Dramma sci nel centro Italia: sugli Appennini senza neve calano discese e risalite, ma si aprono nuove opportunità per il trekking

Emma Valenti  | 08 Mar 2024
Seggiovie con paesaggio estivo attorno a causa della crisi dell'industria sciistica - SH: 2412017683

Nelle montagne dell’Appennino centrale, un’ombra si è stagliata sulle stazioni sciistiche che un tempo attiravano gli amanti della neve e degli sport invernali. Il cambiamento climatico ha portato con sé una realtà sempre più evidente: la diminuzione delle precipitazioni nevose e le temperature più miti stanno mettendo a dura prova l’industria sciistica in questa regione. Ciò ha anche portato al ben noto scioglimento dei ghiacciai (clicca qui per scoprirne uno che si è ritirato moltissimo). Il paesaggio innevato che un tempo caratterizzava i monti dell’Appennino sta lentamente scomparendo, creando una crisi dell’industria sciistica, ma lasciando anche spazio a una nuova realtà.

La crisi dell’industria sciistica

Una funivia con dintorni innevati facente parte di una stazione sciistica prima della crisi - SH: 1840882270
Una funivia con dintorni innevati facente parte di una stazione sciistica prima della crisi

Le stazioni sciistiche dell’Appennino centrale, una volta rinomate per le loro piste perfettamente innevate e la varietà di impianti di risalita, stanno ora lottando per sopravvivere. Le stagioni sciistiche si accorciano sempre di più, e le nevicate scarseggiano, rendendo difficile garantire condizioni ottimali per la pratica degli sport invernali. Ciò ha creato la crisi dell’industria sciistica. Le stazioni sciistiche devono affrontare sfide sempre maggiori. Tra queste, la necessità di investire in impianti di innevamento artificiale e la competizione con altre destinazioni più innevate. L’industria sciistica è da sempre stata un pilastro dell’economia locale nelle regioni montane dell’Appennino. Tuttavia, la crisi del settore sciistico ha avuto un impatto significativo sull’economia locale, con la perdita di posti di lavoro e la diminuzione dei ricavi per le attività commerciali e alberghiere. Le stazioni sciistiche, una volta fiorenti durante la stagione invernale, si trovano ora ad affrontare una situazione di precarietà economica.

L’altra faccia della medaglia della crisi dell’industria sciistica: il boom del turismo escursionistico

Quattro escursionisti che camminano serenamente in montagna - SH: 2049380855
Quattro escursionisti che camminano serenamente in montagna

Nonostante la crisi dell’industria sciistica, c’è una luce in fondo al tunnel per le montagne dell’Appennino centrale: il turismo escursionistico. Con la diminuzione della neve e l’aumento delle temperature, sempre più persone si stanno rivolgendo al trekking in montagna durante i mesi più caldi. I sentieri escursionistici offrono agli amanti della natura la possibilità di esplorare paesaggi mozzafiato e di avventurarsi in percorsi panoramici attraverso boschi, prati alpini e vette montane. Il cambiamento climatico ha anche aperto la strada a nuove opportunità per il turismo sostenibile nelle montagne dell’Appennino. Le strutture ricettive e gli operatori turistici stanno adattando le loro offerte per rispondere alla domanda di esperienze all’aria aperta e di contatto con la natura. Escursioni guidate, tour naturalistici e attività legate alla cultura locale stanno diventando sempre più popolari tra i visitatori che desiderano esplorare le bellezze naturali e culturali delle montagne dell’Appennino.

La conservazione dell’ambiente montano

Maestose montagne avvolte dalle nuvole al tramonto - SH: 217404238
Maestose montagne avvolte dalle nuvole al tramonto

Nonostante la crisi dell’industria sciistica, la conservazione dell’ambiente montano rimane una priorità per le comunità locali e le autorità competenti. La protezione degli ecosistemi fragili e la salvaguardia della biodiversità sono fondamentali per garantire la sopravvivenza degli habitat montani e la preservazione delle risorse naturali. Programmi di conservazione e progetti di riqualificazione ambientale sono essenziali per garantire che le montagne dell’Appennino rimangano un tesoro naturalistico per le generazioni future. Ad ogni modo, nonostante le sfide poste dalla crisi dell’industria sciistica, le montagne dell’Appennino centrale rimangono un luogo di straordinaria bellezza e ricchezza naturale. A questo punto, quello che importa veramente è portare turismo sulle montagne nonostante la mancanza di neve. La crisi dell’industria sciistica ha messo alle strette il settore. Tuttavia, quest’ultimo ha dovuto ingegnarsi in modi sostenibili, dimostra che forse non tutto il male vien per nuocere.

Conclusioni e prospettive future

Il turismo escursionistico offre nuove opportunità per esplorare questi paesaggi mozzafiato e per godere delle meraviglie della natura. Tuttavia, è fondamentale adottare misure per proteggere e conservare l’ambiente montano. Ciò consentirà di garantire che possa continuare a essere un luogo di ispirazione e di meraviglia per le generazioni future. Con una gestione oculata e sostenibile, le montagne dell’Appennino possono continuare a offrire esperienze indimenticabili per i viaggiatori di tutto il mondo.

Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.



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