Giardini di Castel Trauttmansdorff, passeggiando lungo l’Orto botanico di Merano

Redazione  | 11 Ott 2017

Amatissimi dalla Principessa Sissi, adorati dai turisti. I Giardini di Castel Trauttmansdorff sono a tutti gli effetti una delle principali attrazioni di Merano, città gioiello dell’Alto Adige – Südtirol.

Il Gärten von Schloss Trauttmansdorff, questo il suo nome in tedesco, è uno spazio verde di ben 12.000 metri quadrati, che sorge nella parte orientale della città di Merano, e che circonda l’antico Castel di Nova, altrimenti conosciuto semplicemente come Castel Trauttmansdorf.

Costruito a partire dal XIV secolo, sulle rimanenze dell’antico Neuberg, lo Schloss Trauttmansdorf prende il nome dalla famiglia che lo acquistò a metà del Cinquecento, ma la sua fama si deve a Elisabetta di Baviera, Sissi appunto, che lo scelse come luogo di villeggiatura a partire dal 1870.

Giardini di Castel Trauttmansdorff costituiscono l’Orto botanico di Merano, che ospita centinaia di specie, inserite in 80 “ambienti botanici”, ovvero macroaree selezionate sia rispetto al clima della zona altoatesina, e sia in rappresentanza di specie floreali anche molto diverse tra loro, spaziando dalle piante esotiche alla macchia mediterranea, dai terrazzamenti riempiti con piante alpine a percorsi con alberi e arbusti di ogni misura.

Scoprire Trauttmansdorff significa immergersi in una atmosfera romantica, appassionata e appassionante, ma anche ottimamente accessibile (anche per le persone a mobilità ridotta) e sicuramente ricca di suggestioni.

Informazioni utili

Nome Giardini di Castel Trauttmansdorff
LocalitàVia San Valentino 51A, Merano
Superficie complessiva12 ettari (120.000 metri quadrati)
Anno di apertura2003 (ma esistente dal XIV secolo)
Orari di aperturaDal 1 aprile al 15 ottobre: dalle 9 alle 19
Dal 16 al 31 ottobre: dalle 9 alle 18Dal 1° al 15 novembre: dalle 9 alle 17
Costo del biglietto d’ingresso
  • 13 euro (adulti)
  • 9 euro (under 18, studenti under 28 e disabili)
  • Gratis (under 6)
NoteLa visita al parco richiede dalle 3 alle 6 ore.Non sono ammessi animali.

Le visite guidate vanno acquistate separatamente.

Castel Trauttmansdorff e il Touriseum

Trauttmansdorff, Merano

Trauttmansdorff – I panorami della primavera e la fioritura dei tulipani

Il Castel Trauttmansdorff è dal 2003 la sede del Touriseum, il Museo provinciale del Turismo dell’Alto Adige. Questa importante mostra permanente si suddivide in tre aree tematiche:

  • Il turismo in Alto Adige visto dalla popolazione locale
  • Il turismo in Alto Adige visto dai turisti
  • Nascita ed evoluzione del turismo in Alto Adige e Tirolo

Ciascuna delle tre aree presenta pannelli espositivi e testimonianze in tre lingue (italiano, inglese e tedesco), e permette di capire come il territorio altoatesino e tirolese, sostanzialmente sconosciuto ai turisti o comunque difficile da percorrere almeno fino all’Ottocento, si sia convertito in una delle più amate destinazioni turistiche, non solo grazie all’esperienza dell’accoglienza imperiale, ma più in generale attraverso una presa di coscienza delle potenzialità del territorio.

Visitare il Touriseum è anche un modo utile per capire cosa l’Alto Adige, e Merano nello specifico, ci offrono, e soprattutto è il punto di partenza per godere poi delle bellezze dei Giardini Trauttmansdorff.

Giardini Trauttmansdorff: cosa vedere

Trauttmansdorff, Castello

Primavera ai Giardini di Sissi: la bellezza di Trauttmansdorff tra il verde e il Castello

Come anticipato in apertura, lo spazio “espositivo” dei Giardini Trauttmansdorff si estende su 12.000 metri quadrati, suddivisi in 80 sezioni. La mitezza del clima di Merano, che è decisamente più caldo di quello delle vette circostanti, ha permesso nel corso dei decenni di sviluppare una “cultura del verde” molto più ampia di quello che si potrebbe aspettare a queste latitudini.

Ecco dunque che l’esperienza di visita si arricchisce di aiuole di erbe aromatiche, di piante stagionali che scandiscono un ricco calendario delle fioriture, di giardini acquatici che poggiano su terrazzamenti straordinariamente panoramici, nonché su un richiamo tradizionale, ovvero quello dei Paesaggi dell’Alto Adige.

Trauttmansdorff non è però solo natura: vi troviamo infatti le cosiddette stazioni multisensoriali, spazi dove siamo coinvolti in un viaggio tra olfatto, udito, visione grazie ai suoni del legno, alle Rocce sonore, alle piante sotterranee, allo zoo alpino e tanti altri ancora.

Spazio anche a una “internazionalizzazione del verde”, che passa per la presenza di boschi e arbusti provenienti dalla Florida e dal Giappone, mentre gli spazi italiani sono arricchiti dalla presenza, tra gli altri, dell’oliveto collocato più a nord del Bel Paese.

Redazione
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