Colli Euganei in bici: escursioni in Veneto

Redazione  | 02 Ott 2017

Si chiama E2 ed è un percorso in provincia di Padova da “macinare” con diversi tipi di bici (mountain bike, city bike e da turismo), un invito a scoprire le tante bellezze di questa porzione di territorio veneto in sella alla due ruote.

Stiamo parlando dell’Anello dei Colli Euganei, che si affronta senza grosse difficoltà, proprio attorno al Parco regionale omonimo in cui i profili delle cime disegnano un paesaggio morbido e ondulato.

Un itinerario che fa bene a corpo e anima, poiché nei circa 70 chilometri dedicati ci si può fermare qua e là per riposarsi in un territorio dolce e per lo più pianeggiante (un tratto in salita c’è in zona Bastia) ma anche per visitare ville storiche, chiese, castelli, paesi che hanno tanto da offrire, nonché gustare la famosa enogastronomia veneta. E con una ulteriore particolarità: i vari tratti costeggiano diversi corsi d’acqua, le antiche vie di comunicazione del tempo che fu, che regalano al tutto un’atmosfera ancora più magica (potere acqueo, si sa…).

Il fondo stradale non è problematico, fra tratti asfaltati e altri sterrati ma abbastanza compatti. Il tempo di percorrenza previsto è attorno alle 5 ore ma, come leggerete nel dettaglio, ci sono talmente tante meraviglie da costringere praticamente a una sosta dietro l’altra. Possibile dunque che ci voglia molto di più.

Informazioni utili

Lunghezza73 chilometri
Durata5 ore
Principali punti attraversatiPadova, Monselice, Este, Bastia, Battaglia Terme, Abano Terme
Livello di difficoltàFacile
Dislivello100 metri
Tipologia di itinerarioMTB, Tourism Bike
Partenza e arrivoPadova

I Colli Euganei in MTB. L’itinerario

Colli Euganei, Veneto

I panorami dei Colli Euganei regalano grandi emozioni

L’itinerario può partire nella zona sud di Padova, in genere lo start avviene dalla cinquecentesca Villa Molin.

Ci si avvia verso Battaglia Terme, una città nata il 1189 quando si iniziò la costruzione del Canale Battaglia attorno a cui sorsero gli edifici in una forma a riviera. Lo scopo è quello di “fare” altre  conoscenze storiche, costruzioni nobili da non perdere: il cinquecentesco Castello del Catajo con affreschi rinascimentali e un parco davvero super con tanto di “giardino delle delizie”; la seicentesca villa Selvatico-Sartori, che spicca candida sulla vetta di un colle; Villa Emo costruita da Palladio nella II metà del 1500. A Battaglia c’è anche il Museo della Navigazione fluviale.

Tappa successiva: Monselice, in cui ammirare il castello (che sta qui dall’XI secolo) e il centro storico con la bella piazza, spingendosi verso il Santuario Giubilare delle Sette Chiese sul monte della Rocca (che rappresenta la Città Santa in miniatura) salendo fino a Villa Duodo, pure del 1500, sovrastata dalla rocca medioevale.  Appunto: a circa 6 chilometri da Monselice c’è la possibilità di una ghiotta deviazione, Arquà Petrarca, dove visitare la casa del poeta e partecipare (in autunno) alla Sagra delle Giuggiole.

Monselice, Colli Euganei

La bella Monselice con i suoi panorami sulla natura dei Colli Euganei

Si riparte verso sud, attraversando vaste zone di bonifica per arrivare ad Este, la città murata con il suo castello trecentesco. Si attraversa il centro storico risalendo il Canale Bisatto.

Giunti in località Bomba sosta piacevole al Museo geo-paleontologico dei Colli Euganei, all’interno di un’antica fornace.

Prossima tappa il castello di Valbona, massiccio e imponente ai piedi del Monte Lozzo che è alto 328 metri: più volte riveduto e corretto, fu costruito addirittura nell’anno 983. Nelle vicinanze, si passa anche per il borgo di Vo’ Vecchio (dove c’era anche un campo di concentramento della Repubblica sociale italiana): qui, la Villa Contarini Giovanelli Venier è sede del Museo del Paesaggio e Luogo della Memoria della Shoah.

Prato della Valle, Padova

La magnificenza di Prato della Valle, a Padova

Dopo circa 6 chilometri il tragitto porta a Bastia di Rovolon (siamo a circa 21 chilometri da Padova): il paesaggio è caratterizzato da tanti vigneti con la produzione di vini frizzanti secchi, come il Serprino, frizzanti dolci come il Moscato e soprattutto il Moscato Fior d’arancio, e tanti rossi, dal Cabernet al Merlot, al Raboso (e qui ci vuole da assaggiare un “goto” de vin, non si scappa!).

In questo tratto c’è un po’ di salita. Si è nella zona nord-orientale dei Colli Euganei e la prossima meta è l’Abbazia di Praglia, gioiello benedettino rinascimentale. Quindi, dopo la sosta “profana” in quel di Rovolon, eccone una sacra.

Si riprende il cammino, ormai una manciata di chilometri separa dalla città del Santo, 11 da Montegrotto Terme e 8 da Abano Terme. Le due località, però, sono le capitali europee del benessere: sicuri che non vogliamo affidarci a qualche trattamento di salute e di bellezza?

Redazione
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