Le cinque mete trekking dell’estate

Redazione  | 14 Giu 2018

L’estate alle porte fa rima con vacanze, relax, avventura e destinazioni top per il trekking. In questa stagione, infatti, è possibile solcare i tanto amati passi alpini, le vallate montane e i borghi dolomitici più belli, senza dimenticare la nostra passione più grande: l’escursionismo.

LIDL VIAGGI e GoodTrekking vi indicano la strada, consigliandovi le 5 destinazioni top dell’estate 2018 per il trekking e l’avventura, strizzando l’occhio a strutture, attrazioni e, ovviamente, al patrimonio naturalistico. Scopriamole insieme.

Val di Fiemme. Sulle tracce della Marcialonga

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La verticale – Cermiskyline in Val di Fiemme – Uno scatto della parete verticale della Cermiskyline nel Lagorai
© www.rifugiobrentei.it

In pieno Trentino, nel cuore delle Dolomiti, sorge la fantastica Val di Fiemme, fiore all’occhiello dell’intera regione. Che siate una famiglia in cerca di un’avventura tranquilla e sicura o esasperati escursionisti, qui troverete sicuramente pane per i vostri denti.

Se volete scoprire i tesori di questa magica terra, partite dal Lago di Stramentizzo, al confine tra Val di Cembra e Val di Fiemme. Nei pressi di questo bacino sono tanti i percorsi semplici che vi faranno avvicinare alla nostra disciplina più amata. Poi proseguite (rigorosamente a piedi) verso Fiemme.

La porta d’ingresso è Molina. Da qui in avanti il percorso si fa semplice e sempre costantemente in leggera salita, seguendo le tracce della pista ciclabile. Proprio su questo tracciato ogni anno, a fine gennaio, si svolge la Marcialonga, celeberrima maratona con gli sci di fondo. D’estate, invece, la via è percorsa a piedi e con la bicicletta senza dimenticare skiroll e bastoncini da nordic walking.

Tra le attrattive maggiori vi sono i borghi, soprattutto Cavalese, Tesero e Predazzo, nostra meta finale, e le fantastiche Cascate di Fiemme in località Molina, uno degli scorci paesaggistici più belli di tutte le Dolomiti. Da provare la Cermis Skyline.

Val D’Ayas. Tour des Six

Dal Trentino ci spostiamo alla Valle d’Aosta. Ai piedi del Monte Rosa si apre la Val D’Ayas, una delle zone più caratteristiche dell’intero arco alpino. Destinazione top d’inverno, grazie agli impianti sciistici, meta d’eccellenza d’estate, soprattutto per alpinisti, amanti dell’hiking e, ovviamente, escursionisti.

Il Tour des Six è forse l’attrazione più allettante per ogni trekker che si rispetti. L’estate 2018 può essere anche la stagione giusta per scoprire le vette più belle della Valle d’Aosta. Questo itinerario, infatti, è diverso dal solito; nato dall’unione dei gestori di 6 rifugi, è un percorso escursionistico che unisce le valli d’Ayas, Gressoney e Valtournenche, diventando una primizia assoluta per gli amanti della montagna.

I rifugi in questione sono: Ferraro, Grand Tournalin, Hermitage, Vieux Crest, Alpenzu Grande e Arp. La partenza consigliata, sia per la possibilità di sostare che per la tranquillità del posto, è quella da Champoluc.

Abbiate pazienza però, poiché questo itinerario non è davvero adatto a tutti. Partite allenati, attrezzati e con tanta voglia di avventura. Se volete coprire la distanza completa, il consiglio è quello di fermarvi a dormire nei rifugi, compiendo l’intero percorso in una settimana, sempre immersi nel cuore della meravigliosa Valle d’Aosta.

Racines-Giovo. Alla scoperta delle Cascate di Stanghe

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Il percorso delle Cascate delle Stanghe è comodamente organizzato per le diverse tipologie di escursionisti

Il comprensorio Racines-Giovo ci porta, invece, in un’altra zona altrettanto allettante per ogni escursionista: l’Alto Adige. Senza ombra di dubbio, la meta obbligata di tutta la zona sono le magnifiche Cascate di Stanghe, un autentico monumento naturale alla bellezza. Tra acqua e marmo, infatti, ci catapultiamo in uno dei luoghi simbolo dell’intera regione, punto di partenza dei nostri percorsi.

Ci troviamo in piena Val Ridanna, tra i comuni di Racines e Vipiteno. Le acque della zona negli anni hanno scavato il marmo; un marmo davvero prezioso dato che proprio da Stanghe è stato preso il materiale per costruire anche il castello di Schönbrunn a Vienna.

Se volete fare tutto con le vostre gambe, sostate a Racines e da lì, tramite uno dei tanti sentieri presenti, partite alla volta di Stanghe. L’avventura nella zona delle cascate inizia alla casetta del Dazio, vero apripista dei percorsi più suggestivi. Potete costeggiare il Rio Racines nella sua interezza, con la possibilità di sostare anche a bordo cascata per immergere i piedi nelle acque frizzantine.

L’attrattiva principale sono le passerelle di legno a strapiombo sull’acqua, spumeggiante e fragorosa, che circondano tutti i percorsi possibili. Nelle zone più incantate, poi, sono state create delle deliziose terrazze belvedere nelle quali poter sostare e, soprattutto, fotografare la meraviglia della natura.

San Martino di Castrozza – Passo Cinque Croci

Dall’Alto Adige al Trentino. Esploriamo insieme la quarta meta della nostra classifica, con la straordinaria Valle di Primiero e di San Martino di Castrozza pronta a lasciarvi a bocca aperta. Tutta la zona delle Pale di San Martino, infatti, è adatta ai bisogni e alle prerogative del trekker, sia per i percorsi disponibili che per le meraviglie naturalistiche.

Come prima tappa vi consigliamo tutta l’area del Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino. In questi bellissimi luoghi potrete immergervi nella celebre foresta di abete rosso, visitare i laghetti dolomitici, osservare da vicino la fauna protetta, come, ad esempio, tanti esemplari di cervo.

Se invece cercate qualcosa di ancora più selvaggio e impegnativo, il consiglio è quello di scoprire lo splendido Passo Cinque Croci, raggiungibile dalla Valle di Primiero. Partite a piedi o (ancora meglio) in mountain bike dal borgo di San Martino di Castrozza. Scendete adagio verso Fiera di Primiero, Mezzano e Imer. Da qui comincia una salita importante e imponente (da 650 metri di altezza fino ai 2.000 finali) verso la vetta del valico.

Come per l’itinerario valdostano, anche per questo passo vale la regola “attrezzatevi, allenatevi e partite”.

Val Pusteria – Il tour dei 3 laghi

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Il periplo del Lago di Braies è possibile tramite un sentiero a tratti scosceso, ma dalla difficoltà media

Chiudiamo con un must della vacanza in montagna: la celeberrima Val Pusteria. Siamo tornati in Alto Adige, per una destinazione che ogni anno attira sempre più appassionati degli sport d’alta quota. Ovviamente non mancano all’appello escursionisti e alpinisti, ammaliati in tutto e per tutto da queste zone idilliache.

GoodTrekking e LIDL VIAGGI, stavolta, vi consigliano dei percorsi separati, con un vero e proprio tour dei 3 laghi entusiasmante e unico. Di quali laghi stiamo parlando? Ovviamente Dobbiaco, Anterselva e Braies.

Il primo che trattiamo – da sud a nord – è il Lago di Dobbiaco. Tutta la zona, che sorge ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, segna il confine tra i parchi naturali delle Tre Cime e del Fanes-Sennes-Braies. Un percorso semplice e facilmente percorribile è l’anello intorno all’acqua limpida del bacino che misura una profondità massima di appena 6 metri.

Il secondo, sempre in ordine geografico, è il Lago di Braies. Forse il più celebre tra i laghi alpini, Braies è incastonato nel parco omonimo (insieme a Fanes e Sennes) a quasi 1.500 metri di altezza. Per i più ardimentosi, un percorso molto allettante è quello che parte dalla relativamente vicina Brunico, con un itinerario che conta 27 chilometri totali e più di 600 metri di dislivello. Decisamente non adatto a tutti.

L’ultimo menzionato è il Lago di Anterselva. Il più a nord dei tre, sorge quasi al confine con l’Austria, in alta Val Pusteria. Come gli altri, il bacino ruba l’occhio per l’acqua limpida e per il verde del fitto bosco di abeti. Ovviamente potrete immergervi con tanti percorsi per il trekking in queste incantevoli foreste alpine, senza tralasciare l’anello del lago: un “percorso natura” facile e adatto a tutti di appena 4 chilometri, che vi farà però assaporare profondamente l’atmosfera intensa della piena Val Pusteria.

Il tutto, senza dimenticare anche il Lago di Tovel in Val di Non.

Redazione
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