I percorsi delle fioriture, 5 trekking primaverili per definizione

Leonardo Anchesi  | 24 Mar 2023
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Le giornate più lunghe, una luce più vivida e quell’energia che sembra riattivarsi giorno dopo giorno, tutto ci dice che la primavera è finalmente arrivata. Ma l’aspetto più significativo di questo rito di passaggio, che ogni anno la natura ci concede, è senza dubbio rappresentato dai colori che ci circondano. La monotonia cromatica invernale lascia spazio a una tavolozza ricolma di tutte le tonalità più accattivanti. E per noi, che siamo sempre gambe in spalla, vuol dire un’unica cosa: è arrivato il momento di andare a vedere le fioriture! Scopriamo insieme quali sono i 5 trekking primaverili più belli da fare in Italia.

Le orchidee selvatiche di Borgoratto Mormorolo 

Nei dintorni di Borgoratto Mormorolo, piccolo comune dell’Oltrepò pavese, si sviluppa un itinerario ad anello, di circa 11 km di lunghezza con 300 m circa di dislivello. Questo percorso attraversa le aree circostanti il centro abitato, offrendo via via spettacoli sempre diversi. Lungo il cammino potremo apprezzare tutta la biodiversità delle alture, caratterizzate dall’alternarsi di boschi e aree di bassa vegetazione; proprio in una di queste, nota come Costa Pelata, sarà possibile ammirare la fioritura delle orchidee selvatiche, che dona al paesaggio una graziosa nota di lilla che spicca sul verde degli alti ciuffi di erba.

Durante il percorso sarà possibile anche scorgere i caratteristici casali che costellano tutta la zona. Oltre a questi anche i filari delle vigne contribuiscono a donare al territorio un aspetto armonioso. L’escursione è decisamente rivolta a tutti, ma è comunque necessario un allenamento pregresso minimo, in considerazione di distanza e dislivello.

Le fioriture sul Monte Baldo

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Siamo vicino al lago di Garda, su quella porzione di territorio in cui i confini di Lombardia, Veneto e Trentino si spartiscono lo specchio d’acqua e le aree circostanti. La partenza del nostro anello, di 13 km di lunghezza e 540 metri di dislivello, è fissata dal Rifugio Graziani, facilmente raggiungibile in auto. Imboccheremo il sentiero che attraversa i pascoli del Monte Baldo e raggiungeremo facilmente Malga Campo, per poi iniziare la salita verso il Monte Campo.

Una volta raggiunta la vetta, attraverseremo la sottostante Val Parol, per poi tornare sulla cresta che ci riporta a Malga Campo e terminare la nostra escursione. Durante tutto il tragitto saremo accompagnati dalle più belle fioriture: dal rosso dei gigli al blu delle orchidee, passando per il candore del mirtillo, potrete ammirare tutto ciò che la primavera in montagna ha di più bello da offrire. 

Colline pisane in viola

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Non ce ne vogliano gli amici pisani, qui il calcio non ha nulla a che vedere. Ci riferiamo invece alle meravigliose fioriture della lavanda, che proprio su questi colli, grazie a un progetto diffuso in diversi comuni, viene coltivata da numerosi contadini, riuniti nel progetto della valle dei profumi. Sarà quindi possibile percorrere i 2 km scarsi che dividono Pieve di Santa Luce da Orciano Pisano completamente immersi nei colori e nel profumo della lavanda.

Ma non solo: anche a Castellina Marittima ci attendono rilassanti passeggiate ed escursioni, nei boschi che circondano il borgo. Dalle alture sarà possibile godere di un panorama mozzafiato sulle vallate in fiore.

Castelluccio di Norcia: le più belle lenticchie che abbiate mai visto 

Quando si parla di fioriture è obbligatorio parlare della valle di Castelluccio di Norcia, meta annuale di tutti gli appassionati del genere. Il colpo d’occhio toglie il fiato: arrivando in auto dalla strada provinciale 477, una volta superato il valico di Castelluccio, dopo alcune curve dolci, entriamo in questa antichissima valle di origine glaciale. Questa è caratterizzata dal suo inconfondibile profilo tondeggiante; proprio in questo punto, tra fine maggio e la metà di luglio, la nostra vista si aprirà sull’infinita distesa dei fiori rossi della lenticchia che invadono completamente tutto il tappeto erboso della vallata.

Per un attimo si prova quasi una sensazione di disorientamento; conviene accostare e riprenderci un attimo dallo shock positivo, per poi riprendere la strada verso il fondovalle. Qui le escursioni da affrontare sono moltissime e diverse fra loro. La valle offre dei rilassanti percorsi pianeggianti attraverso i sentieri che delimitano i diversi campi coltivati, come anche itinerari più impegnativi che portano sulla cima del Monte Veletta e del Poggio di Croce. Il tutto sempre con un posto in prima fila sullo spettacolare panorama della fioritura delle lenticchie di Castelluccio.

Al Mugello circondati dai girasoli

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Lo so, molti di voi obietteranno che il girasole raggiunge il suo splendore massimo dalla metà di luglio; tuttavia, perché non dedicare qualche parola a questo meraviglioso evento che è la fioritura del Mugello e dei suoi dintorni? Così, partendo dal vicino lago del Bilancino, si potrà organizzare un’escursione verso il convento di San Francesco del Bosco ai frati, attraverso poi il loro bosco e proseguendo nei sentieri che costeggiano i campi completamente invasi dal giallo dorato di questi fiori che arrivano anche a raggiungere l’altezza di 4 metri.

Ai più pazienti consigliamo di prolungare la permanenza nel corso della giornata e godersi lo spettacolo della natura che permette ai girasoli di essere sempre nella giusta direzione.

Leonardo Anchesi
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