È vero che il Cammino di Santiago ti cambia la vita?

Maria Bolettieri  | 20 Ago 2025
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Se sei alla ricerca di un viaggio capace di cambiarti la vita, il Cammino di Santiago è al primo posto tra gli itinerari più suggestivi da affrontare in Europa!
Il tracciato corre lungo la strada percorsa dall’Apostolo San Giacomo che in pellegrinaggio verso la Galizia, attraversa i Pirenei Francesi, i Paesi Baschi e i territori della Navarra.

Divenuto molto popolare, migliaia sono i viaggiatori che ogni anno lo attraversano sulle orme del santo e in oltre quasi 500 mila lo hanno affrontato nel 2024!
Quello di Santiago è un viaggio da fare almeno una volta nella vita per chi cerca il contatto con il proprio io. Percorrerlo sarà un’esperienza davvero incredibile tra paesaggi e panorami unici fatti di villaggi, borghi pittoreschi e natura incontaminata.
Scoprilo con noi!

Un po’ di storia su uno dei cammini più celebri d’Europa

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Statue di bronzo di pellegrini sul Monte Gozo guardando verso Santiago

Per comprendere le origini del Cammino di Santiago dobbiamo tornare all’IX secolo. Secondo la tradizione in questo periodo vennero ritrovate le spoglie dell’apostolo Giacomo il Maggiore. Siamo in Spagna, esattamente in Galizia. Si presume che il santo dopo aver predicato il Vangelo in quei territori, di ritorno a Gerusalemme nel 44 d.C. venne martirizzato con decapitazione. Si narra che furono i suoi discepoli a riportare nella penisola iberica il corpo per poi seppellirlo in un luogo nascosto.

Ma nel 813 la tomba venne ritrovata grazie a un eremita di nome Pelagio e alla comparsa di strane luci nel cielo proprio sopra il campo in cui era stato sepolto. Il nome “Compostela” deriverebbe proprio dal latino campus stellae, ovvero campo di stelle. Teodomiro vescovo del tempo, identificò il luogo come la tomba di San Giacomo e vi fece costruire una chiesa. La voce si diffuse in fretta attirando pellegrini da tutto il continente europeo.

 

Il percorso divenuto Patrimonio dell’UNESCO

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Pellegrini in cammino

Dal Cammino primitivo, il più antico fra i pellegrinaggi, al Cammino francese che partiva dai territori della Gallia, molti sono gli itinerari giacobei che conducono a Santiago de Compostela. Meta non solo esclusiva delle popolazioni mediterranee, anche i popoli nordici soprattutto dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda giungevano qui percorrendo il Cammino inglese.

Con il tempo, Santiago de Compostela divenne luogo di pellegrinaggio cristiano, al pari di Roma e Gerusalemme. La sua importanza crebbe a dismisura sino a quando nel 1993, entrò a far parte del patrimonio dell’UNESCO. All’itinerario infatti è stato riconosciuto un grande valore storico e culturale come testimone di esperienza di secoli intrisi di fede, ospitalità e incontro tra popolazioni differenti.

 

Le tappe del cammino


Paesaggi marini lungo il cammino

Il cammino non è unico, ma si compone di una rete di itinerari che conducono alla Cattedrale di Santiago de Compostela. Il percorso originale si basa sul tracciato del Cammino Francese che parte da Saint-Jean-Pied-de-Port, nei Paesi Baschi francesi. Il percorso, lungo quasi 800 chilometri, è suddiviso in circa 30-33 tappe, affrontabili con una media di 20-25 giornalieri. Ogni pellegrino può adattare le tappe alle proprie esigenze e al proprio ritmo.

Tra le varianti più note oltre al Cammino Primitivo, il più antico, che parte da Oviedo, c’è anche il Cammino del Nord che si svolge lungo la costa cantabrica. Anche la Via de la Plata che parte da Siviglia, e il Cammino Portoghese che inizia da Lisbona o Porto raggiungono Compostela. Ma Santiago è allo stesso tempo punto di partenza per proseguire sino a Muxía o Finisterre, considerata un tempo come il “confine del mondo”.

 

Perché fare il Cammino di Santiago?

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L’arrivo a Santiago del Compostela

Non solo un lungo trekking all’insegna dei panorami, quello di Santiago è un cammino interiore per riscoprirsi. È vero che ti cambia la vita?
In molti partono con un obiettivo religioso o spirituale e tanti altri lo compiono per sfidare se stessi. Qualunque sia la ragione, il Cammino offre un tempo unico e irripetibile per concentrarsi sull’esperienza al 100%.

La semplice vita del pellegrino è fatta di momenti di solitudine e periodi di condivisione. Soggiornare in ostelli modesti, dividere i pasti con gli altri viaggiatori e portare con sé solo ciò che è davvero necessario insegna a distinguere il superfluo dall’essenziale.
Sul cammino si incontrano persone di diversa età e nazionalità e ciò porta ad arricchirsi annullando ogni differenza sociale e culturale. Chi arriva alla cattedrale di Santiago non può dire di essere la stessa persona che era all’inizio del viaggio!

 

Informazioni utili

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Segnaletica sul Cammino di Santiago

Quando fare il Cammino di Santiago? I mesi migliori per affrontarlo sono aprile, maggio, settembre e ottobre nel periodo in cui le temperature e le precipitazioni sono miti. Il percorso è ben segnalato da frecce gialle e da una conchiglia stilizzata che è il simbolo ufficiale del cammino. La credenziale del pellegrino consente di accedere alle strutture ricettive e di ottenere, all’arrivo alla cattedrale di Compostela, il certificato ufficiale del pellegrino.

Il cammino, fra gli itinerari più belli d’Europa da fare una volta nella vita, è lungo e talvolta faticoso, ma le emozioni, le sensazioni che ti trasmetterà e ciò che ti lascerà saranno inappagabili. Che tu decida di affrontarlo tutto o in parte non partire senza l’attrezzatura giusta. Scopri qui tutto quello che ti serve per vivere al meglio il tuo viaggio di riscoperta!

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.

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