Quando si pensa all’arrivo dell’inverno in montagna, la mente corre subito allo sci o al pattinaggio sul ghiaccio, ma c’è un’altra attività che diverte alla stessa maniera, anche se in un modo più intimo e assai tranquillo: si tratta delle ciaspolate in inverno.
Di cosa si tratta? Molto semplicemente, di passeggiate su sentieri o tra i boschi indossando ai piedi le ciaspole. Queste speciali racchette permettono di camminare sulla neve fresca senza affondare, scoprendo paesaggi assolutamente magici, persino in momenti della giornata insospettabili come la sera: in tal caso, la volta stellata e il frusciare di furtivi animaletti saranno gli unici compagni di questa particolare escursione. Per suggellare queste escursioni poi, non c’è nulla di meglio che rintanarsi al caldo di malghe e rifugi, sorseggiando una cioccolata calda o l’immancabile vin brulè.
Ecco dunque 5 località dove fare ciaspolate in inverno indimenticabili.
Tre Cime di Lavaredo – trekking sulle Dolomiti
Questa ciaspolata della durata di 4 ore circa parte dal Rifugio Piano Fiscalina: attraversando una tranquilla vallata e una distesa innevata di mughi, si giunge al rifugio Fondovalle sito all’ombra delle vette Croda Rosa, Croda dei Toni e Tre Scarperi.
Meta finale della ciaspolata è il rifugio Locatelli, ovvero la Forcella di Toblin sita ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Il percorso si snoda anche lungo il sentiero 102 e attraversa la stretta Val Sasso Vecchio, boschi di conifere e l’altopiano sottostante il Sasso di Sesto.
La foresta di Paneveggio
La parte più emozionante delle ciaspolate in inverno nel cuore della Val di Fiemme è l’attraversamento della Foresta di Paneveggio, sita nell’omonimo parco, considerato tra i più spettacolari delle Dolomiti.
Dal bosco si raggiunge la Malga Colbricòn a circa 1900mt di altezza: dal rifugio la vista regala un panorama spettacolare sul Cimon della Pala e sul Grande Colbricòn. A due passi dalla malga si stendono poi gli omonimi laghetti, circondati da rododendri e ginepri: i reperti risalenti al mesolitico testimoniano la presenza umana, in particolare di cacciatori, insediatisi su queste altitudini almeno 10000 anni fa.
Cogne è una delle località turistiche invernali più apprezzate della Valle d’Aosta
In questo caso la ciaspolata parte da Cogne, uno dei borghi valdostani più pittoreschi, situato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, e arriva a Valmiana. Si tratta di un percorso piuttosto facile della durata approssimativa di due ore e con dislivello di circa 150 metri. L’ideale per chi è alle prime armi con le ciaspolate in inverno.
Raggiungendo poi la vicina Valnontey, a 1666 metri di quota, si ciaspola costeggiando prima il torrente Valnontey e poi una pista di sci di fondo, con l’alta probabilità di incontrare camosci, volpi e stambecchi in un ambiente innevato da fiaba.
Il Lago delle Streghe, nel Parco naturale dell’Alpe Devero
La ciaspolata nella Val d’Ossola parte dai 1631 metri di altezza del borgo di Alpe Devero per raggiungere il Lago delle Streghe. Oltrepassando un silenzioso boschetto, si giunge a Crampiolo e da qui, superando una pittoresca chiesa di montagna e un ponte, si raggiunge il Lago delle Streghe.
La sua superficie ghiacciata, circondata da larici, incanta come la leggenda che lo riguarda. Si narra infatti di una fanciulla che, disperata per l’amore perduto, implorò una strega di far tornare da lei il suo amato. La strega però mostrò alla giovane due futuri alternativi in due pozze: una aveva il volto dell’amato ormai avvizzito nel tempo, l’altra invece mostrava un’altro uomo bello come gli dei.
La fanciulla scelse l’amore eterno e la pozza esplose tramutandosi nell’attuale laghetto alpino, nelle cui acque limpide, intraviste anche attraverso la superficie ghiacciata, pare si possa scorgere la verità delle cose.
Val Gerola in Lombardia
In provincia di Sondrio sono molte le possibilità di fare rilassanti ciaspolate nella natura, tra le quali ad esempio quella nella Val Viola oppure nella Val Gerola: in quest’ultimo caso si parte da Morbegno per raggiungere il Monte Olano.
Questa ciaspolata si insinua sul sentiero 114 partendo dal Rifugio Corte a 1250 m: oltrepassando Tagliate di Mezzo e Tagliate di Sopra, si incontrano altre fitte macchie di alberi e poi alpeggi diroccati degni della piccola Heidi, dove ristorasi al caldo gustando magari del formaggio fresco prodotto sul posto.
L’ultimo tratto di ciaspolata porta dritto alla cima del Monte Olano dalla quale la vista spazia sui borghi di Morbegno e Talamone, sulla Costiera dei Cech e sul Monte Disgrazia.
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