Il cammino sul fronte che divise l’Italia in due: scopriamo con rispetto l’avventuroso trekking sulla Linea Gotica

Giordano Di Fazio  | 19 Apr 2024
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Il Cammino della Linea Gotica rappresenta un vero e proprio viaggio all’interno della storia d’Italia, sicuramente non la più felice, ma quella grazie a cui si sono gettate le basi per quella salda democrazia di cui tutt’oggi possiamo godere.

Suddiviso in 26 tappe, questo lungo trekking ripercorre quella che fu l’ultima linea difensiva dell’esercito tedesco in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Percorrendo i diversi sentieri che collegano la costa tirrenica con quella adriatica si andranno a calpestare quelle stesse orme che, ormai quasi 80 anni fa, vennero calcate da eserciti stranieri ma anche, e soprattutto, dai nostri nonni, impegnati sul fronte della Resistenza. Sulle cime e nei valloni, respirerete un’aria densa di storia e di significato, permettendovi di vivere un’esperienza forte e affascinante. In alternativa, si potranno affrontare le singole tappe a più riprese, senza che per questo il cammino perda il suo significato principale: non dimenticare.

Il Cammino della Linea Gotica: un po’ di numeri

494 chilometri, 145 ore di cammino, 18.281 metri di dislivello positivo, 26 tappe da affrontare; questi sono i numeri che caratterizzano questo trekking, adatto a chiunque abbia  allenamento, fiato e passo sicuro.

I sentieri sono ben percorribili e ben segnati; inoltre, sul sito ufficiale del Cammino della Linea Gotica potrete reperire tutte le informazioni sulle singole tappe  e sulle diverse sistemazioni logistiche presenti lungo il cammino. Questo trekking si inserisce nel vasto elenco dei trekking nelle zone di guerra in Italia, ideale per chi ama sia le escursioni all’aria aperta che della storia. Ma ecco quali sono le tappe imperdibili di questo storico percorso.

La Linea Gotica: storia di una linea di fronte che divise in due l’Italia

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La Linea Gotica fu un’imponente linea difensiva attrezzata dal Comando Tedesco in Italia, sotto la guida del feldmaresciallo Kesselring, e operativa dal 25 agosto del 1944 sino al 21 aprile del 1945. Dopo lo sfondamento della Linea Gustav, attestata in centro Italia dal fiume Garigliano sino a Ortona, ad opera delle truppe alleate, i Tedeschi arretrarono di diverse centinaia di km la loro linea di fronte. Kesselring sfruttò il punto più a nord dell’Italia peninsulare così da tentare di rallentare, se non addirittura fermare, l’avanzata alleata iniziata nel 1943 con lo sbarco in Sicilia. La Linea Gotica, ribattezzata poi dal comando tedesco Linea Verde, rappresentava l’ultimo baluardo tedesco, oltre il quale l’avanzata americana verso il territorio del Reich sarebbe stata definitiva e inarrestabile.

Il complesso di attestazioni difensive, fiaccato da mesi di continui attacchi alleati, cedette definitivamente il 21 aprile 1945 a seguito della poderosa offensiva di primavera, lasciando campo libero agli Alleati che poterono così completare il processo di liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista.

Quattro tappe per iniziare a scoprire il Cammino della Linea Gotica

Tutto il percorso è meraviglioso e unico ma ci sono tappe indubbiamente più significative, ideali per chi non può affrontare tutto il Cammino ma desidera comunque immergersi nella storia italiana.

Da Cinquale a Montignoso: la prima tappa del Cammino

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Lunga 12,7 km e con un dislivello di 407 metri, la prima tappa del Cammino si stacca dalle spiagge massesi e inizia a risalire i crinali delle Alpi Apuane. Partendo da via della Libertà, dove un cippo in marmo locale ricorda l’inizio della Linea Gotica, si risale decisi verso nord-est, sino a raggiungere il paese di Montignoso. L’inizio della linea difensiva era attestato sulla spiaggia del Cinquale, disseminata di filo spinato; i Tedeschi l’avevano denominato Massa Riegel, “catenaccio di Massa”, fondamentale per la tenuta di tutta la linea. A pochi km a nord la Wermacht aveva predisposto anche il Carrara Riegel, necessario in caso di sfondamento del primo. La tappa tocca diversi punti d’interesse tra cui il Castello Aghinolfi, un antico castello di epoca tardoantica che nell’ambito delle fortificazioni della Linea Gotica aveva assunto un ruolo strategico, grazie alla sua posizione sopraelevata.

Da Seravezza a Stazzema: una tappa densa di significato

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Questo difficile segmento, che rappresenta il terzo dell’intero cammino, oltre ad essere caratterizzato da un dislivello molto impegnativo (circa 1500 metri) e una lunghezza di quasi 19 km, è denso di significato grazie al passaggio nel piccolo borgo di Sant’Anna di Stazzema. Qui, il 12 agosto 1944 tre compagnie di SS, in poco più di tre ore, uccisero barbaramente 560 persone, che rappresentavano l’intera comunità, compiendo uno dei più efferati crimini di guerra di tutto il conflitto mondiale. Questa tappa, che sfrutta parte del Sentiero Alta Versilia, parte da Seravezza e, dopo un breve tratto verso sud, piega con decisione verso oriente, raggiungendo Stazzema attraverso le vette dei monti dell’Alta Versilia. Questo particolare tratto della Linea Gotica, oltre ad aver a lungo vissuto l’occupazione nazista, fu anche caratterizzato da violenti scontri durante le fasi finali dell’avanzata dell’esercito alleato.

Al centro dell’Appenino: dal Passo della Futa a Badia Moscheta

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Questa lunga tappa, di quasi 22 km, si sviluppa in quota in mezzo alla dorsale appenninica e rappresenta la quindicesima del Cammino. Proprio in questa zona venne combattuta una delle battaglie decisive che causarono lo sfondamento definitivo della Linea Gotica ad opera delle forze alleate. L’azione ebbe inizio il 12 settembre 1944; mentre un attacco diversivo impegnava le forze tedesche sulla Futa, altri reparti dell’esercito americano eseguirono l’attacco vero e proprio al Passo del Giogo. La battaglia si protrasse sino al 18 settembre successivo, decretando la vittoria definitiva degli Alleati. Sul Passo della Futa potrete visitare il cimitero tedesco ove sono raggruppati tutti i caduti della Linea Gotica. Lungo il percorso, invece, sarà possibile vedere moltissime tracce di quei terribili momenti; i camminamenti, le trincee e le gallerie che si affacciano dalla fitta vegetazione sono testimonianze indelebili di un passato non poi così lontano.

Ultima tappa: da Tavoleto a Montecchio

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La lunghezza del tragitto, circa 24 km, è compensata da un dislivello poco impegnativo e dal fondo lastricato presente lungo tutta la tappa. Lasciato Tavoleto, grazioso borgo sovrastato dal maestoso castello medievale, il tracciato si sviluppa verso est, attraverso strade carrabili, particolarità di tutto il segmento, sino a raggiungere Montecchio, punto di arrivo del Cammino. Seppur non particolarmente significativo dal punto di vista naturalistico ed escursionistico, i luoghi toccati sono fondamentali per la storia della Seconda Guerra Mondiale. Lungo il tratto sarà infatti possibile visitare alcuni musei a tema, oltre a diversi cimiteri di guerra; il cimitero canadese di Montecchio è solo uno dei tanti luoghi di sepoltura degli Alleati dislocati lungo il tracciato della Linea Gotica.

Giordano Di Fazio
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