Creta in MTB: la traversata dell’isola lungo il sentiero E4

Redazione  | 02 Ott 2017

Il Sentiero Europeo E4 è un itinerario che unisce diversi paesi dell’Europa, per oltre 10mila chilometri, che dalla Spagna passano per Francia, Svizzera, Germania, Austria, Ungheria, Romania, Bulgaria, Cipro e Grecia.

Proprio una “porzione” di quest’ultima è oggetto di queste righe, esattamente Creta, dove il cammino di circa 500 chilometri taglia l’isola attraverso paesaggi davvero fantastici, da effettuare anche in mtb.

Lo scenario cretese si mostra con scorci bellissimi sul mare cristallino tra rocce dalle forme variegate e spiagge incantate. La partenza è da Zato Kastros, nella parte sud orientale di Creta e si spinge nell’entroterra dove ci sono le altezze più elevate e termina nella zona nord occidentale, in un continuo di salite e discese e anche un po’ a zig-zag tra i vari “contorni” dell’isola.

E4, un percorso per trekker allenati

Agios Ioannis, Creta

La Chiesa di Agios Ioannis a Creta, lungo il sentiero E4

I chilometri sono tanti, bisogna essere preparati a una escursione lunga, macinandone parecchi ogni giorno. Attenzione però, il sentiero E4 non è proprio “adeguato” per le bike: è nato, come gli altri tratti europei, per affrontarlo a piedi.

Ciò significa che alcune parti sono larghe e, nonostante siano sterrate, è possibile pedalarci sopra senza grossi problemi, poiché abbastanza ben tenute. Altre invece sono rese strette da rovi e cespugli vari, con il fondo molto sconnesso tanto da costringere a portare la bike a mano e talvolta anche a spalla.

Il consiglio è anche quello di effettuare questo percorso in periodi non caldi e, se in estate, pedalare presto, la mattina, o il tardo pomeriggio, quando le temperature possono dare tregua. Attenzione ai tanti cani randagi che potrebbero rendere pericoloso il tragitto che comunque va affrontato da persone allenate, sia per il tracciato non particolarmente agevole sia per i tempi di percorrenza.

Diciamo che questo percorso che alcuni hanno definito epico può essere considerato un itinerario a doppio binario, per così dire, tanta bike sì ma anche parecchio trekking (con bici al seguito). Se si vuole effettuare tutto il Sentiero E4, calcolare non meno di 10 giorni.

E4, i panorami del Mediterraneo

Lassithi, Creta

L’Altopiano di Lassithi, a Creta

Tra le tappe, da ricordare l’avvio da Káto Zákros, appunto nella zona sud-est dell’isola, da dove si prosegue per la Gola della Morte. Il paesaggio si fa aspro e inizia a salire verso l’altopiano di Lassithi, zona nota per via dei suoi mulini costruiti qui dai veneziani fin dal 1600. Campi, frutteti e un’altitudine sui 900 metri.

Si passa tra piccoli villaggi dove è un peccato non fermarsi ma la meta è l’altopiano di Nidha fiancheggiando il Monte Psiloritis, anche detto Ida, il più alto di Creta con i suoi oltre 2400 metri.

Qui il terreno è privo di alberi e  mostra parecchie pietre taglienti e arbusti spinosi. Meglio scendere dalla bici e portarla a mano. Le altitudini vanno dai 1300 ai 2000 metri.

E4: dalla montagna alla costa

Rethymno, Creta

Il porto di Rethymno, a Creta

Si scende a nord verso la costa, dalle parti di Rethymno, nel borgo di Argyroúpoli: ovviamente è qui un buon posto dove riposare e magari fare un bagno nel bel mare se la situazione lo permette.

Lasciando alle spalle la costa, ci si dirige verso una parte di itinerario piuttosto aspro, il complesso montuoso di Lefká Óri, ovvero le Montagne bianche, costituite da calcari molto chiari, l’altitudine supera i 2500 metri

Si possono visitare anche le gole di Samarià, ma non è possibile in bici. La direzione è di nuovo verso la costa, nella zona di Saugia. Pausa sul mare e poi il cammino riprende virando ancora verso l’estremo ovest, per raggiungere il monastero di Moní Hrysoskalítissas, che si raggiunge superando 90 scalini. Tra questi, solo se si è puri di cuore e spirito, è possibile individuarne uno d’oro che porterà fortuna. Ecco perché il luogo si chiama anche Monastero dello scalino d’oro.

Procedendo verso sud, obbligo fermarsi nella spiaggia di Elafonísi, bianca e meravigliosa. Si riparte verso nord fino al porto di Kíssamos-Kastélli, fine percorso. Qui ci sono i traghetti per il Peloponneso.

Redazione
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