Le valanghe sono un serio pericolo per gli escursionisti e gli avventurieri della montagna. Quando l’equilibrio del manto nevoso viene rotto, la massa di neve si stacca dal pendio per scivolare fino a valle causando numerosi incidenti.
Per aiutare a prevenirle è importante prendere alcune precauzioni soprattutto in aree a rischio. Iniziate con una conoscenza generale del terreno prima di avventurarvi, per esempio familiarizzando con le caratteristiche del manto nevoso della zona. È importante riconoscere segni di instabilità come crepe o suoni vuoti nel cammino innevato o valanghe recenti sui pendii vicini. Inoltre, controllate i bollettini meteorologici per informazioni specifiche sulla regione su dove si trovano i potenziali pericoli.
Imparare a capire e conoscere i fattori che scatenano una valanga può fare la differenza tra un viaggio sicuro e uno sfortunato incidente in una zona a rischio!
Le valanghe sono relativamente rare, ma sono più comuni in alcune catene montuose che in altre. Possono essere causate da eventi naturali come terremoti e fulmini o dall’uomo stesso. Una valanga provocata dall’uomo è in genere causata da una persona che accidentalmente provoca uno scivolamento mentre scia, fa snowboard, escursioni o guida su strade incassate nei pendii.
Esistono diversi tipi di valanghe a seconda del periodo dell’anno: valanghe estive (causate da forti precipitazioni), scivolamenti primaverili (quando la neve si scioglie rapidamente) e scivolamenti invernali (quando le temperature scendono sotto lo zero).
Il primo passo per prevenire le valanghe è capire cosa le provoca e poi sapere come valutare se si è a rischio di esservi sepolti.
Sono diversi i fattori che determinano il pericolo di valanghe. Tra i più importanti ne possiamo elencare cinque e una volta compresi, si può iniziare a valutare il rischio anche da soli.
Temperatura, umidità e velocità del vento sono tre fattori legati alle condizioni meteorologiche e sono correlati fra loro. Altro elemento importante è la consistenza del manto nevoso, assicuratevi che la neve sia ben stratificata.
Le valanghe sono un grave pericolo in montagna perché possono essere fatali. Con le giuste conoscenze e la giusta preparazione, è possibile ridurre il rischio di incontrarne una e persino evitare che si verifichino del tutto!
Ma quali sono in dettaglio i fattori che influiscono sul livello di pericolo di valanghe?
Il primo fattore è il terreno. Imparare a conoscere il terreno su cui nevica è certamente d’aiuto per stimare il pericolo. La ripidità dei pendii e il loro orientamento determinano se un’area sarà soggetta o meno a valanghe. Per esempio, se c’è un cornicione che pende su un bordo che scende con un angolo di 60 gradi o più, sarà un problema quando cadrà durante una forte nevicata. E questo può essere uno degli eventi che portano a scatenare una valanga.
Il secondo fattore è quello meteorologico: le variazioni di temperatura provocano un rapido cambiamento delle condizioni del manto nevoso. il vento può creare delle derive o abbattere la neve esistente. La pioggia può provocare strati più umidi all’interno del manto nevoso, che possono scivolare se sottoposti al peso aggiuntivo di nuove precipitazioni o allo scioglimento dei cristalli di ghiaccio sotto i piedi. Nel fattore cambiamento climatico, la temperatura è l’elemento più importante: influisce sia sulla velocità di caduta della neve sia sulla velocità di scioglimento. In generale, le temperature più calde rendono più probabili le valanghe perché causano una fusione più rapida degli strati superficiali e ne aumentano il peso a causa del maggiore contenuto di umidità.
Altro importante elemento è dato dai livelli di umidità delle masse d’aria che passano sopra le montagne. Quelle calde e umide portano più precipitazioni di quelle fredde e secche! Questo significa che i climi più caldi tendono ad aumentare il pericolo di valanghe rispetto a quelli più freddi, perché ricevono in media più precipitazioni annue a causa delle temperature più calde tutto l’anno rispetto a quelle più fredde.
In generale, il manto nevoso dovrebbe essere ricoperto da una quantità di neve nuova tale da sembrare un impasto di torta piuttosto che ghiaccio duro. Il modo migliore per verificarlo è premere con la mano. Se non si comprime, è probabile che sia un cattivo segno e che si debba stare lontani da quell’area fino a quando non sarà passato più tempo e/o non saranno cadute altre precipitazioni. Per eseguire un test di compressione, dovete trovare un’area in cui ci sia abbastanza neve nuova sopra la neve vecchia e poi premere su di essa con il piede o con il bastoncino da sci. Se lo strato di neve si muove facilmente sotto il vostro peso, allora dovrebbe essere sicuro per sciare. Tuttavia, se non c’è abbastanza neve nuova o se il vecchio strato è costituito da ghiaccio duro invece che da una morbida fanghiglia, questo potrebbe indicare instabilità!
Considerate chi vi sta accanto! Oltre all’esperienza anche la forma fisica e il peso possono influire sul manto nevoso. Verificate che tutti abbiano l’attrezzatura giusta oltre a esser forniti di radiotrasmettitori, e dispositivi Artva (Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga) nel caso in cui accada. Con queste misure precauzionali si possono prevenire gli incidenti in montagna e vivere la neve in tutta sicurezza!
Se sfortunatamente venite travolti da una valanga, ci sono alcune azioni da intraprendere per aumentare le vostre possibilità di sopravvivenza. Innanzitutto, cercate di mantenere la calma e di restare sopra la neve il più a lungo possibile: questo vi aiuterà a mantenere libere le vie respiratorie, in modo che se qualcuno vi cerca, sarà in grado di identificare il punto in cui deve scavare. Ma la cosa più importante è usare un segnalatore di soccorso, in modo che qualcuno sappia esattamente dove deve scavare.
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