Il campeggio libero, un’esperienza autentica e immersiva che permette agli amanti della natura di dormire all’aria aperta godendo di tranquillità, privacy e paesaggi mozzafiato.
Montare la tenda in un luogo isolato nel bosco, in spiaggia, in un parco o in montagna per bivaccare sotto le stelle e sedere intorno a un falò è un’emozione unica.
Può essere una scelta ideale per coloro che desiderano sfuggire alla folla dei campeggi tradizionali e cercano un contatto più diretto con l’ambiente circostante.
Ma sorgono alcune domande in merito: ”Si può fare liberamente in Italia?”, “Quali sono le norme da rispettare?”. Vediamo insieme come e dove praticare il campeggio libero in tutta sicurezza!
Cos’è il campeggio libero? Conosciuto come campeggio selvaggio o campeggio in natura, si riferisce alla pratica di piantare una tenda e dormire all’aperto al di fuori di aree designate. Invece di soggiornare in un campeggio convenzionale, con piazzole dedicate e servizi, i campeggiatori liberi scelgono di installare la propria tenda in luoghi remoti, come foreste, montagne o spiagge.
Accamparsi nella natura al chiaro di luna tra il fruscio delle foglie, l’acqua che scorre e i suoni del bosco, o vicino al mare per un bagno notturno sotto le stelle non ha prezzo!
Allo stesso tempo quest’attività outdoor comporta però una maggiore responsabilità e autonomia rispetto al campeggio tradizionale. Infatti è importante prendere alcune precauzioni per farlo in modo sicuro e responsabile: rispettando l’ambiente e le leggi locali!
Progettare in anticipo è fondamentale se si desidera dormire nella natura! Scopriamo insieme le regole di buona condotta e qualche consiglio per montare la tenda sotto le stelle:
Qual’è la differenza tra bivacco e campeggio? Sistemarsi all’aperto per la notte in zone non sottoposte a divieto, è generalmente consentito dal tramonto all’alba, con il bivacco. Il secondo invece prevede una permanenza che va oltre le 48 ore.
Nel resto d’Europa molti sono i paesi che consentono di piantare liberamente la tenda. In Italia invece, ci sono maggiori restrizioni che dipendono dalle singole regioni e dalle amministrazioni a cui sono stati trasferiti i poteri per la regolamentazione del settore turistico.
Prima di praticarlo è fondamentale informarsi sulle leggi e le normative locali.
Dove è consentito campeggio libero? Le regioni che hanno decretato il divieto di campeggio fuori dalle aree adibite sono l’Emilia Romagna, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna. Per quanto riguarda le altre regioni, occorre verificare direttamente e fare richiesta al comune, ai parchi naturali o a privati, in base al luogo scelto. Contattare le autorità competenti o visitare i siti web delle agenzie ambientali per ottenere informazioni aggiornate è indispensabile per poter organizzare la propria vacanza outdoor. Assicuratevi di essere a conoscenza delle restrizioni e rispettale per godere in pieno del campeggio libero in tutta sicurezza per voi stessi e per la natura!
Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.
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