raggiunge la quota di 1968 metri di altezza, ed è famosa per essere stata un bosco di difesa: proprio il divieto di tagliare gli alberi che popolano questo bosco ha portato oggi ad avere una ricchezza unica di faggi secolari e monumentali.
Luogo di interesse naturalistico e storico, la Faggeta del Pizzalto ospita alberi dalle forme uniche, spesso definite a candelabro, attorno ai quali si sviluppano fitte reti di sentieri escursionistici che portano fino alla vetta del Monte Pizzalto.
Percorrere il giro ad anello che parte da Rocca Pia richiede un allenamento medio e un’attrezzatura tecnica: sarà un’esperienza unica addentrarsi tra i fitti alberi per ritrovarsi a 1900 metri di altezza con una veduta imperdibile sugli appennini abruzzesi.

Partiamo da Rocca Pia, alle pendici del Monte Pizzalto, per intraprendere uno dei sentieri escursionistici più noti della zona. Siamo nei pressi del caratteristico borgo di Pescocostanzo, dove un sentiero ben battuto e qualche tratto di strada sterrata ci portano ad addentrarci nei primi tratti della faggeta. Un buon paio di scarpe con una suola ben strutturata sarà il nostro migliore compagno di avventure per vivere al meglio questa esperienza.
Tra fitti boschi e spazi aperti potremo apprezzare sia la maestosità degli alberi che ci circondano, sia le vedute aperte sulle colline circostanti. Superata questa parte ricca di vegetazione, ci troveremo nella Valle delle Masserie, antiche aziende agricole che costellano le ampie praterie subito sotto la vetta.
Il punto più alto del nostro giro ad anello è la cima del Monte Pizzalto, dalla quale potremo ammirare ampi scorci del Parco Nazionale della Maiella nonché vedute suggestive sulle cime circostanti, come il Massiccio della Maiella, il Gran Sasso, il Monte Rotella e il Monte Porrara.

Torniamo quindi verso Rocca Pia attraversando il Bosco di Sant’Antonio e la sua incredibile biodiversità. Arrivati al borgo, potremo ammirare il suo caratteristico castello medievale e le meravigliose vie storiche che riprendono l’atmosfera romantica degli antichi borghi abruzzesi.
In autunno inoltrato questo percorso escursionistico si arricchisce di sfumature di colori che rendono unico ogni scorcio. Per percorrerlo e apprezzare a pieno le meraviglie sia della faggeta che del borgo, ti consigliamo di mettere in conto circa 6 ore di escursione.
La tipologia di percorsi e il dislivello di circa 600 metri richiedono un discreto allenamento e una buona attrezzatura. Se vuoi scoprire altri percorsi di questo tipo sempre disseminati tra le meraviglie abruzzesi, consulta la nostra pagina dedicata ai migliori trekking della regione.

Sono una Copywriter specializzata nella scrittura di contenuti per l'outdoor e l'arrampicata. Oltre a praticare boulder e trekking, sono appassionata di libri ed eventi cuturali.
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