Grotte del Vento, trekking in Garfagnana

Redazione  | 27 Nov 2018

Un’escursione in Garfagnana, nel cuore del Parco delle Alpi Apuane, nel ventre della terra nelle Grotte del Vento, a Fornovolasco, nel comune di Fabbriche di Vergemoli (Lucca).

Secoli di erosione hanno modellato e continuano incessantemente a scavare e scolpire le rocce calcaree dando origine a maestose e originali sculture naturali.

Andremo alla scoperta di un mondo sotterraneo ricco di fenomeni carsici tra stalattiti e stalagmiti in continua evoluzione, laghetti, corsi d’acqua, formazioni di fango, gallerie levigate dall’acqua e perfino pozzi verticali.

Mappa

Dettagli del percorso

  • Lunghezza: 800, 1500 o 2200 metri a seconda dell’itinerario
  • Durata (senza soste): 1, 2 o 3 ore
  • Partenza: Grotta del Vento – Sala dell’orso
  • Arrivo: Grotta del Vento – Sala dell’orso
  • Dislivello: 35, 75, 83 metri
  • Difficoltà: Medio – bassa
  • Consigliato per: trekking-speleologia

Escursione naturalistica, tutte le info utili

Un’ambientazione suggestiva per un’escursione naturalistica del tutto particolare a contatto con un’eccezionale varietà di aspetti del carsismo sotterraneo in una delle grotte turistiche più conosciute al mondo.

Il nome delle Grotte del Vento deriva dalle forti correnti d’aria che l’attraversano dovute alla presenza di due ingressi posti a quote diverse a cui si aggiunge la differenza fra la temperatura esterna e quella interna: 10 gradi.

Una corrente conosciuta sin dall’antichità quella delle grotte anche se la sua esplorazione è iniziata solo nel Novecento. La prima spedizione risale, infatti, al 1929, ed oggi sono circa 4 i chilometri visitabili con diversi itinerari turistici guidati.

L’umidità relativa all’interno delle grotte si aggira intorno al 99%, pertanto è necessario affrontare l’escursione con un abbigliamento adeguato.

In generale, è consigliabile una maglia e un paio di pantaloni lunghi, portando con sé una giacca impermeabile per proteggersi dal gocciolamento dell’acqua frequente in grotta dopo precipitazioni abbondanti.

Il sentiero non è particolarmente scivoloso perché in cemento ruvido, ma per non essere impreparati consigliamo di indossare calzature con suola di gomma.

Il percorso è adatto a tutti: non è faticoso, non richiede specifiche abilità e durante il tragitto si effettuano diverse pause.

Grotte del Vento, tre percorsi guidati

Grotta del Vento
Grotta del Vento, un luogo dalla bellezza iconica nelle viscere delle Alpi Apuane

Il mondo sotterraneo delle Grotte del Vento può essere esplorato secondo tre diverse proposte di itinerari guidati, con durata, lunghezza, difficoltà e costo differenti.

Tutti e tre sono attrezzati con comodi sentieri, corrimano e scale che permettono di ammirare da vicino tutte le strane forme di stalattiti e stalagmiti, i drappeggi d’alabastro, colonne e corsi d’acqua sotterranei.

Ogni tour guidato inizia ad orari predefiniti. Di solito non è obbligatoria la prenotazione, ma è consigliata sia se siete un gruppo numeroso, oppure se decidete di fare il tour sotterraneo in alta stagione e nelle festività.

Tutte le visite partono dall’ingresso principale, accedendo alla Sala dell’orso, un grande antro nella roccia.

L’itinerario più breve ha la durata di un’ora e si sviluppa pressoché in pianura. In questo percorso si possono vedere una serie di concrezioni calcaree di diversi colori come stalattiti, stalagmiti, colonne, colate quasi tutte vive, cioè in fase di accrescimento.

Percorrendo, poi, una ripida scalinata si arriva all’orlo del Baratro dei Giganti, una cavità modellata da un antico corso d’acqua profondo 50 metri.

Qui inizia il secondo itinerario, quello intermedio, che dura due ore. Questo percorso comprende la visita a curiose formazioni di fango e corsi d’acqua sotterranei.

In questa zona non ci sono concrezioni calcaree. Suggestiva è la Sala delle voci, dove si prova l’emozione del buio assoluto: le luci si spengono e si rimane in silenzio al buio.

Si prosegue poi verso il Salone dell’Acheronte, dove tre piccoli corsi d’acqua si uniscono in un fiume sotterraneo.

Il terzo itinerario prosegue verso una zona ricca di concrezioni calcaree purissime per visitare il Pozzo dell’infinito. Una voragine profonda 90 metri perfettamente verticale, che porta a un canyon sotterraneo.

Redazione
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