Trekking sugli Appennini Laziali, escursione sul Lago del Turano

Redazione  | 01 Set 2017

Tra i luoghi di maggiore suggestione degli Appennini Laziali per una escursione, non possiamo non citare un piccolo gioiello naturale: il Lago del Turano.

Il Lago del Turano si trova a 536 metri di altitudine ed è un grande bacino idroelettrico costruito negli anni Trenta del secolo scorso; nonostante non sia “naturale”, il suo paesaggio rimane di grande bellezza.

Nel Turano si specchiano cime ricche di vegetazione, nonché gli abitati di Colle di Tora, Castel di Tora e Acrea. Siamo in provincia di Rieti, nel territorio della Riserva Naturale dei Monti Navegna e Cervia, caratterizzato da bosco misto, cerro, rovere, carpino, nocciolo, castagneti con esemplari multisecolari, con faggete e praterie nelle parti più elevate e un sottobosco ricco di tante piante, dalla rosa canina, al prugnolo, alle primule, alle violette, ai narcisi, alle orchidee che durante la primavera si lasciano scorgere qua e là, anche al limitare delle strade asfaltate, allietando il percorso del viaggiatore.

L’area protetta, frequentata dal lupo, si estende per circa 3.600 ettari all’interno dei bacini idrografici dei fiumi Salto e Turano. Una grande presenza di vegetazione e di poca umanità, in un “paesaggio delle dighe” che affascina. Il modo più rapido per arrivare in zona è con la propria auto.

Si giunge da Roma in circa 80 chilometri, prendendo la SS4 Salaria verso Rieti e seguendo le indicazioni per Castel di Tora, da dove inizia il nostro itinerario, nella parte nord orientale del lago. Il paese fa parte dei Borghi più belli d’Italia e si trova a circa 600 metri di altitudine. Un aspetto medioevale, con la cittadina che è dominata dalla torre dell’antico Castello del Drago.

Lago del Turano. Il trekking del reatino

Castel di Tora, Lago del Turano

Castel di Tora, uno dei due abitati principali che affacciano sul Lago del Turano

Sono innumerevoli le soluzioni di percorso che ci permettono di carpire al meglio l’essenza del Lago del Turano. La sua non eccessiva estensione territoriale, tuttavia, suggerisce un percorso sostanzialmente circolare che definisce il periplo del lago stesso e che vede come punto di partenza e arrivo l’abitato di Castel di Tora, percorrendo dunque il Turano in senso antiorario.

Per farlo, si prosegue dall’abitato di Castel di Tora in direzione nord-occidentale, andando incontro al vicino borghetto di Valleverde Stipes. La strada è la SP33A, o Strada provinciale del Lago, che congiunge Castel di Tora a Valleverde Stipes in circa 6,5 chilometri, seguendo un itinerario ricco di curve ma al contempo piacevole, sia per chi si muove a piedi e sia per chi decidesse di affrontare il periplo del Turano in sella alla mountain bike.

Da qui, una volta oltrepassata Valleverde Stipes si scende verso sud, andando a raggiungere, attraverso la SP34, la località di Colle di Tora, direttamente affacciata sul lago e situata proprio dinanzi a Castel di Tora.

L’ultimo tratto di percorso, per ulteriori 4 chilometri, ci riporta lungo la sponda orientale del lago, ma prima di rientrare a Castel di Tora andiamo a visitare lo splendido borgo abbandonato di Antuni (Castrum Antuni) con il suo castello.

Abbandonato a causa dei bombardamenti del 1944, che lo rasero quasi completamente al suolo, Antuni fu fondato dalla famiglia Guidoneschi già intorno all’anno Mille. Grazie alla favorevole posizione, nell’Ottocento il prospero borgo divenne Principato per volontà di Papa Gregorio XVI, ma molta della sua fama è data da un sapiente restauro occorso negli ultimi anni, attraverso il quale sono stati riportati alla luce importanti monumenti quali il Palazzo del Drago, l’Eremo di San Salvatore e altri muri, siti archeologici e non solo che godono del pregiatissimo affaccio sulle acque del Turano.

Redazione
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