Gole del Sagittario, MTB in Abruzzo tra Anversa e Scanno

Redazione  | 01 Set 2017

400 ettari di pura bellezza, a poco più di un’ora da Roma: ecco le Gole del Sagittario.

Un canyon scavato dal fiume omonimo tra spettacolari rupi calcaree che superano i picchi di 1500 metri di altezza. Alla base, le copiose sorgenti naturali che arricchiscono la zona di Cavuto.

Il paesaggio è antico, visto che le rocce risalgono a qualcosa come 200 milioni di anni fa, affiorate da un antico mare con scogliere coralline. Ed è anche piuttosto variegato, poiché si va dalla ricca vegetazione attorno alle aree di sorgente ai boschi misti freschi e umidi nel fondovalle (carpino bianco, orniello, querce, cinque specie di aceri…), alle faggete e alle praterie nelle quote più alte, ai prati aridi, alle rupi e ai ghiaioni calcaree.

Nelle Gole, sono tanti gli animali a trovare rifugio, la rara lepre italica, l’orso e il lupo, ma anche gatto selvatico e martora, e sono frequentate da cinghiali, caprioli, cervi. Sulle rupi, nidificano aquila reale, rondine montana, gracchio corallino e falco pellegrino e nei boschi altre specie come falco pecchiaiolo e astore, nonché il super raro picchio dorsobianco che fa il suo nido nelle faggete. Un’occhiata anche alla fauna acquea, come la trota macrostigma che abita le Sorgenti di Cavuto.

Parecchia anche la vegetazione con una particolarità, il Fiordaliso del Sagittario, che è il simbolo delle Gole, visto che è presente solo qui in tutto il mondo. Una delle tante incredibili sorprese dell’Abruzzo.

Informazioni utili

  • Lunghezza – 50 chilometri
  • Durata – 5/6 ore (senza soste!)
  • Principali punti attraversati – Cocullo, Anversa degli Abruzzi, Lago di San Domenico, Lago di Scanno
  • Livello di difficoltà – medio-difficile
  • Dislivello – 800 metri circa
  • Tipologia di itinerario – Mountain bike
  • Partenza – Cocullo
  • Arrivo – Scanno

La Riserva Naturale delle Gole del Sagittario

Gole del Sagittario, Abruzzo
Le Gole del Sagittario rappresentano una delle zone a maggior interesse naturalistico di tutto l’Abruzzo

L’area fa parte della Riserva Naturale Regionale – Oasi WWF Gole del Sagittario e si trova all’interno di un Sito d’Importanza Comunitario, nel Comune di Anversa degli Abruzzi, in provincia de L’Aquila, a circa 20 chilometri da Sulmona.

La Riserva è riconosciuta poi come Parco Letterario “D’Annunzio”, visto che il vate ambientò qui  la tragedia ”La Fiaccola sotto il moggio”: durante l’anno si organizzano pure visite a tema con attori sia nel centro storico che lungo le Gole.

Per arrivare qui bisogna giungere ad Anversa degli Abruzzi, circa 5 chilometri dall’uscita Cocullo-Scanno dell’autostrada A25, Roma-Pescara. In  treno la stazione giusta è Sulmona, linea Roma-Pescara e Napoli-Pescara e bus verso Anversa-Scanno. Questa località è anche raggiungibile attraverso bus da Roma stazione Tiburtina.

Trekking delle Gole del Sagittario. La partenza

Cocullo, Abruzzo
Lo splendido abitato di Cocullo, punto di partenza del tour delle Gole del Sagittario

Tra i tanti percorsi possibili, eccone uno piuttosto impegnativo che parte e arriva dalle parti di Cocullo, esattamente nella frazione di Casale. Cocullo, 900 metri di altitudine, è un paese antico famoso soprattutto perché vi si svolge il rito dei serpari, in occasione della festa di San Domenico Abate, quando vengono mostrati i serpenti trovati in giro per i boschi, un rito scaramantico contro la paura: si svolge il primo giovedì di maggio.

Da Casale a Cocullo, circa 2 chilometri, la strada è in salita, dopo aver lasciato la SR83 e il suo asfalto. Il tratto brecciato è abbastanza in pendenza, tanto da costringere a scendere dalla bike, per circa 400 metri. Si può risalire quando la situazione si addolcisce  e si ritorna sull’asfalto della SR83, proseguendo per circa 2 chilometri. Una deviazione in discesa porta verso Anversa degli Abruzzi fino alle Gole del Sagittario, un serpeggiante tratto tra sfumature incredibili, comprese quelle di acqua e vegetazione nella roccia.

L’itinerario prosegue in leggera salita per la galleria del Valico dell’Olmo di Bobbi, oltre 1200 metri di altezza: un po’ prima, circa un centinaio di metri, si prende una strada sterrata a sinistra che porta verso la montagna, tra paesaggi aspri come sanno esserlo quelli carsici, con alle spalle il Monte Velino, mentre a est lo sguardo indugia verso il Monte Morrone e a ovest si apre la piana del Fucino. Il tratto è ciottoloso, con sali-e-scendi anche ripidi.

Trekking del Sagittario. Altimetrie e curiosità

Scanno, Abruzzo
Lo splendido comune di Scanno, celebre non solo per la natura ma anche per l’arte orafa dei suoi maestri artigiani

I prossimi chilometri, circa una decina, fanno passare sulla perpendicolare della galleria di Cocullo, costeggiando diversi monti, come il Monte Mezzana e il Miglio: siamo a quota 1740 metri, la massima dell’itinerario.

Ciottoli e tornanti abbastanza stretti ci portano in discesa, fino alla piana di Bocca di Mezzana, 200 metri sotto, risalendo però di nuovo sulla pista battuta sul versante opposto. Obiettivo: un piccolo sentiero sempre sterrato che si raggiunge dopo aver superato un modesto cocuzzolo, mantenendosi a sud. Tra discese e salite, l’altitudine è di 1600 metri.

A sinistra, una carrareccia invita verso Villalago, che sta a poco più di 900 metri di altitudine, scendendo per circa 10 chilometri tra tratti “comodi” e altri più difficoltosi vista la presenza di ciottoli e brecce. Continua la discesa in un paesaggio che diventa sempre meno “aperto” e si fa più angusto, passando anche attraverso una gola rocciosa stretta, nella località Costa della Ciccinella.

L’ambiente continua a cambiare, poiché ritorna arioso come i tratti precedenti, con una corona di monti attorno al lago di Scanno, 930 metri di altezza. Prima di giungere qui si può effettuare una deviazione sulla sinistra, dove c’è la città abbandonata, per via del terremoto del 1915, di Frattura Vecchia: circa 6 chilometri di salita.

Ritornando indietro e con una assolutamente piacevole sosta attorno al lago (c’è qui una pista ciclabile che lo circonda), si approda verso la SS83, ripercorrendo la Valle del Sagittario, giungendo ad Anversa e quindi al luogo di partenza, Casale di Cocullo.

Con una raccomandazione: a Scanno, ci arriva in salita dal lago, poiché è a 1.050 metri, visitare anche il paese, dagli incredibili scorci, alla ricerca di qualche pasticceria dove trovare mostaccioli o pian dell’orso, i dolci tipici di qui (serve energia per il nostro bike-percorso!) o magari qualche oreficeria dove trovare i gioielli in filigrana per cui il paese è famoso (un delizioso regalo per se stessi o per chi si è perso questi incanti).

Redazione
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