Le grotte hanno un potere magnetico su di noi. Ci sentiamo come dei piccoli esploratori che stanno per scoprire un qualcosa che è più grande di loro. E mentre camminiamo nell’ombra, con gli occhi e la bocca spalancati, ecco che entrando nella Grotta Gigante di Trieste, nel Carso Triestino, culla della speleologia mondiale, dove assistiamo ad uno spettacolo senza precedenti. Sempre affiancati da una guida esperta, prenotiamo la nostra esperienza all’interno della grotta più grande del mondo. Restiamo sempre pronti ad andare all’avventura.
Ci avventureremo nella meraviglia per 850 metri, per un’indimenticabile esperienza di un’ora. Partiamo direttamente dal centro visite, da dove troviamo l’ingresso alla Grotta Gigante di Trieste. Per prima cosa, dovremo percorrere 500 gradini che si sviluppano su delle sicure rampe. Avremo anche la possibilità di fare foto, una volta giunti sul fondo della cavità. Arrivati alla fine di questo primo pezzo di percorso, ci troveremo di fronte alla prima sala: la Grande Caverna. Siamo ad 80 m di profondità. La Grotta Gigante di Trieste ci sorprende. Ciò che rende questo ambiente speciale è la sua dimensione. Continuando il nostro cammino, arriveremo al punto più profondo del percorso turistico: eccoci a 101,10 m sotto terra. Passiamo tra formazioni calcaree della Grotta Gigante di Trieste, uniche nella loro forma. Addentriamoci in un mondo sotterraneo che scopriamo grazie ai racconti della nostra guida. Impariamo come si formano tutti i vari tipi di colonne ed imponenti stalattiti e stalagmiti che ammiriamo con gli occhi di un bambino. Scopriamo questo mondo per la prima volta. Arriviamo alla meravigliosa Sala dell’Altare, i cui punti più profondi, raggiunti dai pozzi, si addentrano a 252 m sotto terra. La discesa in tali punti è consigliata ai più esperti.
Inizia poi la fine della nostra ipnotica esperienza nella Grotta Gigante di Trieste. Percorriamo altri 500 scalini, attraversando il cosiddetto sentiero Carlo Finocchiaro. La risalita ci offrirà una vista davvero spettacolare su tutta la cavità. Proprio come all’inizio del nostro percorso, gli scalini sono ricoperti di un materiale antiscivolo e affiancati da ringhiere. Un tunnel scavato nella roccia ci condurrà ad uno spettacolare punto panoramico che domina con 95 m di altezza. Fermiamoci ed ammiriamo la meraviglia assoluta. Poi, con calma, stacchiamo gli occhi dallo splendore e percorriamo una breve galleria, che ci condurrà all’uscita vicino al parcheggio. Prima di andarcene possiamo visitare il museo della Grotta Gigante di Trieste e riflettere su come la potenza della natura sia ciò che di più forte possa esistere. Siamo appena stati in una grotta che ha risvegliato in noi il nostro istinto di esploratori. Le dimensioni delle stanze, le formazioni carsiche che sono apparse di fronte ai nostri occhi…ci siamo appena immersi in una delle grotte più grandi al mondo. Abbiamo vissuto un’esperienza che non dimenticheremo mai.
L’esplorazione di questa grotta unica nel suo genere avvenne nel 1840. I rinvenimenti archeologici rivelano una frequentazione umana della Grotta Gigante di Trieste a partire dal Neolitico sino addirittura all’età moderna. Fu Anton Frederick Lindner ad andare all’avanscoperta. Raggiunse per primo il fondo della Grande Caverna nella speranza, rivelatasi poi fittizia, di arrivare al fiume sotterraneo Timavo. Ciò doveva rappresentare una soluzione al problema della siccità che aveva colpito la città di Trieste a quel tempo. Le esplorazioni continuarono negli anni successivi, portando all’individuazione di un secondo ingresso oggi accessibile soltanto dagli speleologi. Nel 1890 il Club Touristi Triestini effettuò la completa esplorazione della Grotta Gigante di Trieste. Fu il 1905 ad inaugurare il percorso turistico appena descritto. Quando fu scoperto il terzo ingresso, quello che utilizziamo oggi per accedere alla grotta, iniziarono i lavori per la realizzazione di questa meravigliosa esperienza turistica. Il percorso fu aperto al pubblico il 5 luglio del 1908.
Ti ha affascinato la Grotta Gigante di Trieste? Dai un’occhiata qui! E non dimenticare di esplorare questa meraviglia!
Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.
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