Campeggio libero: come e dove praticarlo in tutta sicurezza

Maria Bolettieri  | 08 Lug 2023
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Il campeggio libero, un’esperienza autentica e immersiva che permette agli amanti della natura di dormire all’aria aperta godendo di tranquillità, privacy e paesaggi mozzafiato.
Montare la tenda in un luogo isolato nel bosco, in spiaggia, in un parco o in montagna per bivaccare sotto le stelle e sedere intorno a un falò è un’emozione unica.
Può essere una scelta ideale per coloro che desiderano sfuggire alla folla dei campeggi tradizionali e cercano un contatto più diretto con l’ambiente circostante.
Ma sorgono alcune domande in merito: ”Si può fare liberamente in Italia?”, “Quali sono le norme da rispettare?”. Vediamo insieme
come e dove praticare il campeggio libero in tutta sicurezza!

La guida per il perfetto campeggio libero


Cos’è il campeggio libero? Conosciuto come campeggio selvaggio o campeggio in natura, si riferisce alla pratica di piantare una tenda e dormire all’aperto al di fuori di aree designate. Invece di soggiornare in un campeggio convenzionale, con piazzole dedicate e servizi, i campeggiatori liberi scelgono di installare la propria tenda in luoghi remoti, come foreste, montagne o spiagge.
Accamparsi nella natura al chiaro di luna tra il fruscio delle foglie, l’acqua che scorre e i suoni del bosco, o vicino al mare per un bagno notturno sotto le stelle non ha prezzo!
Allo stesso tempo quest’attività outdoor comporta però una maggiore responsabilità e autonomia rispetto al campeggio tradizionale. Infatti è importante prendere alcune precauzioni per farlo in modo sicuro e responsabile: rispettando l’ambiente e le leggi locali!

Le regole di buona condotta e i consigli per dormire nella natura

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Progettare in anticipo è fondamentale se si desidera dormire nella natura! Scopriamo insieme le regole di buona condotta e qualche consiglio per montare la tenda sotto le stelle:

    • pianificare attentamente il viaggio: identificate una zona adatta al campeggio libero, facendo ricerche su aree o terreni pubblici che consentano questa pratica. Considerate anche fattori come il clima, la stagione, l’accessibilità e verificate le condizioni meteorologiche prima di partire;
    • conoscere le leggi e le regole locali: prima di intraprendere il campeggio libero, è importante informarsi sul luogo in cui si desidera campeggiare. Alcune aree potrebbero vietarlo o richiedere determinati permessi;
    • rispettare l’ambiente: è fondamentale agire in modo responsabile e rispettare l’ambiente circostante. Seguite il principio del Leave No Trace ovvero lasciate il luogo esattamente come lo avete trovato. Raccogliete e portate via tutti i rifiuti, evitate di accendere fuochi, di danneggiare la flora o la fauna locale, anche con rumori molesti. Cercate di minimizzare l’impatto ambientale;

  • sicurezza personale: informate qualcuno del vostro itinerario e portate con voi una mappa, una bussola o un GPS per orientarvi. Dotatevi di dispositivo satellitare o una radio per comunicare in caso di emergenza in aree remote. Considerate anche la vostra sicurezza personale e prendete precauzioni per proteggervi dagli animali selvatici, se presenti nell’area in cui si sta campeggiando;
  • equipaggiamento: portate con voi l’attrezzatura adeguata, come abbigliamento resistente, sacco a pelo, tenda e utensili per cucinare;
  • cibo e acqua: fate rifornimento di cibo adeguato e, se necessario, portate un fornello portatile per cucinare i pasti. Evitate di lasciare cibo incustodito all’aperto per evitare di attirare animali. Assicuratevi di avere accesso a fonti d’acqua sicure per bere, cucinare o fare la doccia in campeggio.

Campeggio libero in Italia? Le leggi e le normative regionali


Qual’è la differenza tra bivacco e campeggio? Sistemarsi all’aperto per la notte in zone non sottoposte a divieto, è generalmente consentito dal tramonto all’alba, con il bivacco. Il secondo invece prevede una permanenza che va oltre le 48 ore.
Nel resto d’Europa molti sono i paesi che consentono di piantare liberamente la tenda. In Italia invece, ci sono maggiori restrizioni che dipendono dalle singole regioni e dalle amministrazioni a cui sono stati trasferiti i poteri per la regolamentazione del settore turistico.
Prima di praticarlo è fondamentale informarsi sulle leggi e le normative locali.
Dove è consentito campeggio libero? Le regioni che hanno decretato il divieto di campeggio fuori dalle aree adibite sono l’Emilia Romagna, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna. Per quanto riguarda le altre regioni, occorre verificare direttamente e fare richiesta al comune, ai parchi naturali o a privati, in base al luogo scelto. Contattare le autorità competenti o visitare i siti web delle agenzie ambientali per ottenere informazioni aggiornate è indispensabile per poter organizzare la propria vacanza outdoor. Assicuratevi di essere a conoscenza delle restrizioni e rispettale per godere in pieno del campeggio libero in tutta sicurezza per voi stessi e per la natura!

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.



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