Cammino Naturale dei Parchi, trekking e natura tra Lazio e Abruzzo

Redazione  | 07 Mar 2018
Cammino naturale dei Parchi

Unire il centro Italia all’insegna del trekking: ecco l’idea che sta alla base del Cammino Naturale dei Parchi.

Il Cammino Naturale dei Parchi è una realtà naturalistico-escursionistica nata lungo il territorio di Lazio e Abruzzo, due regioni dalla fortissima variabilità territoriale, tra monti, laghi, colline e lunghe coste sabbiose.

Con una estensione in lunghezza che raggiunge i 450 chilometri, il percorso si dirama lungo due regioni, tre province, sei aree protette, un parco nazionale e comprende 25 tappe lungo 42 comuni, che si possono toccare in una esperienza che dura all’incirca un mese.

Informazioni utili

  • Lunghezza complessiva: 450 chilometri
  • Durata: circa un mese (15-20 chilometri al giorno in media)
  • Partenza: Roma
  • Arrivo: L’Aquila
  • Principali aree naturali attraversati: Parco Regionale dell’Appia Antica, Parco Regionale dei Castelli Romani, Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, Riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia, Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Mappa

Il Cammino Naturale dei Parchi

Si parte da Roma, capitale d’Italia e della cristianità, e toccando con mano il lastricato dell’Appia Antica si arriva nella bellissima oasi naturale dei Castelli Romani, toccando le prime vette del percorso con i quasi 1.000 metri del Monte Cavo.

Poi si va verso nord passando per le belle zone storiche di Capranica Prenestina e Palestrina, che conservano reperti archeologici preromani, e proseguendo verso Cerreto Laziale si arriva ai Monti Simbruini, zona naturale al confine tra Lazio e Abruzzo.

Nuovamente si devia verso la Sabina toccando Riofreddo, Orvinio e Pozzaglia Sabina, nel novero dei Monti Lucretili, prima di salire ulteriormente in direzione di Castel di Tora, sulle propaggini dei Monti Navegna e Cervia.

Deviando prima verso sud si arriva sulle Montagne della Duchessa, ma è particolarmente interessante il penultimo tratto del cammino, che porta verso Antrodoco, Posta e soprattutto Amatrice, il comune distrutto dal terremoto del 24 agosto 2016. Visitare questa zona significa non solo portare solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma, ma anche comprendere gli effetti delle scosse sulla natura e, in qualche modo, riprendere a vivere una terra che ha bisogno di essere di nuovo frequentata da turisti.

È l’ultimo tratto di strada quello che ci conduce all’Aquila, anch’essa vittima della forza distruttrice della natura ma città mai doma, che continua la sua lenta ricostruzione con la voglia di voltare pagina, e lo fa anche grazie al progetto del Cammino naturale dei Parchi, che la unisce a Roma all’insegna di fede, escursionismo, tradizioni e voglia di scoperta.

Redazione
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