Rifugio Genova: l’appoggio ideale per le tue escursioni

Redazione  | 09 Lug 2019

La nostra penisola è stata da sempre il paradiso degli escursionisti in quanto presenta una varietà di attrattive paesaggistiche che sono davvero di una bellezza impareggiabile.

Rilievi montuosi che si alternano a dolci pendii collinari, spiagge immense bagnate da un mare cristallino, passeggiate lungo sentieri quasi sconosciuti sono soltanto alcuni degli esempi di luoghi dove turisti e visitatori occasionali possono godere di scenari naturali assolutamente unici.

L’arco alpino presenta indubbiamente diverse attrattive e molti percorsi di trekking da effettuare in modo da raggiungere punti delle nostra montagne dalle quali è possibile ammirare un panorama mozzafiato.

Lungo questi percorsi assumono molta rilevanza i rifugi, dei punti di appoggio dove poter sostare e dai quali partire alla volta di altre destinazioni. Tra questi merita una menzione particolare il Rifugio Genova: partiamo insieme alla scoperta di questo luogo.

Perché visitare il Rifugio Genova

Per comprendere la particolarità di questo luogo, è opportuno innanzitutto raccontare un po’ la sua storia.

Dove si trova

Il Rifugio Genova è un rifugio del Club Alpino Italiano (CAI) che si trova sul passo Poma ad un’altitudine di oltre 2300 s.l.m. Si trova nel cuore delle Dolomiti ed è parte integrante del parco naturale Puez-Odle; per essere più precisi la sua collocazione precisa è tra la Val di Funes e la Val Badia al di sopra di un poggio situato tra il Lago di Brocan e il Bacino del Chiotas in una posizione invidiabile per quanto riguarda la bellezza del paesaggio circostante.

Storia

La nascita di questo rifugio è da ricondursi a un’idea di Johann Santner, il padre dell’alpinismo tirolese, che pensò di realizzare un luogo di sosta durante le escursioni e che servisse anche da base di appoggio per le spedizioni che dovessero effettuare delle scalate. Materialmente l’inizio della costruzione avvenne nel 1896 grazie all’intervento di un commerciante tedesco di Dresda che fu colpito dal fascino del massiccio delle Odle; i lavori furono eseguiti rapidamente e il 4 agosto del 1898 il Rifugio Genova fu inaugurato.

Dopo circa 10 anni furono effettuati dei nuovi lavori di ristrutturazione che lo dotarono di acqua ed elettricità; con la fine delle operazioni belliche del secondo conflitto mondiale, la proprietà del rifugio passò al demanio militare che lo assegnò poi al CAI di Genova.

Per essere più precisi la donazione alla sezione del CAI di Genova avvenne nel 1981 da parte dell’ENEL in sostituzione del vecchio rifugio che fu sommerso dalle acque del lago.

Visitare il Rifugio Genova è un’occasione unica per ammirare contemporaneamente uno splendido paesaggio naturale che si abbina alla perfezione ad un’eccellente opera di ingegneria. L’accesso al rifugio non comporta particolari difficoltà, circondato dai due laghi e da dei prati abbastanza grandi che permettono di affacciarsi sulle cime dell’Argentera. Scopriamo ora come è strutturato il rifugio e come effettuare un’ottima escursione.

Consigli utili e informazioni

Al piano terra il Rifugio Genova presenta un ampio locale destinato al ristoro dei viaggiatori, dove è possibile gustare i diversi piatti della tradizione culinaria piemontese tra i quali trova una collocazione particolare la polenta, che viene servita con i più svariati condimenti.

Per poter alloggiare, il rifugio dispone di camere e camerate che sono dislocate rispettivamente al primo e al secondo piano mentre poi in un locale a parte sono presenti i bagni e le docce. In prossimità del rifugio, inoltre, è presente un piccolo locale adibito a palestra dove gli escursionisti e gli alpinisti possono provare le arrampicate su una parete di roccia adibita proprio a questo scopo, in modo da provare i vari livelli di difficoltà.

La zona del rifugio Genova è particolarmente interessante dal punto di vista della flora e della fauna. In questa porzione di territorio sono infatti presenti alcune specie botaniche molto rare come ad esempio la sassifraga florulenta e non è difficile intravedere stambecchi che si inerpicano sulle montagne oppure camosci, marmotte, ermellini ed aquile che volano lungo i rilievi.

Una delle escursioni più interessanti che è possibile effettuare è quella che attraverso il Rifugio Genova permette poi di raggiungere la Valle Gesso. Il sito è davvero strategico per tutti coloro che intendono effettuare trekking in questa valle o per chi invece ha intenzione di effettuare una bella escursione sull’Argentera o ai Colli di Fenestrelle.

Come raggiungere il Rifugio Genova

L’escursione prende avvio dalla base di partenza Borgo San Dalmazzo da cui inizia il percorso che permetterà di raggiungere la Valle Gesso fino a Valdieri con un dislivello di circa 500 metri percorrendo quasi 9 Km.

Subito dopo la partenza, all’incirca dopo 1 Km di percorso, si trova una rotonda alla quale dovrà essere presa la direzione Entracque; a questo punto, dopo aver percorso alcune centinaia di metri, bisognerà svoltare sulla destra in direzione San Giacomo.

Si raggiungerà quindi la diga e al bivio che si incontrerà bisognerà svoltare sulla destra lungo il lago della Rovina. Lo spettacolo che si ammirerà lungo questo percorso sarà assolutamente unico e che difficilmente trova paragoni.

Redazione
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