Che vogliate immergervi nel trekking del popolare South Rim o darvi all’hiking nel più isolato North Rim, il Grand Canyon non vi deluderà.
Un vero e proprio libro di geologia non scritto ma scavato nella roccia in technicolor dal fiume Colorado nel corso di lunghissimi tempi, in un paesaggio arido e solo apparentemente povero di vita. Qui è possibile udire l’ululato dei coyote, avvistare se si è fortunati lo svolazzare del grande gufo cornuto o occhieggiare il cervo mulo.
Siamo in Arizona settentrionale, Stati Uniti d’America: nel Grand Canyon National Park la natura dà spettacolo nella sua immensità, la cui visita non è una passeggiata e va affrontata con la consapevolezza di un luogo ancora selvaggio e selvaggio che può presentare pericoli.
L’itinerario va studiato (poiché i sentieri possibili sono diversi), non bisogna improvvisare, è bene vestirsi in modo adeguato con cappelli-occhiali da sole-creme protettive e portare con sé acqua e viveri sufficienti (soprattutto cibo ipercalorico e snack salati) per tutte le ore che si intende stare fuori, guardare bene dove si mettono i piedi, mantenere le distanze di sicurezza, non dare da mangiare agli animali se c’è un incontro ravvicinato (insomma gli elementi basici che ogni trekker/hiker conosce bene).
Tutte le informazioni possono essere reperite presso i Grand Canyon Visitor Center. Per accedere all’area si paga un biglietto.
In estate i colori sono super ma le temperature variano da 28 a 40°C e c’è una escursione termica molto forte tra giorno e notte, ci possono rischi di fulmini e inondazioni. In primavera e in autunno ci sono condizioni assai diverse tra i bordi e l’interno del canyon: da marzo a maggio e da settembre a novembre il clima è secco con possibili nevicate e vento.
In inverno tempeste e nevicate sono a scapito della visibilità e in genere la zona del North Rim è chiusa ma che scenario!
Il South Rim, a circa 90 km dalla città di Williams, è la zona del parco più frequentata dove è possibile scegliere i punti panoramici mozzafiato, anche per chi non vuole camminare (ci sono navette ecologiche da marzo a settembre) come * Hermit road si percorre per 11 km o * Desert view drive, 35 km con vista sul fiume Colorado con la possibilità di salire sulla torre panoramica Desert View Watchtower per una vista a 360 gradi.
È il sentiero del South Rim più gettonato e anche più accessibile, (anche da persone a ridotte capacità motorie), è pavimentato in buona parte eccetto la parte sterrata da Monument Creek Vista est fino a Powell Point. Segue il bordo del canyon e le aree più ostiche possono essere affrontate con i bus navetta.
Lunghezza | 21 chilometri |
Durata | Circa un giorno |
Livello di difficoltà | Facile – medio |
Dislivello | 60 metri complessivi |
Tipologia di itinerario | Trekking |
Anche questo sentiero del South Rim è personalizzabile in base ai km e alla relativa durata. È piuttosto impegnativo e ripido, scende verso il fiume a Indian Garden ma l’acqua non si può però raggiungere in una giornata, bisogna calcolare almeno un paio di giorni (ci sono resthouse nel percorso). Bisogna evitare di bagnarsi per via delle correnti forti.
Lunghezza | 29,2 chilometri (i tratti Resthouse, Mile Resthouse e Indian Garden) |
Durata | Dalle 12 alle 19 ore effettive |
Livello di difficoltà | Medio – difficile |
Dislivello | 2.221 metri complessivi |
Tipologia di itinerario | Trekking |
Il sentiero parte a sud di Yaki Point a South Kaibab Trailhead raggiungibile con il bus navetta gratuito.
Si possono effettuare tratti brevi ma particolarmente scoscesi con tanto sole e niente ombra nel pomeriggio. Il tratto Skeleton Point è quello più difficile.
Lunghezza | 17,3 chilometri (i tratti Ooh Aah, Cedar Ridge e Skeleton Point) |
Durata | Dalle 7 alle 12 ore effettive |
Livello di difficoltà | Medio – difficile |
Dislivello | 1.149 metri complessivi |
Tipologia di itinerario | Trekking |
Questa zona, vicina al confine con lo Utah, è in genere meno affollata del South Rim, si trova a un’altezza superiore ai 2400 metri ed è aperta solo da maggio a ottobre. Da qui si può raggiungere il Bright Angel Point, un tragitto corto ma davvero notevole su un sentiero pavimentato che borda il canyon (purtroppo non accessibile alle sedie a rotelle), che parte presso il Visitor Center.
Lunghezza | 800 metri |
Durata | 30 minuti |
Livello di difficoltà | Facile |
Dislivello | 60 metri complessivi |
Tipologia di itinerario | Trekking |
Questo tratto collega la foresta al panorama del canyon, con viste diversificate, ci si arriva incamminandosi sulla strada sterrata a sud della strada per Cape Royal per circa 1,6 km, fino all’inizio del sentiero. Risulta più facile se se ne fa solo un pezzo.
Lunghezza | 15,5 chilometri |
Durata | 6 ore effettive |
Livello di difficoltà | Medio – difficile |
Dislivello | 60 metri complessivi |
Tipologia di itinerario | Trekking |
Il percorso inizia a 3 km a nord del Grand Canyon Lodge. Parte nella foresta ma poi scende rapidamente verso il fiume.
Si può anche scendere fino alle cascate di Roaring Springs, per escursionisti molto preparati a causa del terreno scosceso.
Lunghezza | 8,7 chilometri (Coconino Overlook e Supai Tunnel) |
Durata | Dalle 3 alle 6 ore effettive |
Livello di difficoltà | Medio difficile |
Dislivello | 690 metri complessivi |
Tipologia di itinerario | Trekking |
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