Trekking sui monti Sibillini: ecco 5 percorsi incredibili in mezzo ai boschi

Maria Bolettieri  | 14 Set 2023
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Voglia di trekking sui Monti Sibillini? L’autunno è alle porte e il paesaggio sta per trasformarsi regalandoci una bellezza senza pari. I caldi colori della stagione, il foliage e quell’aria un po’ fresca rendono il tutto perfetto per un’escursione in questa parte dell’Italia centrale.
L’intera regione dei Monti Sibillini, infatti, è un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura, gli escursionisti e gli appassionati di avventura. La sua unicità e la varietà di paesaggi la rendono un luogo straordinario da esplorare, sia per chi cerca un’esperienza di trekking emozionante che per chi desidera semplicemente rilassarsi e godere del panorama.
Gli estesi boschi di faggi, querce e abeti, offrono rifugio a numerosi animali e creano una spettacolare tavolozza di colori durante l’autunno. Camminare qui, avvolti da un alone di leggenda e magia, significa connettersi con l’ambiente circostante per scoprire tutto il suo fascino!

 

Parco Nazionale dei Monti Sibillini: tra leggenda e natura


Situati nell’Italia centrale, sono una catena montuosa parte degli Appennini, nella cornice del meraviglioso Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a cavallo tra l’Umbria e le Marche.
Il parco, fondato nel 19993, si estende per circa 70.000 ettari. Tra faggete, salice nano, lupi, caprioli e gatti selvatici, la flora e la fauna sono incredibilmente ricche e diverse. I numerosi borghi e paesi storici, dislocati lungo la fitta rete di sentieri, conservano ancora un fascino autentico.
Chi è la Sibilla dei Monti Sibillini? Prendono il nome dalla
leggendaria figura di Sibilla, una maga mitologica che viveva in una grotta, proprio nei pressi del monte a lei intitolato. Varie storie aleggiano intorno alla profetessa, famosa per i suoi oracoli infatti attirava numerosi cavalieri, in cerca di carpire il proprio futuro.
In un mix di magia e natura questi monti sono l’ideale per il trekking alla scoperta del parco e dei suoi dintorni.

 

Monti Sibillini: 5 trekking imperdibili alla scoperta del parco e dei suoi dintorni

I Monti Sibillini sono caratterizzati da cime imponenti che si innalzano nel cielo, alcune delle quali superano i 2.000 metri di altezza. Tra le cime più famose ci sono il Monte Vettore, il Monte Sibilla e il Monte Priora. Queste montagne offrono viste panoramiche spettacolari e sono una sfida per chi ha sete di avventura.
Il parco, infatti, offre una vasta gamma di sentieri escursionistici, ognuno con diverse difficoltà e lunghezze, dai sentieri facili adatti alle famiglie e ai principianti, ai percorsi più impegnativi per gli escursionisti esperti.
Molti itinerari ripercorrono i
vecchi sentieri un tempo utilizzati dai pastori, che dai villaggi conducevano il bestiame in altura, passando per praterie e boschi. Alcuni dei sentieri più famosi includono la Gola dell’Infernaccio, il Lago di Pilato o le magnifiche Lame Rosse per citarne alcuni.
Grazie alla loro posizione lontana dall’inquinamento luminoso delle città, i Monti Sibillini sono anche un luogo ideale per l’osservazione delle stelle.
Tuffiamoci in questi
5 imperdibili trekking per scoprirli insieme!

 

La Gola dell’Infernaccio: seguendo il fiume Tenna


I Monti Sibillini sono attraversati da numerose valli e gole, il trekking qui offre la possibilità di ammirare paesaggi diversificati e spettacolari. La Gola dell’Infernaccio, con le sue pareti rocciose e il fiume che scorre al suo interno, è uno dei punti salienti di questa regione.
L’escursione, di media difficoltà, segue il percorso E9. Partendo da Rubbiano, il tragitto si articola proprio lungo il Tenna andando incontro alle sue sorgenti, e percorre quelli che un tempo furono i luoghi abitati dalla Sibilla. Vi immergerete in una meravigliosa faggeta per circa un paio di chilometri. Svoltate al bivio che conduce all’Eremo di San Leonardo e ammirate la sua bellezza. Restaurato nel 1965. era stato fondato nel Medioevo dai monaci benedettini che scelsero questo luogo per via dell’impervio percorso che giungeva sin qui!

 

All’insegna del bosco e dei suoi animali: da Preci all’Abbazia di Sant’Eutizio

Fra alberi di quercia e alternati a campi agricoli, il sentiero che da Preci vi condurrà sino all’Abbazia di Sant’Eutizio è davvero suggestivo per gli amanti della natura incontaminata.
Durante il percorso è possibile incontrare addirittura qualche esemplare di gatto selvatico. Se sarete fortunati, nell’ammirare lo spettacolo del tramonto, avvisterete persino i caprioli pascolare. Per chi ama fare birdwatching da non perdere vi è sicuramente il picchio, che con il suo scavare nei tronchi d’albero attirerà la vostra attenzione.

In questo percorso di circa 4 ore, oltre all’antico casale pastorale, da cui ammirare il Monte Patino, sul sentiero 185, troverete anche
l’Abbazia di Sant’Eutizio. Si tratta di uno dei monasteri più antichi in Italia, fondato da uno dei discepoli di padre venerando Spes, intorno al 536. Il complesso fu costruito verso l’anno mille sullo stile delle chiese romaniche umbre.

 

Escursione al Lago di Pilato

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Fra i diversi laghi che la regione dei Monti Sibillini ospita, di certo il Lago di Pilato, è uno dei luoghi più iconici da raggiungere con il trekking. Circondato da montagne e boschi, crea uno scenario pittoresco perfetto per il relax e la contemplazione.
Il famoso lago a forma d’occhiali è avvolto da un alone di mistero. Deve il nome proprio a Ponzio Pilato, il cui corpo venne gettato in queste acque dopo la sua morte.

Partendo dal rifugio di Forca di Presta, vi inoltrerete nell’atmosfera delle faggete e dei boschi di pino. Passando per prati e ripide salite si giunge finalmente a godere della vista di questo splendido specchio d’acqua. Qui il panorama è davvero suggestivo con il Monte Redentore sullo sfondo.

Se siete fortunati potrete avvistare anche il grazioso
Chirocephalus marchesonii. Dal 2016, il lago è entrato a far parte della Rete Natura come “Zona Speciale di Conservazione” proprio grazie al piccolo gamberetto rosso che nuota con la pancia rivolta verso l’alto!

 

Dal Lago di Fiastra alle Lame Rosse: tra specchi d’acqua e canyon

Il Lago di Fiastra è uno specchio d’acqua di origine artificiale creato negli anni ’50 con lo scopo di produrre elettricità per la Valle del Fiastrone.
In molti giungono qui per fare il bagno e ammirare i suoi intensi colori oltre che per percorrere uno dei percorsi di trekking più affascinanti dei Monti Sibillini.

Stiamo parlando del sentiero che conduce alle Lame Rosse. Si tratta di formazioni naturali di arenaria rossa, che emergono nel verde della vegetazione che la circonda.
Il percorso parte proprio dalla diga del Lago di Fiastra. Per ammirare questa meraviglia ci si addentra nei boschi che costeggiano il Fiastrone lungo il sentiero 335. In un itinerario di circa tre ore avrete la possibilità di ammirare questo splendido paesaggio tra specchi d’acqua e canyon spettacolari.

 

Il Grande Anello dei Sibillini 

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Quale modo migliore per ammirare la bellezza del parco in toto se non facendo trekking sul Grande Anello dei Monti Sibillini! Se amate i lunghi cammini di montagna questo itinerario di circa 124 chilometri è perfetto per prendere una pausa e staccare dalla frenesia della città.
Il percorso articolato in 9 tappe, parte e arriva a Fiastra, ed è perfettamente segnato da indicazioni che facilitano chi vuole accingersi a compiere l’impresa.

Può essere affrontato comodamente appoggiandosi ai rifugi che si incontrano, oppure con lo spirito del campeggiatore, con zaino e tenda, per vivere l’avventura in maniera più wild.

Camminare su questi sentieri vuol dire non solo accostarsi alla natura e alla bellezza del panorama, ma godere pienamente anche del suo patrimonio culturale e del valore storico dei suoi borghi.

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.



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