Il trekking urbano fa bene, tutti i benefici di una camminata in città

Leonardo Anchesi  | 20 Mar 2023

La maggior parte degli itinerari di trekking che vi raccontiamo, ci conducono in luoghi in cui la natura è la protagonista indiscussa del panorama. E se vi dicessi, però, che si può praticare anche del trekking urbano, senza per questo rinunciare al piacere di una sana camminata? Scopriamo quindi insieme questa giovane disciplina del trekking, che ci permetterà di apprezzare tutti i benefici di una camminata in città, magari a due passi dal nostro appartamento.

Trekking urbano: cos’è e quando nasce

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Seppur l’abitudine di camminare in città abbia un’origine antica tanto quanto i centri abitati stessi, il trekking urbano propriamente detto nasce nel 2003 a Siena, da un’iniziativa patrocinata dall’Assessorato al Turismo. L’idea era, ed è tutt’oggi, quella di praticare un turismo dolce, caratterizzato da un sano vagabondare per le vie delle città (meglio in quelle aree chiuse al traffico veicolare). Circondati non da boschi e corsi d’acqua, bensì da opere d’arte e opere dell’ingegno umano, alle quali si possono dedicare pause e scatti suggestivi, che niente hanno a che invidiare alle mete naturalistiche più blasonate.

Da allora questa disciplina è praticata da un moltitudine di persone; difatti, il trekking urbano permette di coniugare la passione per lo sport con l’interesse per l’arte. Il gusto oppure la semplice curiosità di scoprire gli angoli più nascosti delle città in cui viviamo.

Tutti i benefici

Cominciamo con il dire che camminare fa sempre bene, ovunque e in ogni tempo. Ci basti pensare che una camminata di 20 minuti permette al nostro corpo di bruciare, in media, circa 150 kilocalorie; in poche parole, quasi una porzione di pastasciutta con un condimento leggero. Se noi poi iniziamo a studiare percorsi via via più significativi, magari inserendo scalinate e strade in salita, oppure strutturando percorsi ad anello adeguati alle nostre condizioni di allenamento, ecco che le calorie bruciate aumentano. Questo ci permette così di perdere peso, per chi ne ha bisogno, o, più semplicemente, permetterci di mangiare quella pietanza in più senza sentirci tremendamente in colpa. Tutto questo con il vantaggio di non aver bisogno di complesse pianificazioni preliminari, ma semplicemente un abbigliamento comodo e la voglia di sentirci decisamente più in forma.

Mens sana in corpore sano…

…recita un’antica sentenza latina tratta da un verso della Satira X di Giovenale (I sec. d.C.). Il poeta latino, con questa massima, voleva sottolineare l’imprescindibile unione che deve esistere fra un corpo sano e una mente allenata a un aggiornamento costante.

Il trekking urbano permette di seguire anche questo dettame in modo molto efficace; infatti, attraversando le strade dei nostri centri, che tutto il mondo ci invidia in quanto scrigno di innumerevoli bellezze artistiche e memorie storiche, potremo approfittarne per ammirare le opere d’arte che ci circondano. Accompagnati magari da un’audioguida sullo smartphone oppure, più semplicemente, sfruttando quell’amico che ha studiato la storia dell’arte e durante il percorso si diletta a raccontarci questo o quell’altro aneddoto. Sono certo che Giovenale avrebbe approvato quest’applicazione pratica del suo pensiero.

Un esempio su tutti: da Firenze Santa Maria Novella a Palazzo Pitti, 3 km di bellezza

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Partiremo dalla piazza di Santa Maria Novella, lasciandoci alle spalle la facciata della Basilica, e imboccheremo, alla nostra sinistra, via dei Banchi che, dopo circa 400 metri, ci catapulterà nella piazza di San Giovanni; dapprima, il Battistero occuperà buon parte della nostra visuale, scoprendo a poco a poco il maestoso Duomo di Santa Maria del Fiore. Attraverseremo quindi quello che gli antichi fiorentini chiamavano il Paradiso. Un corridoio tra i due edifici sacri per poi entrare nella via dei Calzaioli che ci porterà in piazza della Signoria.

A sinistra ci lasceremo il Palazzo dei Priori, per fare ingresso nel piazzale degli Uffizi dal quale, a grandi falcate, faremo ingresso sul lungarno degli acciaiuoli, proprio sotto il portico che sorregge il famoso corridoio vasariano. Da lì, prederemo Ponte Vecchio alla nostra sinistra e poi via, a passo svelto, verso Palazzo Pitti. Ora, non ci resta che attraversare i giardini di Boboli e tornare indietro facendo il bis.

Trekking urbano, consigli sull’outfit

Uno degli aspetti decisamente più accattivanti di questa nuova disciplina è proprio la possibilità di praticarla in maniera semplice. Non sarà infatti necessaria nessuna attrezzatura particolare. In poche parole un abbigliamento comodo (tuta ginnica, leggings, pantaloncini, maglietta, felpa, ecc. ecc.) e scarpe da ginnastica con suola ammortizzata. Avremo a che fare con fondi piuttosto duri ed è importante preservare ginocchia e schiena.

I bastoncini lasciateli pure a casa, in città rischiereste solo che vi siano d’ingombro. E per finire, portate con voi uno zainetto dove riporre una bottiglia d’acqua e un indumento antipioggia, in particolare nelle stagioni più incerte. Come potete vedere, sono tutte cose che ognuno di noi, anche chi non pratica trekking, ha dentro casa. A questo punto, non mi resta che augurarvi: buona passeggiata!

Leonardo Anchesi
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