Aspromonte, alla scoperta della Calabria “selvaggia”

Redazione  | 15 Lug 2017

Itinerario in Calabria e precisamente nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, tra storia, natura e bellezze paesaggistiche ed architettoniche.

Una grande area protetta famosa per i suoi scorci paesaggistici, sempre nuovi e diversi, a cavallo tra il mar Tirreno e il mar Ionio.  Tra i parchi più wilderness del Mediterraneo, l’Aspromonte offre scenari unici dove mare e montagna sembrano toccarsi per formare un tutt’uno.

Tanti i sentieri che permettono di attraversare questa magnifica cartolina di casa nostra in lungo ed in largo alla scoperta di una natura selvaggia e suggestiva. Le caratteristiche fiumare, le cascate, gli stretti valloni, i suggestivi paesi fantasma, i monumenti storici egli agglomerati rocciosi. Insomma ce n’è davvero per tutti i gusti. Un trekking davvero variegato alla scoperta di luoghi all’incrocia tra natura e storia che vi impressioneranno.

Noi abbiamo scelto per voi proprio uno degli itinerari più suggestivi, che incrociano la storia millenaria della Magna Grecia, le bellezze paesaggistiche autoctone e l’architettura di momumenti artistici senza tempo. Abbiamo scelto per voi il Sentiero dei Greci, un percorso che dà accesso a tutti, anche ai camminatori non esperti. Scopriamolo insieme!

Informazioni utili

Lunghezza17 km
Durata3/4 ore
Principali punti attraversatiFiumara Torbido – Passo Sella – Santuario San Nicodemo del Bosco
Livello di difficoltàBasso – accessibile a tutti
Dislivello600 metri
Tipologia di itinerarioTrekking
Partenza e arrivoMammola – Passo della Limina

Il sentiero dei Greci: da Mammola a Passo della Limina

La nostra escursione ci porta ci porta attraverso un tracciato antichissimo. Un sentiero che risale ai grandi fasti della Magna Grecia e che usavano i Greci per transitare dal versante ionico al versante tirrenico. Fu questa, per tantissimi decenni l’unica via di comunicazione per gli antichi popoli della Locride e della Piana di Gioia Tauro. Un percorso dunque intriso di storia ma che ci regalerà bellissime vedute e paesaggi sulla costa ionica. Ma non solo, attraverseremo una vegetazione di montagna variopinta, che cambia a seconda delle altezze sulle quali ci sposteremo. Ed infine non mancherà la cultura e l’architettura, con la visita al santuario di San Nicodemo.

Questo itinerario parte da Mammola, in provincia di Reggio Calabria, e ci porta fino al santuario arrivando a circa 700 metri di altitudine per poi salire leggermente fino al Passo della Limina, a quota 822 metri. Un sentiero, quello dei Greci, che è aperto tutto l’anno e che non presenta particolari difficoltà. Tanti i turisti che ogni giorni lo scelgono: non solo gli appassionati di trekking e ma anche i devoti di San Nicodemo.

Il sentiero dei Greci: l’itinerario

Trekking aspromonte

Trekking in Aspromonte

Partiamo dunque da Mammola, dove la segnaletica indica chiaramente l’imbocco al Sentiero dei Greci. Si parte con una strada sterrata che costeggia la Fiumara Torbido chiamata così proprio per il suo aspetto poco limpido, spesso le sue acque assumono una colorazione fango. Un fiume che ha segnato le epoche antiche come grande via di comunicazione congiungendo lo Ioni al Tirreno.

Proseguendo si incrocia il Torrente Macariace. Qui un tempo nasceva una grande miniera. Ad accompagnarci una fitta vegetazione, querce ed ulivi inizialmente, alle quota più basse che via via lasciano il posto a faggi, pini e castagni. Tanti i profumi e gli odori della natura che ci guidano nel percorso, tra questi anche quella del gelso, tipico della zona.

Abbandoniamo la Fiumara Torbido e iniziamo a salire attraverso Passo Sella, un valico dell’Aspromonte che attraverso un viottolo montano che s’inerpica su un lungo e erto costone, ci porta al santuario di San Nicodemo.

Il santuario dà all’occhio fin dall’inizio di Passo Sella. Maestoso e silenzioso sembra essere il guardiano del bosco con alle spalle la cima del monte Kallerana. Doverosa una visita nei luoghi in cui il santo è nato e cresciuto, nel X secolo, e ha vissuto tutta la sua vita da eremita.

Facciamo rifornimento di acqua, quella buona e rinfrescante di montagna, e proseguiamo verso il monte al di sopra del santuario arrivando all’altipiano della Limina, da qui si può ammirare un panorama pazzesco.

Redazione
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