Tra le zone d’Italia, il Trentino Alto Adige occupa un posto d’onore nel cuore degli escursionisti e degli amanti del trekking in generale.
GoodTrekking vuole farti scoprire alcune delle malghe e dei rifugi più belli della provincia autonoma, in un affresco ideale di questi luoghi dove la natura da il meglio di sé in tutte le stagioni dell’anno: in inverno, quando le vette imbiancate sono una gioia per sciatori e scalatori e d’estate, quando il verde dei prati invita a passeggiate, escursioni in mountain bike e tanto altro ancora!
Monte Baldo e il panorama sul Lago di Garda
Nonostante la sua elevazione sia piuttosto ridotta, soprattutto rispetto allo stesso Monte Baldo la cui cima arriva a 2.218 metri sul livello del mare, il Rifugio Monte Baldo è una struttura che non manca di stupire piacevolmente l’escursionista.
Vi si può arrivare, infatti, anche in automobile da Avio, e la sua proposta enogastronomica sfrutta i prodotti di quello che, comunemente, è definito il “Giardino d’Europa“, ovvero proprio il Monte Baldo, il cui ecosistema gode della vicinanza del Lago di Garda e delle vette delle Alpi.
Le vette innevate nei dintorni di Folgaria
Lo Stella d’Italia risale all’epoca della Grande Guerra, nell’ambito delle manovre che l’Impero Austro-Ungarico, poi sconfitto, realizzò per contenere l’avanzata italiana.
Aperto quasi tutto l’anno, tranne che da metà settembre a fine novembre, e da metà aprile a metà giugno, si raggiunge percorrendo lo splendido Sentiero della Pace, percorso di montagna che regala invidiabili panorami e permette di scoprire le strutture militari che fecero di queste zone, nel corso della Prima guerra mondiale, un doloroso terreno di scontro tra le truppe nemiche.
Il Monte Cevedale, nel gruppo del Cevedale-Ortles
Una altezza molto, molto più significativa e una posizione decisamente privilegiata. Ecco il Larcher, rifugio che si trova sul gruppo dell’Ortles-Cevedale entro il territorio comunale di Peio, località termale molto apprezzata anche per la sua offerta sciistica nei mesi invernali.
Partendo da Cogolo, una delle frazioni di Peio più vicine al rifugio, il cammino per arrivarci richiede circa due ore, con un dislivello complessivo di ben 600 metri. Vi si può sostare sia per una pausa relax che di notte, e da questo punto si gode di un incredibile panorama che va dalla Cima Nera fino al Cevedale.
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