Dove fare trekking in Sicilia: sentieri imperdibili tra crateri, canyon e costa

Stefano Meconi  | 26 Ago 2025

La Sicilia non è solo spiagge dorate, città d’arte e tradizioni millenarie: è anche una meta sorprendente per chi ama scoprire il mondo a passo lento. Con i suoi paesaggi vulcanici, canyon nascosti, sentieri vista mare e boschi rigogliosi, l’isola offre alcune delle esperienze di trekking più autentiche del Mediterraneo. In questa guida ti portiamo alla scoperta dei percorsi da non perdere, con consigli utili su come raggiungerli e quando partire.

Etna – Escursioni sul vulcano attivo più alto d’Europa

  • Tipo: vulcanico, panoramico
  • Percorsi consigliati: Schiena dell’Asino, Crateri Sommitali, Rifugio Sapienza
  • Perché andarci: Camminare sull’Etna significa esplorare paesaggi lunari, colate laviche e viste mozzafiato che spaziano fino al mare. I crateri sommitali (oltre i 2.900 m) sono accessibili solo con guide vulcanologiche autorizzate, ma anche i sentieri a quote più basse offrono scorci spettacolari e il fascino unico del vulcano attivo più alto d’Europa.

Parco delle Madonie – Trekking tra le vette e i borghi dell’entroterra

  • Tipo: montano, naturalistico
  • Percorsi consigliati: Pizzo Carbonara (la vetta più alta della Sicilia dopo l’Etna), Monte Ferro
  • Perché andarci: Il parco offre silenzio, biodiversità e borghi autentici come Petralia Soprana. I sentieri attraversano faggete, pascoli e panorami d’altura, ideali per chi cerca un trekking più intimo e poco frequentato. L’accesso alla vetta di Pizzo Carbonara è regolamentato, quindi è consigliabile informarsi prima di partire.

Riserva dello Zingaro – Sentieri vista mare tra calette e macchia

  • Tipo: costiero
  • Percorsi consigliati: Ingresso Scopello – San Vito Lo Capo
  • Perché andarci: È il trekking costiero per eccellenza in Sicilia. Il sentiero corre tra macchia mediterranea e calette cristalline, perfetto per escursioni giornaliere con possibilità di soste in spiaggia. Accessibile anche alle famiglie.

Parco dei Nebrodi – La Sicilia più verde

  • Tipo: boschivo, faunistico
  • Percorsi consigliati: Anello del Lago Maulazzo, salita al Monte Soro
  • Perché andarci: La vegetazione lussureggiante e la fauna selvatica (cervi, aquile reali) fanno dei Nebrodi un paradiso per chi ama la natura incontaminata. Un volto diverso della Sicilia, più simile all’Appennino che al Mediterraneo.

Pantalica – Archeologia e natura nella Valle dell’Anapo

  • Tipo: storico-naturalistico
  • Percorsi consigliati: Sentiero delle Ferrovie dismesse, Necropoli rupestre
  • Perché andarci: Qui il trekking si fonde con l’archeologia. I canyon scavati nella roccia e le migliaia di tombe rupestri rendono Pantalica un luogo sospeso tra storia e natura, Patrimonio UNESCO tutto da esplorare.

Come arrivare in Sicilia per fare trekking

Per chi desidera viaggiare con la propria auto o camper e spostarsi in libertà tra le aree più interne dell’isola, il traghetto è la soluzione ideale. I principali porti di arrivo sono Palermo, Messina e Catania. Per organizzare il tuo arrivo e trovare la tratta più comoda, consulta il sito di TraghettiPer Sicilia.

Quando andare e consigli utili

I periodi migliori per fare trekking in Sicilia sono primavera e autunno, quando il clima è mite e i sentieri meno affollati. In estate, meglio optare per percorsi brevi o costieri. Indossa scarpe da trekking, porta acqua, cappello, tracce offline o GPS, e verifica sempre se servono permessi o guide autorizzate, specialmente nei parchi protetti.

Stefano Meconi
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