Arriva l’estate, attenzione al Sole! 5 importanti precauzioni da prendere quando fa troppo caldo

Arriva l’estate e bisogna fare attenzione al sole che, ogni giorno di più, diventa il protagonista indiscusso delle giornate. La grande disponibilità di luce quotidiana invoglia decisamente a fare trekking, ma bisogna fare attenzione perché il caldo e la luce solare possono diventare piuttosto fastidiosi. Non bisogna infatti mai sottovalutare l’impatto che questi due elementi possono avere sul corpo: semplici arrossamenti della pelle possono tramutarsi in fastidiosi eritemi; oppure, una semplice ma molesta sensazione di afa potrebbe, nei casi più estremi, evolversi in giramenti di testa dovuti a bruschi crolli della pressione. Ma non scoraggiatevi! Con qualche piccolo accorgimento il trekking in estate e con il caldo sarà comunque bellissimo.

Cinque utili consigli per proteggersi nel miglior modo

I dettagli da tenere a mente quando si pianifica un’escursione in montagna sono sempre molti: attrezzatura, previsioni metereologiche, fondo, scarponi adeguati, altitudine, ecc. In estate, quando arriva il sole, i fattori da tenere in considerazione si moltiplicano e certi accorgimenti diventano indispensabili. Ecco quindi cinque semplici consigli per far sì anche anche il trekking estivo rimanga sempre un’esperienza unica e affascinante.

Attenzione alla testa!

Frase classica quando ci si trova in un ambiente con il soffitto basso, ma non in questo caso. Non dovete dimenticare che la testa, elemento troppo importante del corpo, è la prima che riceve in pieno il sole e il caldo. Nelle giornate più afose, infatti, un classico rimedio è quello di bagnare abbondantemente il capo per soffrire meno le alte temperature. Durante un trekking, però, non si può certamente “sprecare” l’acqua e quindi si potrà ovviare indossando un cappello. Un copricapo, difatti, aiuterà a coprire la testa e far sì che questa non sia a diretto contatto con il sole e  il caldo, evitando quindi fastidiose sensazioni che, a lungo andare, potrebbero tramutarsi in veri e propri colpi di calore. A tal proposito, è consigliabile utilizzare un cappello a falde larghe, come i modelli jungle cosicché la tesa possa proteggere anche il collo.

Acqua? Almeno il doppio!

Una buona scorta di acqua è sempre necessaria durante il trekking; temperature a parte, durante le camminate si perdono sempre liquidi che devono essere giocoforza integrati. In estate, ovviamente, questo concetto è amplificato: la perdita di liquidi con la sudorazione avviene, spesso e volentieri, anche senza fare movimento e, di conseguenza, durante un trekking la sudorazione aumenta esponenzialmente e il copro richiederà ben oltre la fisiologica quantità di 2 litri di acqua al giorno. Ma quindi, quanta acqua portare? La regola d’oro è: almeno il doppio! Il peso dello zaino aumenterà, ma la necessità di acqua è ben più importante di qualche kg in più sulla schiena. Le borracce sono una soluzione ottima ma, qualora si preferisse avere la scorta idrica più prontamente disponibile, in commercio esistono delle sacche idriche da inserire nello zaino e dotate di una lunga cannuccia grazie alla quale l’acqua sarà sempre disponibile.

Coprirsi dai raggi solari: i Tuareg insegnano

Tendenzialmente si associa il gesto di coprirsi con il freddo e il vento. In realtà, questa pratica è ottima anche per sconfiggere il caldo e i raggi solari. Raramente infatti si fa una semplice associazione: la pelle si brucia perché a contatto diretto con i raggi solari. Inoltre, in estate, le gocce di sudore possono anche accentuare l’abbronzatura e, di conseguenza, le scottature che, benché puntualmente minimizzate, rappresentano delle vere e proprie ustioni di primo grado. Istintivamente, infatti, quando fa molto caldo ci si scopre; quando arriva il sole, in realtà, sarebbe meglio indossare una camicia o una maglia leggera, meglio se di colore chiaro. Vi sarà capitato di vedere le immagini delle popolazioni nomadi del deserto che, proprio per proteggere la pelle dai raggi solari, indossano sempre lunghe vesti bianche o comunque di colore chiaro. I colori chiari, infatti, tendono a riflettere la luce solare, garantendo una maggiore protezione.

La crema solare non si usa solo in spiaggia

La crema solare è un prodotto che si associa mentalmente alla spiaggia e, al massimo, alle piste da sci. Tuttavia, questo prodotto cosmetico può essere un validissimo aiuto, soprattutto nei trekking dove particolarmente esposti al sole, dove la vegetazione non offre alcun ristoro. Sarà quindi opportuno fare un’abbondante applicazione in tutte quelle zone del corpo ove la pelle rimane scoperta. Attenzione però: non lesinate sulle quantità perché l’abbondante sudorazione potrebbe, via via, rimuovere la protezione e lasciarvi scoperti. In commercio ci sono diversi gradi di protezione: scegliete in base alla vostra esperienza e, soprattutto, in base al colore delle vostra carnagione (più chiaro=protezione più alta). A tal proposito, non trascurate il viso e le labbra; in particolar modo per queste ultime esistono prodotti dedicati che forniscono una protezione adeguata al particolare tipo di pelle.

L’allenamento è sempre il vostro migliore amico

Per fare trekking è quasi sempre necessario avere un po’ di allenamento alle spalle; sono pochi, infatti, i percorsi che possono essere affrontati proprio fa chiunque, anche da chi non ha mai fatto un passo a piedi nella propria vita. Per affrontare un trekking quando arriva l’estate e il sole diventa quasi “minaccioso” questo aspetto diventa ancor più importante, se non addirittura fondamentale. Allenarsi prima, quindi, sarà necessario. Prima, quindi, di gettarvi nella mischia del caldo estivo, sarà opportuno programmare diverse uscite a temperature atmosferiche sempre crescenti, iniziando a partire dalla primavera. Piano piano, così, il corpo si abituerà a lavorare a certe condizioni atmosferiche, riducendo al minimo la possibilità che insorgano spiacevoli inconvenienti che potrebbero rovinare il vostro tanto atteso trekking estivo.