73 km di puro splendore: la Grande Balconata è il trekking panoramico della più magica tra le vette alpine

Adriano Bocci  | 25 Giu 2024
Monte Cervino - vetta innevata e valle smeraldo
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Rifugiamoci nell’abbraccio fresh dell’alta quota, alla Grande Balconata del Cervino, il trekking panoramico di una vetta famosa quanto maestosa. Ora che l’afa è tornata (purtroppo) e il sole splende (almeno), non c’è niente di meglio di una camminata fra le vette fresche. È come mangiarsi un gelato, ma si rimane freschi più di 3 minuti.

Quella che è la Grande Balconata del Cervino è un amore di 73 km, perfetto per tutti tra laghi silenti e foreste meravigliose, col Cervino di eterno sottofondo, GoodTrekkers. Certo, ad altezza non siamo al top del top, ma siam lì. L’importante è partecipare e diventare, seppur temporaneamente, dei polaretti. Chi ha caldo?

Il Cervino: chi? Sì, proprio lui

 

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Il Cervino (Matterhorn in tedeschio, Gran Becca in valdostano e Matterhòre in Gressoneyese, non li capirò mai) è settima vetta e terza montagna italiana per altezza, fra le Alpi. Colui che avrebbe dovuto chiamarsi Servino (per un errore di trascrizione) sta in mezzo a Italia e Svizzera, un po’ a ovest del Monte Rosa (dove si fanno belle passeggiate, per dire). Non sarà la montagna più alta delle Alpi ma ci manca poco.

Alta giusto giusto un 4.478 metri s.l.m. e con un distanziamento sociale (isolamento) di 13,7 km, è ben separato dalle altre vette vicine e la sua forma di piramide è stata conquistate dall’alpinismo. D’altronde, parliamo del versante più difficile, quello Italiano.

Trekking sul Cervino? Si può fare

Vista del Monte Cervino a Valtournenche
Breuil-Cervinia. Fate vobis

Non c’è bisogno di essere alpinisti per godere della bellezza selvaggia del Cervino e delle montagne vicine. Il Sentiero 107 (meglio noto come Grande Balconata del Cervino) offre un’esperienza escursionistica senza troppe pretese se non la preparazione fisica, che attraversa i due versanti della Valtournanche, la valle del Cervino, portando fino ai piedi della montagna.

Si fa diversi comuni e, soprattutto, ha 12 punti di accesso. Ergo, potete cominciarlo da dove volete (e in entrambe le direzioni) e si percorre bene da giugno a settembre, con la solita accortezza di portare acqua. Tanta acqua. Il dislivello è di 2300 m e di solito si cammina sui 1800 m s.l.m. Essendo 73 km, dividetelo. Sono almeno una giornata intera di adenosintrifosfato nei quadricipiti. Noi per comodità lo abbiamo diviso in 4 tappe, così divise:

  • Antey St. André a Chamois
  • Chamois a Breuil – Cervinia
  • Breuil – Cervinia a Torgnon
  • Torgnon a Antey

Le 4 tappe del nostro itinerario sulla Grande Balconata del Cervino

Vista sul Monte Cervino
Vista sul Monte Cervino

Prima tappa: Antey St. André a Chamois

La nostra avventura alla Grande Balconata del Cervino parte dal fondovalle di Antey Saint-André, dove ci si arrampica (si fa per dire) lungo il ripido versante sinistro fino alla conca di La Magdeleine. Poi continueremo a salire verso Chamois, il comune valdostano più alto.

Cominciamo. Partendo dalla parrocchia di Antey (ottieni indicazioni) si va sulla carrozzabile verso La Magdeleine per continuare su quella che va verso Hérin, un borghino mezzo distrutto con qualche fontana. Continuando al versante dopo, riprendiamo la mulattiera a destra fino a Messelod per pini, prati e betulle fino a Vieux. Poi ci troviamo sull’asfalto, arrivando a un tornante dopo poco più di mezzo km e comincia il sentiero coi bolli gialli verso Chamois. Va fra le case di Verney fino a una pista pianeggevole che passa il bosco, fino ad arrivare a Chamois.

Seconda tappa: da Chamois a Breuil – Cervinia


Lago Blu di Breuil-Cervinia – il Monte Cervino riflesso

Continuando sulla Grande Balconata del Cervino siamo giunti a Chamois, un paese senza auto, dove ci si arriva solo a piedi, in bici o in funivia. Da qui arriveremo fino al Cervino fino a Breuil.

Quando ripartiremo da Chamois arriveremo al Lago di Lod, un angolo di pace e serenità, continuando fino al Colle di Fontanafredda dove potremo ammirare:

  • Col de Nana
  • Tournalin
  • Becca d’Aran

Il che, francamente, riempie il cuore di meraviglia e un po’ di memoria nel cellulare o nella macchina fotografica. Se fate foto, inviatecele su Facebook e Instagram. Da qui scendiamo e arriviamo fino al borgo di Cheneil, che sembra uscito da una fiaba: qui c’è il famoso Lago Blu dove si riflette tutto il Cervino. Se fate più foto qui, vi capiamo. L’ultimo tratto di questa tappa ci porta fino a Breuil dove il Cervino sembra stare a un tiro di schioppo.

Terza tappa: da Cervinia a Torgnon

 

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Questa è senza dubbio la tappa peggiore a livello di impegno ma comunque ben ripagata. Potete ammorbidirla di molto, però, con due rifugi ben conosciuti in zona: il Rifugio Barmasse e quello Perucca – Vuillermoz (vicino agli stupendi Laghi di Cignana). Il silenzio e la vista sul Cervino e delle montagne attorno (ma distanziate) sono suggestive come non mai; si arriva comunque a Torgnon (dove c’è un museo etnografico chiamato Petit Monde).

Quarta tappa: da Torgnon ad Antey

 

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Questa invece è la tappa più facile di tutta la Grande Balconata del Cervino perché è tutta in discesa. Da Torgnon si scende verso Antey, e si possono vedere un sacco di punti panoramici col Cervino di sfondo, seppur più distante: un finale perfetto in mezzo alla Valle d’Aosta. Senza scordarci delle montagne sul versante opposto della Valtournanche, che spezzano la valle del Cervino da quella di Ayas.

Adriano Bocci
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