Trekking in Nepal? Il sogno di ogni escursionista è certamente quello di fare un’esperienza autentica in solitaria per avventurarsi tra i paesaggi mozzafiato delle alte vette nepalesi.
Purtroppo dal 1° aprile 2023 non sarà più possibile viaggiare da soli per scoprire le meraviglie di questo Paese. La nuova legge vieta ai turisti stranieri di fare trekking senza una guida locale.
Le motivazioni sarebbero da ricondurre a esigenze di sicurezza, con l’obiettivo di diminuire gli incidenti sui percorsi. Secondo Lamichhane, direttore del Nepal Tourism Board, il provvedimento porterebbe anche a una crescente occupazione nel settore turistico, cercando di far risalire l’economia che ha risentito fortemente della pandemia degli ultimi anni.
Tra il 2019 e il 2020 centinaia di turisti sono stati segnalati come persi o dispersi. Anche se la maggior parte di questi viene generalmente ritrovata e salvata dalle autorità, l’obbligo di guida servirà appunto a evitare queste spiacevoli situazioni!
Per cosa è famoso il Nepal?
Locato tra Tibet e India, il Nepal è famoso per la splendida capitale, Kathmandu, i suoi templi antichi e la grandiosa catena himalayana.
È proprio la catena dell’Himalaya, che con il monte Everest raggiunge gli 8.848 metri di altitudine, ad aver reso nota la “terra dei giganti”. Percorrerla significa fare un viaggio sulle vette più imponenti del pianeta per trovarsi in cima al mondo!
Si trovano proprio qui otto dei giganti che superano gli ottomila metri di quota tra cui spiccano, oltre all’Everest, le cime dell’Annapurna, del Kanchenjunga e del Manaslu.
Camminare alla scoperta di luoghi incontaminati, immergersi nelle tradizioni della popolazione locale e restare senza fiato ammirando incredibili panorami è il desiderio di chi giunge in Nepal per il trekking e le scalate.
Come organizzare un trekking in Nepal?
Quanti giorni per visitare il Nepal? Per gli amanti del trekking due settimane sono l’ideale per un viaggio all’insegna della natura in uno splendido Paese. Scoprirlo vuol dire attraversarlo tra luoghi di straordinaria bellezza in un ricco contesto storico e culturale.
Se vi state chiedendo “qual è il periodo migliore per andare in Nepal?”, se volete esplorare questa terra camminando sui sentieri escursionistici, certamente il periodo da evitare è quello dei monsoni. Pertanto i mesi che vanno da novembre ad aprile sono perfetti per il turismo outdoor.
Certamente organizzare un trekking in Nepal non è cosa da poco, occorrerà sbrigare prima tutte le pratiche burocratiche: accertarsi di avere un valido passaporto e richiedere il visto obbligatorio alle autorità competenti. Inoltre occorrerà munirsi anche dei permessi per poter entrare nelle aree protette e di certo non senza una guida locale!
Trekking in Nepal: dal 1° aprile 2023 obbligo di guida
Per chi si stia domandando “cosa serve per viaggiare in Nepal?” se il trekking è lo scopo della vostra vacanza, dovrete necessariamente acquistare un permesso per poter camminare sui percorsi nepalesi.
È la TIMS card (Trekkers’ Information Management System) il documento che non deve assolutamente mancare se desiderate fare escursionismo in questo paese. La richiesta va fatta agli uffici del Nepal Tourism Board a Kathmandu. I viaggiatori stranieri che vorranno praticare trekking avranno dei costi più alti da sostenere. Infatti la tassa sul permesso dal 1° aprile ammonta a 2.000 rupie nepalesi, ovvero 14 euro. A questa va aggiunto anche il costo dell’ingresso nei parchi protetti e quello di una guida, che potrebbe aggirarsi dai 15 euro in su al giorno.
La mossa è stata attuata anche per ragioni economiche. Ma sono soprattutto i motivi di sicurezza che hanno spinto il Nepal Tourism Board a rivedere le modalità per coloro che praticano escursioni in solitaria.
Da aprile 2023 la guida per il FIT è d’obbligo! Sono proprio i “fully independent traveller”, i viaggiatori indipendenti, che si muovono senza l’assistenza di un tour operator o di un’agenzia di viaggi, i soggetti che negli ultimi anni hanno avuto maggiori incidenti sui sentieri del Nepal.
In base ai dati raccolti dall’ente del turismo, negli ultimi anni il numero degli escursionisti improvvisati è aumentato drasticamente, la mancanza di esperienza e l’avventurarsi su percorsi poco noti ha portato a incrementare la percentuale di dispersi sulle vette himalayane. Se poniamo a confronto costi e sicurezza, sicuramente l’ago della bilancia penderà a favore di quest’ultima e la necessità di una guida esperta sarà fondamentale per chi vorrà praticare trekking in Nepal in tutta serenità!