Isola del Liri, trekking esperienziale in Ciociaria

Redazione  | 20 Ott 2017

C’è un’isola in città… o meglio, la città è proprio un’isola! Succede a Isola del Liri, provincia di Frosinone.

Isola del Liri è una cittadina che si sviluppa appunto su un’isola formata dal fiume Liri, la cui origine è abruzzese, poiché nasce alle falde del monte Camiciola presso Cappadocia, passa la valle di Roveto tra i monti Simbruini e, appena supera il confine regionale, entrando in terra laziale, si fa ancora più speciale.

Infatti, questo corso d’acqua a un certo punto, causa la presenza di una gigantesca roccia di travertino su cui è costruito il Castello Boncompagni-Viscogliosi, si divide in due bracci a ridosso del centro storico di Isola e forma altrettanti salti dando origine alla Cascata Grande e alla Cascata del Valcatoio, un tempo chiamata del Gualcatojo.

Quindi, ricapitolando: siamo di fronte a una città che è un’isola con all’interno un paio di cascate niente male! Un unicum, davvero!

Informazioni utili

NomeCascate del Liri
LocalitàIsola del Liri (FR), Lazio
Altitudine217 metri sul livello del mare
Salti27 metri (Cascata Grande), 27 metri (Cascata del Valcatoio)
Tipologia delle cascateNaturali (la Valcatoio è incanalata per la produzione di energia elettrica)

Isola del Liri. Storia e curiosità

Isola del Liri, Cascata

La Cascata Grande di Isola del Liri. Si tratta di uno dei pochissimi esempi di cascata che si sviluppa interamente dentro un centro urbano

Prima di addentrarci alla scoperta di questi gioiellini di acqua-arte-cultura, un po’ di storia, visto che la località si è formata almeno all’inizio dell’anno 1000. Allora la si conosceva soprattutto per il suo castello, Castellum Insulae, imponente fortificazione che difendeva il territorio e dominava il fiume e che, nel corso dei secoli, è diventata anche residenza ducale, abbellita da cortili, giardini, parchi. La sua posizione era importante dal punto di vista strategico, poiché al confine tra lo stato pontificio e il regno di Napoli.

Qui, in cui si sono avvicendate le famiglie di Angioini, Aragonesi, poi sono arrivati i Boncompagni, aleggiano ancora le leggende legate ai tanti briganti che in zona facevano un po’ il bello e il cattivo tempo, un po’ delinquenti un po’ eroi, o almeno lo credevano loro e quelli che lo seguivano. Tra loro, Gaetano Mammone, che guidò la popolazione contro i Francesi che bazzicavano in zona mettendosi al gioco dei Borbonici di Napoli, verso la fine del 1700.

Nel 1800 la zona divenne un centro cartario molto importante, ammodernando per il periodo le strutture che già erano usate a tale scopo nel 1500 e che ora sono archeologia industriale tutta da vedere.

Le Cascate di Isola del Liri

Isola del Liri, centro storico

Il centro storico di Isola del Liri, entro il quale si sviluppano i due salti delle cascate, è l’ideale per un sano trekking “urbano”

Per curiosare tra le bellezze di Isola del Liri, scarpe comode e via da piazza Boncompagni, prendendo via Cascata e dirigendosi verso il Castello Boncompagni-Viscogliosi (che è arricchito da una torre del Quattrocento e che tra i suoi tesori può contare tra l’altro su una vasta sala finemente raffinata con soffitto a cassettoni dorati) che sta sopra la roccia di travertino responsabile della divisione del Liri che crea le guest star del paese, le cascate. Prima si incontra la Grande, che cade da 28 metri di altezza, nel braccio sinistro del fiume, e che è anche detta Cascata verticale.

Poi si va alla scoperta di Cascata Valcatoio, si fa per dire, con i suoi 27 metri, tra LungoLiri della Repubblica e Corso Roma, attraversando il ponte, proprio il punto da cui l’effervescenza di goccioline, vapore e arcobaleno aggregato fanno ammirare al meglio la Cascata Grande.

Il Parco Fluviale di Isola del Liri

Abbazia San Domenico Sora

L’Abbazia di San Domenico Abate a Sora, lungo il corso del Fiume Liri (Foto di Beatrice, CC BY-SA 3.0)

Il percorso porta al Parco Fluviale, una passeggiata in cui sono visibili pure i resti di antiche macchine della carta, fino ad arrivare ai piedi della Cascata del Valcatoio, sul braccio destro del Liri. Rispetto alla Grande, ha un po’ meno acqua che è usata per produrre energia elettrica: la sua caratteristica è quella di cadere verso un piano inclinato di circa 160 metri, lungo un dislivello di circa 27 metri.

Proseguendo sul Parco Fluviale si raggiunge località San Domenico, zona alla confluenza del Liri con il fiume Fibreno, superando Campo di Grilli e Taverna Nuova.

Da vedere l’Abbazia di San Domenico Abate, costruita a partire dall’anno Mille sulle rovine della villa di Cicerone. Quindi si ritorna verso Isola del Liri e la sua atmosfera tardo-medioevale.

Il metodo più comodo per arrivare qui è in auto: da Roma dall’Autostrada A1 uscita Frosinone, poi SS dei Monti Lepini verso Sora per prendere la superstrada Frosinone-Sora e quindi uscire a Isola del Liri Ovest. C’è anche il treno, linea Roma-Napoli, si scende a Cassino e poi si prende un altro treno per Avezzano e si scende alla stazione Isola del Liri.

Redazione
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