Gole del Raganello, la natura calabrese del Pollino

Redazione  | 28 Ago 2018

È nelle Gole del Raganello che si realizza il torrentismo per eccellenza, tra gli spettacolari cromatismi della natura. Qui, le Gole del Raganello si presentano come una vera e propria meraviglia della natura

La forra che delimita il torrente da cui prende il nome è parte della natura incontaminata della Calabria.

Scopriamo di più!

Le Gole del Raganello nel Parco Nazionale del Pollino

Mappa

Quello del parco nazionale del Pollino (il territorio protetto più esteso d’Italia istituito nel 1988 e ripartito tra le province di Cosenza, Potenza e Matera), è davvero un abbraccio, di quelli completi, che partono da 2.200 metri d’altezza e dal Tirreno arrivano allo Jonio, con cime innevate fino a maggio inoltrato e con panorami mozzafiato sulle vallate verso il mare. Qui la natura è stata davvero fantasiosa, dalle gole alle grotte carsiche, alla rigogliosa natura e alla particolarissima fauna.  Si pensi, ad esempio, che qui ha sede l’albero più vecchio di tutta Europa, un pino di 1.230 anni, soltanto uno dei tanti motivi per cui una visita in loco è davvero doverosa.

Situate all’interno dell’area del Parco nazionale del Pollino, esteso per 192.565 ha, tra Basilicata e Calabria, qui le Gole del Raganello sono un toccasana per i tanti appassionati di torrentismo.  Scopriamo i percorsi!

Le Gole del Raganello, i percorsi

Gole del Raganello - Civita
Il borgo di Civita è il punto di partenza di molte escursioni lungo le Gole del Raganello

Gli appassionati di torrentismo non possono prescindere da un’escursione alle Gole del Raganello facenti parte della riserva naturale omonima che richiama il torrente che nasce dalla Sorgente della Lamia fino alla località di Civita dove è posto il Ponte del diavolo.

Le rocce levigate dal corso d’acqua e dal vento mostrano i loro colori vivaci agli escursionisti che iniziano il percorso a 750 metri di altezza, in prossimità della sorgente, per poi proseguire per 13 km toccando i 700 metri d’altezza: un paesaggio che emoziona ogni anno frotte di turisti Italiani e stranieri.

Il turchese dell’acqua, il suo scrosciare e la natura rigogliosa circostante lasciano davvero senza parole e riavvicinano alla natura in una maniera difficile da spiegare a chi non ha effettuato questo percorso.

L’itinerario tra le Gole del Raganello che è per escursionisti esperti è senz’altro tra quelli più affascinanti d’Italia.

L’escursione va fatta con l’accompagnamento di una guida e muniti di adeguata attrezzatura, anche perché l’acqua è gelida e alcuni tratti vanno attraversati con l’aiuto di una corda per saltare sui massi.

Gole del Raganello
Gole del Raganello

La geologia delle Gole del Raganello

Le gole alte

Le Gole alte, sono dette tali in quanto corrispondono al tratto di percorso più alto della forra nonché quello più affascinante e selvaggio. Durante l’iter, bisogna risalire il torrente attraversando tunnel nella roccia e superando alcune cascate per un tempo totale di percorrenza di circa 4 ore per circa 9 km.

Le gole basse

Le gole del Raganello nel tratto basso vanno dal ponte del diavolo a Civita con larghezze ristrette: le pareti in alcuni punti distano circa due metri e sono alte 400 metri.

Lungo il percorso che dura circa tre ore per 8 km, si incontra la Doccia del diavolo. Questo tratto è più difficoltoso poiché è presente una maggiore quantità d’acqua da attraversare in alcuni punti controcorrente. In particolare, le gole basse si possono attraversare:

  • In maniera integrale, da Pietraponte al Ponte del Diavolo (percorso più lungo e difficile, per esperti);
  • Da Ponte d’Ilice al sentiero degli Oleandri (percorso più semplice dove si cammina quasi sempre a parte un piccolo saltello in un tratto muniti di corda, con guida);
  • Dalla Forra Oscura al Ponte del Diavolo (percorso più breve ma anche più scivoloso, per esperti).

Le Gole del Raganello, le norme da seguire e qualche consiglio

Se si ha intenzione di addentrarsi nella Gole del Raganello per effettuare l’intero percorso delle gole basse, si può risalire il fondo per alcune centinaia di metri fino a Pietraponte per evitare di condurre le auto a San Lorenzo Bellizzi e poi andarle a riprenderle a fine canyoning. Il percorso è vietato ai minori di anni 10, a causa della difficoltà di percorrenza del territorio, e le escursioni devono essere effettuate unicamente con l’ausilio di guide autorizzate.

Inoltre, è necessario sapere che le Gole del Raganello contengono divieti e obblighi per gli accessi alla zona. Nello specifico, l’ordinanza comunale cita di seguito:

  • L’accesso è consentito solo con guide e solo dal 10 giugno al 30 settembre;
  • L’accesso vietato a minori di 10 anni;
  • L’accesso è consentito a gruppi guidati di massimo 20 persone;
  • Il casco è obbligatorio così come idonee calzature da trekking (scarpe chiuse, no sandali o scalzi) e protezione individuale per le acque gelide.
  • L’accesso è vietato nelle ore notturne.
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