Monte Fuji, il simbolo del Giappone tra paesaggio e storia

Redazione  | 30 Ott 2018

Il Monte Fuji mescola storia e paesaggio in un connubio vincente che lo rende il simbolo della nazione a cui appartiene, il Giappone.

Secondo lo scintoismo, nell’arco della propria esistenza è necessaria almeno una visita al Monte Fuji  e noi non possiamo di certo dare torto ai fedeli dei kami.

Spesso, quando si parla di cime innevate, si fa riferimento al Monte Fuji  e questo non è un caso: il vulcano resta innevato per ben 10 mesi all’anno, motivo che lo rende facilmente riconoscibile nel consueto paesaggio da cartolina che lo ritrae.

Il Monte Fuji  dista da Tokyo, capitale del Giappone, 100 km e da essa è ben visibile nelle giornate terse: uno spettacolo che non si può raccontare! 

Il Parco nazionale Fuji-Hakone-Izu

Monte Fuji
Gli scenari del Monte Fuji visti dal parco del Fuji-Hakone-Izu

Il territorio del monte più alto del Giappone grazie ai suoi 3776 metri d’altezza, rientra nell’area terrestre e marina protetta del Parco nazionale Fuji-Hakone-Izu. Quest’ultimo che si estende per più di 1200 kmq, è detto tale in riferimento:

  • Al Monte Fuji
  • Alla cittadina montuosa di Hakone celebre per i fenomeni vulcanici attivi e per il tempio sul lago Ashi
  • Alla penisola e all’arcipelago di Izu, area ricca di bellezze naturali e molto conosciuta per la pratica di attività sportive acquatiche, dalla pesca al surf

Il Parco nazionale Fuji-Hakone-Izu nato nel 1936 detiene il primato per numero di visite in tutto il Giappone con più di 100 milioni di visitatori ogni anno.

La natura è particolarmente varia e si passa dalla flora e dalla fauna di montagna a quella sub-tropicale con presenza di aree vulcaniche, termali e costiere.

L’area comprende la Regione dei  5 laghi del Fuji che è posta a settentrione del Monte  di cui fanno parte i laghi Kawaguchi, Yamanaka, Sai, Motosu e Shōji. Questi ultimi devono la loro origine alle colate laviche che hanno formato delle dighe naturali nei corsi d’acqua della zona dando vita al sorprendente paesaggio circostante.

La salita al Monte Fuji

Monte Fuji, scalata
La scalata al Monte Fuji, che si può fare solo tra luglio ed agosto, è un’impresa adatta anche ai non scalatori

Si può risalire il Monte Fuji soltanto da luglio fino al 28 agosto, periodo in cui la temperatura è tra i 5 e i 6 gradi.

In estate è consigliabile andare per la scalata, mentre per godere del panorama è preferibile la bassa stagione poiché vi è meno possibilità che la cima sia offuscata da nuvole.

L’ultima stazione raggiungibile con i mezzi è la quinta, posta a 2400 metri s.l.m.

Per la scalata in salita si impiegano circa 6 ore ed il percorso è fattibile anche per i meno esperti anche se va considerato che vi è un dislivello in salita di circa 1.000 metri.

L’importante è munirsi di abbigliamento adatto a strati (poiché il tempo varia velocemente) e di acqua. Il consiglio è quello di trascorrere la notte in uno dei rifugi in zona per godere dell’alba. Non è possibile fare campeggio nelle zone più alte, pertanto prenotate per tempo il posto letto. Non dimenticate di portare con voi una mascherina per evitare di respirare polvere durante la discesa.

I sentieri più frequentati per accedere al Monte Fuji  e opportunamente segnalati sono due:

  • Kawaguchiko a Yoshida-guchi. Impiegherete 5 ore circa per salire, la metà per scendere. Vi si accede con un viaggio di un’ora in bus dalla stazione di Kawaguchi-ko
  • L’iter Fujinomiya-guchi richiede grossomodo lo stesso tempo dell’altro. Si parte dalla stazione di Mishima, qui si viaggia in bus per circa due ore per poi iniziare a percorrere il sentiero alto 2.400 metri s.l.m. E’ la strada più breve ma anche quella meno panoramica.

Da menzionare, dedicato ai più esperti per il grado di difficoltà, è il sentiero di Gotemba-guchi, particolarmente interessante poiché dà la possibilità di visionare da vicino un grande campo di cenere derivante un’eruzione. Per questo iter si impiegano 8 ore in salita e circa la metà in discesa. 

Altri itinerari

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Il Tempio di Hakone e la magnifica vista sul Monte Fuji

Consigliati anche i seguenti tour:

  • Seggiovia ad Hakone dove ammirare da vicino i vapori solforosi  e magari fare una sosta nei numerosi  stabilimenti termali in loco
  • Crociera sui laghi, in particolare sul Lago Ashi che dona una bella vista sul Monte Fuji
  • Gita al santuario di Fuji Yoshida che la tradizione vuole sia stato edificato nel 788 per proteggere le popolazioni locali dalle eruzioni del Monte Fuji posto in una meravigliosa foresta di cedri secolari
  • Tour nella zona degli Altipiani di Asagiri dove praticare attività sportive e vedere le Cascate di Shiraito-no-taki e il Lago di Tanuki-ko

Escursione a Aokigahara

 Quella che i Giapponesi chiamano Aokigahara ovvero “marea di alberi” è una foresta di 35 kmq che ha avuto origine in seguito all’eruzione del monte Nagaoyama, un vulcano parassita del monte più alto del Giappone.

L’area della foresta si estende per 3000 ettari a nord-ovest del Monte Fuji. Il paesaggio è davvero strabiliante e alterna una fitta vegetazione a rocce laviche e caverne di ghiaccio, un luogo particolarmente silenzioso amato dagli escursionisti e dai ciclisti.

Consigli

  • Se possibile, evitate i fine settimana che sono tremendamente affollati: non a caso sono ben 25 i siti all’interno del Monte Fuji tutelati dall’Unesco.
  • Preferite la scalata (anche se solo una zona) ai pacchetti organizzati poiché il percorso turistico richiede molte ore di autobus e si rischia di passare poco tempo a contatto con la natura.

Come arrivare al Monte Fuji

Il parco nazionale Fuji-Hakone-Izu è raggiungibile:

  • dalle cittadine nei dintorni grazie all’autobus
  • da Tokyo mediante la Shinkansen, ovvero la rete ferroviaria giapponese di treni ad alta velocità.

Quota 3000? C’è anche il Monte Tate, l’altro gigante del Giappone

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