Trekking e attività fisica: i benefici per il corpo

Redazione  | 03 Lug 2017
Il trekking rende felici

Ingrigiti e impigriti da una vita sedentaria di città, tra tanti impegni che ci fanno girare come trottole ma soprattutto in macchina (si sa, gli spazi urbani sono spesso ampi e distanti tra loro), portando via tempo impedendoci in effetti di muoverci davvero?

Se questo è il nostro identikit, che genera anche un po’ di tristezza, perché ci regala fiato corto e cerniere dei pantaloni difficili da chiudere, niente paura. Una soluzione c’è.

1 Muoversi, muoversi!

Prima di tutto, ritagliamoci alcuni spazi per pensare a noi stessi e al nostro benessere, coinvolgendo anche famiglia e amici. Ciò significa: iniziare a muoversi. Andare in palestra può essere utile, ma anche fare le scale a piedi, posteggiare l’auto non vicinissimo a casa per quattro passi in più, iniziare a frequentare parchi e spazi verdi, in una piacevole passeggiata.

Camminare, dunque, camminare piano piano per arrivare almeno a mezz’ora al giorno, una buona abitudine che deve essere il nostro obiettivo, per raggiungere uno stato di salute complessivo.

2 Il potere rassicurante della natura

Poiché anche l’occhio vuole la sua parte, tale benessere si rafforza decisamente in caso di trekking: non solo si mettono all’opera i muscoli del nostro corpo ma lo si fa in ambienti più sani, dove l’aria è più pulita rispetto alla città e dove attorno a noi il paesaggio, soltanto ad ammirarlo, ci rasserena, con il suo potere rassicurante.

3 Ma che succede veramente al nostro corpo?

Camminare piano, in un continuo esercizio aerobico che ci porta tra salite, discese, tratti pianeggianti, rinforza e scioglie muscoli e legamenti e contribuisce a un migliore funzionamento dell’apparato cardio-circolatorio.

Il cuore pompa meglio, irrorando con maggiore potenza il sangue che arriva in ogni parte più ossigenato, regalando salute a tutto il corpo. Ciò significa che anche frequenza cardiaca e pressione si regolarizzano, portando il cuore a battere stancandosi di meno, dunque si riduce il rischio di problemi cardio-circolatori.

Non solo. Anche i polmoni trovano giovamento dal trekking, poiché i respiri si fanno più intensi e profondi, lasciando entrare più aria, nelle normali azioni di inspirazione ed espirazione, stimolando pure la cassa toracica a muoversi meglio.

4 Benefici a go-go

Insomma, cuore, polmoni, tono muscolare al meglio: il fisico si rinforza in toto e si diventa anche più elastici e più belli, visto che il camminare modella gambe, glutei, braccia (soprattutto se si usano i bastoni per facilitare l’andamento), articolazioni e ossa, che subiscono minori sollecitazioni rispetto ad altre attività sportive, opponendosi pure alla fragilità dovuta ad esempio all’osteoporosi.

E contribuisce a perdere peso e a bruciare grassi, se associata a una dieta regolare.

5 Il cervello ringrazia

Ma camminare immersi nella natura è poi molto vantaggioso per il cervello che si riposa e viene naturalmente portato verso pensieri positivi. Passo dopo passo preoccupazioni, stress, ansie, tensioni nervose sfumano fino a scomparire.

La mente è sollevata da influenze negative e tutto il corpo si vota a relax e tranquillità, con la produzione di endorfina e serotonina, cioè gli ormoni del benessere che si “scatenano” in luoghi  dove il paesaggio e le sue meraviglie la fanno da padroni, senza smog e senza rumori. E così il corpo sta meglio, è felice.

6 Emozionarsi

Il trekking aiuta poi, se lo si fa da soli, a capire meglio i nostri pensieri più profondi, mentre in compagnia permette di relazionarsi meglio con le altre persone, non solo quelle conosciute con cui si viaggia, nei confronti delle quali si è più liberi di mostrare il nostro “vero” io, ma anche quelle che si incontrano per caso, pastori, montanari, paesani, con i quali scambiare quattro chiacchiere e avere magari dritte sul posto spesso non segnalate dalle guide.

E così, grazie al trekking, è possibile scoprire angoli particolari, la chiesetta rurale, le rovine di un vecchio casale o di un antico castello, il ristorantino dove mangiare la prelibatezza del luogo al ritorno, riposando le membra, stanche, sì, perché lo sforzo c’è stato, ma in completa soddisfazione.

Un’emozione che coinvolge corpo e mente e di cui difficilmente si può fare a meno. Chi lo conosce, lo prova, lo pratica, il trekking, ne è il miglior testimonial, poiché diventa forte e allenato, resistente e aperto all’avventura, sano e bello, dentro e fuori.

Redazione
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