Piccolo, poco conosciuto, ma dalla bellezza particolare: da Prati di Tivo fino ad ammirare il Corno Grande

Alessandro Cipolla  | 13 Set 2025
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Rifugio Cima Alta, non fatevi ingannare dal nome. Certo, non ci troviamo in bassa quota, ma il rifugio in questione si trova solo all’inizio di questo percorso ad anello che porta fino ai piedi del Corno Grande, la cima più alta con i suoi 2.912 metri di quella meraviglia che prende il nome di Gran Sasso d’Italia. Quando si parla di montagna nel nostro Paese subito il primo pensiero corre alle Dolomiti o, più in generale, all’intero arco alpino. Ogni escursionista che si rispetti però deve affrontare almeno una volta nella propria vita il Gran Sasso, il massiccio montuoso più alto degli Appennini.
Questo percorso può essere un buon allenamento visto che non arriva fino al Corno Grande, ma è ugualmente consigliabile solo per escursionisti esperti – o perlomeno non alle prime armi oppure peggio allo sbaraglio – vista la presenza di tratti esposti. All’inizio però è presente il Rifugio Cima Alta, l’ideale per una prima pausa in vista di un’ascesa tanto lunga e impegnativa quanto gratificante.

Trekking al Rifugio Cima Alta

Scheda tecnica

  • Tempo di percorrenza: 6:38 ore
  • Distanza: 13,7 km
  • Dislivello: 1.290 metri
  • Difficoltà: Difficile
  • Punto di partenza e arrivo: Prati di Tivo

Mappa

Il percorso

Prati di Tivo in inverno è una rinomata stazione sciistica, ma durante la bella stagione è il punto di partenza ideale per diverse splendide escursioni come quella che ora vi andremo a descrivere. Si parte da circa  1.450 metri e la strada inizia subito a salire e, poco dopo che comincia lo sterrato, si arriva al Rifugio Cima Alta, posto a quota 1.648 metri nei pressi di Piano del Laghetto. La salita è continua e, dopo un tratto abbastanza duro, le pendenze si fanno più docili prima di arrivare alla zona della Madonnina del Gran Sasso – quota 2.000 metri di altitudine – dove arriva anche una cabinovia.

La strada però è ancora lunga, ma altrettanto panoramica. Con pendenze medie attorno al 20% il sentiero si inerpica fino a raggiungere il Rifugio Carlo Franchetti, il più alto del Gran Sasso essendo situato a quota 2.433 metri e autentico pezzo di storia del massiccio simbolo della zona. Manca però l’ultimo tratto di salita, il più impegnativo sia per difficoltà del terreno sia per le pendenze che in alcuni tratti sfiorano il 50%. Dalla Sella dei Due Corni poi inizia la discesa – in alcuni tratti molto impegnativa – che accompagna verso il punto di partenza di Prati di Tivo, senza però ripassare per il Rifugio Cima Alta. Infine una raccomandazione: se affrontato in inverno occorre prestare massima attenzione al meteo e munirsi di ramponi e piccozza.

Nel cuore del Gran Sasso

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Per chi volesse allungare il percorso dal Rifugio Carlo Franchetti parte la Via Normale al Corno Grande, il percorso più battuto per raggiungere la vetta del Gran Sasso. Il Franchetti è aperto tutti i giorni da giugno a settembre, mentre nel periodo che va da ottobre a maggio apre i battenti su richiesta con prenotazione – i contatti ci sono nel sito ufficiale – di gruppi di minimo 15 persone e solo nei fine settimana e durante i giorni festivi.

Al contrario, prendendo la cabinovia che porta direttamente alla Madonnina si può accorciare il tragitto. Così facendo però si andrebbe a tagliare fuori il Rifugio Cima Alta, un luogo molto caratteristico e accogliente. Di recente costruzione, è rinomato anche come ristorante essendo aperto tutto l’anno. Un posto ideale per gustare le bontà del luogo sotto lo sguardo severo del Gran Sasso, ma nella struttura è possibile anche pernottare.

Alessandro Cipolla
Alessandro Cipolla

Giornalista pubblicista laureato al D.A.M.S., ama da sempre la montagna e la natura, ma non chiedetegli di prendere una funivia...

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