
La Toscana ospita una miriade di sorprese, tra natura incontaminata e borghi incantati pronti a farci sognare. Anche la piccola Pontremoli, che si trova lungo la Via Francigena, ci sorprenderà. Siamo in provincia di Massa-Carrara, nella Lunigiana, tra l’Appennino Ligure e l’Appennino Tosco-Emiliano. La zona è poco frequentata dai turisti e questo aspetto la rende una meta perfetta per coloro che cercano di passare un weekend in tranquillità. Andiamo alla scoperta di questo gioiellino.

[foto @Sandro Amato/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]
Le prime forme di insediamento umano a Pontremoli sono riconducibili al I millennio a.C.. Sono stati i fenomenali ritrovamenti delle statue stele a confermarcelo, oggi conservate nel Museo delle Statue Stele Lunigianesi all’interno del Castello del Piagnaro. Sono una testimonianza diretta della presenza di nuclei umani almeno fino al periodo degli Etruschi, intorno al VII secolo a.C.. Le statue rappresentano figure antropomorfe, maschili e femminili scolpite nella pietra arenaria tra il IV e il I millennio a.C.
Una teoria comprovata vede Pontremoli come la leggendaria Apua, capitale dei Liguri Apuani. Il popolo degli Apuani, dopo secoli di resistenza, cedette ai Romani nel II secolo a.C.. Subirono, poi, la deportazione nel Sannio, perché erano utili per impedire alle legioni l’occupazione del territorio. Una parte di essi riuscì, però, a ritirarsi verso le montagne, nascondendosi nei boschi e nei loro insediamenti. I resti di Apua sarebbero stati riconosciuti vicino a Belvedere di Saliceto.

[foto @Sandro Amato/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]
Il Museo Statue Stele e il castello del Piagnaro sono le prime cose a cui fare una visita a Pontremoli. D’altronde, non ci capita tutti i giorni di avere il passato remoto sotto agli occhi. Il castello era in origine un sistema che doveva difendere i cittadini, come molti altri castelli medievali. Oggi, fa parte del circuito Associazione dei Castelli del Ducato di Piacenza, Parma e Pontremoli.
Tra le meraviglie naturalistiche racchiuse nel cuore pulsante di questa zona, ci sono gli Stretti di Giaredo, parte del tratto inferiore della gola rocciosa del torrente Gordana, la quale si estende per circa 7 chilometri dal borgo di Noce di Zeri (560 metri sul livello del mare), sino a giungere all’abbandonato e affascinante insediamento di Giaredo (300 metri s.l.m.). Insomma, a Pontremoli e dintorni non mancheranno mai meraviglie da scoprire. E quindi, cosa aspetti? Vai alla scoperta di questo paradiso, ma indossa scarpe comode!
Da qualunque città toscana arriveremo a Pontremoli, dovremo prendere prima la A12 e successivamente la A15. Ad esempio, da Firenze dovremo percorrere la A11 sino a giungere a Viareggio prendendo la A12, sino ad arrivare allo svincolo con la A15, uscendo infine a Pontremoli.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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