Il turchese specchio d’acqua delle Mainarde: è lui il lago più bello del Molise

Antonia Festa  | 31 Dic 2025

Il Lago di Castel San Vincenzo è una meraviglia del Molise, che coniuga le bellezze del suo specchio d’acqua e del castello (come la stessa denominazione fa intuire). Il borgo è, per l’appunto, quello di Castel San Vincenzo che conta poco più di 400 abitanti e che attualmente fa parte del Molise, anche se un tempo era territorio dell’Abruzzo. Nonostante il numero esiguo di abitanti, il luogo riserva delle meraviglie naturali assolutamente da scoprire, non a caso parliamo di uno dei comuni più rilevanti sotto il profilo naturalistico di tutto il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

In epoca romana e nel Medioevo, la località di Castel San Vincenzo si è distinta per il paesaggio che lascia a bocca aperta. La particolare posizione del comune è testimoniata anche dal suo stemma, che vede la località poggiata su tre monti. Pronti a scoprire questo angolo di paradiso molisano?

Caratteristiche del Lago di Castel San Vincenzo

Il bacino artificiale del Lago di Castel San Vincenzo sembra essere dipinto all’interno della natura circostante, così come l’Abbazia cistercense che è posta al confine con Rocchetta al Volturno. Lo specchio d’acqua che nasce dalla realizzazione di una centrale idroelettrica è comodamente raggiungibile in auto o effettuando una piccola passeggiata.

Il Lago di Castel San Vincenzo si estende per oltre 6100 metri quadrati e ha una capacità di più di 10 milioni di metri cubi di acqua, derivanti dai torrenti della Montagna Spaccata; è il luogo ideale per il trekking e il relax. In loco è possibile praticare pesca previa licenza (soprattutto di salmonidi), sport d’acqua, campeggio ma anche equitazione. Il lago è balneabile e nei dintorni ci sono una serie di servizi, tra cui il noleggio di mountain bike a prezzi modici.

Escursione all’eremo di San Michele

Non distante dal Lago di Castel San Vincenzo, per gli amanti dell’escursionismo, segnaliamo il percorso che conduce all’eremo di San Michele a Foce sito sul Monte San Michele, località raggiungibile solo a piedi percorrendo un sentiero che si arrampica sulla parete della montagna.

Il panorama che si gode dall’alto sul lago è impagabile: ci si trova a ben 930 metri s.l.m, nel bel mezzo delle selvagge Mainarde molisane. La partenza è fissata dal Rifugio del Falco a Pizzone, in provincia di Isernia, uno dei cinque comuni molisani appartenenti al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Da qui si procede lungo le splendide Mainarde: la catena montuosa affascinante e ricca di strapiombi e dirupi, che comprende le vette più elevate del Molise, tra cui il Monte Mare con i suoi 2.124 metri e la Metuccia oltre al Monte Miletto. L’integrità dei luoghi nei dintorni di Lago di Castel San Vincenzo è un unicum, perché sembrano rimasti incontaminati. A separare la catena delle Mainarde dal massiccio del Matese è il fiume Volturno, il corso d’acqua più lungo dell’Italia meridionale nonché uno dei più caratteristici del Sud Italia per le storie che lo caratterizzano.

Dal Rifugio del Falco a Pizzone si prosegue lungo il sentiero M6 Carta Turistica PNALM sino al singolare eremo in pietra che ha all’interno della sua struttura anche una cisterna finalizzata alla raccolta dell’acqua di stillicidio della roccia. Per la percorrenza del sentiero occorrono circa 7 ore e bisogna ovviamente munirsi di scarpe comode e resistenti all’acqua.

Consigli utili e informazioni

Il Lago di Castel San Vincenzo è situato in una posizione ottimale per essere raggiunto dalla Campania, dal Molise, dal Lazio o dall’Abruzzo. Da Roma, va percorsa la direzione Venafro e imboccata l’uscita Rocchetta a Volturno. Bisogna, poi, proseguire per il lago. Da Napoli, l’uscita è quella di Caianello, direzione Venafro; basta continuare per Roccaraso, uscire a Rocchetta al Volturno e proseguire per il Lago di Castel San Vincenzo. Da Pescara, uscita Sulmona, SS17 per Roccaraso, poi Castel di Sarno e Rocchetta a Volturno in direzione lago.

Il colore dell’acqua è davvero spettacolare pertanto la macchina fotografica è d’obbligo. Munitevi, inoltre, di ricambio ed eventualmente portate con voi un pranzo a sacco, perché in zona ci sono soltanto un campeggio e un bar. Se avete un po’ di tempo a disposizione, visitate l’eremo e l’abbazia, ne vale davvero la pena!

[foto copertina @Vincenzo Izzo/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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