Strada della Tremola, la “strada monumentale” della Svizzera in MTB

Redazione  | 02 Ott 2017

Un pavé di granito per una strada che sale a serpentina tra le Alpi Svizzere, in un percorso tortuoso ma altamente suggestivo, con una serie di tornanti stretti che quasi decorano il versante sinistro della Val Tremola proprio come una vera e propria opera d’arte.

Siamo nella “Strada della Tremola” che da Airolo porta al Passo del San Gottardo, una “striscia” chiara e sinuosa costruita nel 1800 e che oggi continua a salire sulle montagne con mura di sostegno alte anche 8 metri e alcuni muretti a secco che, assieme alle pietre chilometriche, testimoniano il tempo che fu (la strada non è esattamente quella ottocentesca, ha subito varie modifiche).

La parte più spettacolare è un tratto che in appena 4 chilometri porta a un dislivello di 300 metri attraverso ben 24 tornanti (complessivamente il dislivello medio supera i 900 metri) che hanno addirittura ciascuno un proprio nome!

La strada è tuttora percorsa dalle auto, molto rare, in verità, poiché è davvero al top andarci in MTB, anche per mettere alla prova la capacità di resistenza dell’assalto alla vetta di ciascun mountain-biker. La Strada della Tremola è anche detta la “Parigi-Roubaix delle Alpi” (un omaggio alla celebre corsa ciclistica, una delle cinque “classiche monumento”).

Informazioni utili

Lunghezza13 chilometri circa
Durata2 ore
Principali punti attraversatiAirolo – San Gottardo
Livello di difficoltàDifficile
Dislivello932 metri
Tipologia di itinerarioMTB
Partenza e arrivoAirolo – Passo San Gottardo

La Strada della Tremola

Tremola
I tornanti della Tremola e i grandi muri di contenimento

Una volta montati in sella, da sapere subito che la salita verso il San Gottardo è davvero una “bella” salita, certo per via del dislivello da affrontare, ma anche per il lastricato in pavé (rimasto in gran tratto in tutto l’itinerario poiché qua e là è stato sostituito da asfalto e-o cemento): i blocchetti di granito anche se abbastanza in buono stato creano balzi a ogni avanzamento e potrebbero disturbare i meno allenati!

Per accedere alla Strada della Tremola si parte da Airolo, un bel paesotto molto gettonato dai turisti (qui si imbocca la galleria del San Gottardo e la superstrada, 17 chilometri fino a Göschenen) e che si trova a 1141 metri di altezza.

L’inizio è piuttosto ripido ma appena si esce dal paese la pendenza si addolcisce, un paio di chilometri per entrare nel vivo del pavé che costringe a diminuire un po’ la velocità tra sobbalzi e vibrazioni .

I paesaggi della Tremola

San Gottardo
La zona del San Gottardo, a oltre 2.000 metri

Proseguendo per qualche chilometro, circa tre, si giunge all’altezza della caserma ottocentesca Motto Bartola, a 1527 metri. E qui, che lo spettacolo “vero” (anche se fino a questo punto non era affatto male…) abbia inizio, con il pavé sobbalzante appunto e i tornanti (a quota 1729 metri), dopo aver superato un lungo tratto rettilineo e un ponticello.

Così si “entra” nella leggenda ingegneristica di questa zona del Ticino, in quello che è stato definito “il più lungo monumento viario” della Svizzera. La salita è dura mentre con fatica si superano i diversi tornanti dalla pendenza abbastanza regolare, attorno al 7%, che diventa ostica tra l’8 e il 9° chilometro, raggiungendo anche il 12%.

Quando finalmente i tornanti finiscono, la meta è un rettilineo finale, piuttosto ventoso. La quota è 2091 metri, ovvero il Passo del San Gottardo. Qui comincia ad esserci un po’ più di caos, tra gente-auto-moto, al contrario della salita della Tremola che si fa abbastanza in solitario, lasciando assaporare il territorio attraversato con un bel po’ di sforzo fisico.

Ma il piacere di stare qui vale tutti i disguidi: del resto, il Passo del San Gottardo, dedicato a un vescovo bavarese vissuto nell’anno Mille, è un valico alpino tra i più importanti e lì, magari presso l’antico Ospizio che risale al 1237 (ristrutturato in anni recenti con canoni di sostenibilità), ci si può rifocillare dalle fatiche della salita.

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