Via Dinarica, il trekking nei Balcani che attraversa 8 paesi è il più bello del mondo

Leonardo Anchesi  | 17 Mag 2023
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Gli amanti del trekking al lungo raggio, quello che gli americani amano chiamare backpacking, per enfatizzare ancora di più il concetto di camminare con lo zaino, non potranno non essere ispirati dalla Via Dinarica, il percorso che permette di attraversare tutti i Balcani a piedi. Dalla Slovenia all’Albania, passando per la Croazia, la Serbia, la Bosnia ed Erzegovina, il Kosovo e il Montenegro, la Via Dinarica si sviluppa per oltre 1000 km da nord a sud attraverso i Balcani e seguendo la morfologia delle Alpi Dinariche.

I percorsi fattibili sono sostanzialmente tre: quello bianco, che segue continuamente la dorsale e scorre centrale ai Balcani, prevendendo ascese sulle vette più alte di ogni Paese attraversato; quello blu, che segue la linea della costa adriatica, prediligendo quindi il paesaggio marittimo e costiero; infine, quello verde, il più interno, che si sviluppa all’interno delle fitte foreste balcaniche, dedicato al contatto con la natura più selvaggia e incontaminata.

Il Sentiero bianco

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L’unico sin ora organicamente strutturato e tracciato, il sentiero bianco parte da Predjama, un piccolo villaggio nel comune di Postumia in Slovenia, e raggiunge il paese di Valbona, nell’Albania del nord. Il suo percorso, che consta di ben 1261 km, si sviluppa lungo tutta la dorsale delle Alpi Dinariche e permette di ascendere anche il Maja Jezerce, in Albania, che con i suoi 2694 metri di altitudine è la cima più alta di tutta la catena montuosa.

La montagna è inserita nel gruppo dei Monti Maledetti ed è da considerarsi una delle salite più difficili e pericolose di tutto il cammino. I metri di dislivello in salita complessivi sono 49579 e, secondo il sito ufficiale, per compierlo occorrono circa 410 ore di trekking; in soldoni, ipotizzando una media di 8 ore di cammino al giorno serviranno poco meno di due mesi per completare l’impresa.

Sentiero blu e sentiero verde: work in progress

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Il sentiero bianco è, per il momento, l’unico strutturato in dettaglio ma sono previsti altri due percorsi, attualmente in fase di preparazione. Il sentiero blu e il sentiero verde.

Il primo, il cui sviluppo sarà lungo le acque cristalline della costa adriatica, sarà dedicato alla scoperta e alla valorizzazione delle aree costiere dei Paesi interessati che, per altro, negli ultimi anni stanno diventando meta privilegiata di turismo marittimo; il secondo, invece, passerà più nell’entroterra, a est anche del sentiero bianco, privilegiando invece gli aspetti naturalistici delle Nazioni attraversate e valorizzando l’incredibile biodiversità presente su tutto il lungo cammino anche grazie alle centinaia di km di piste ciclabili immerse nei boschi.

Resta solo da attendere che le numerose autorità interessate riescano a elaborare i giusti percorsi, in considerazione anche di alcune situazioni di instabilità geopolitica presenti in quell’area.

Non solo trekking…

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Nata nel 2010 con il sostegno del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo e l’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale, la Via Dinarica non è solo un cammino per gli appassionati di trekking ma, prima di tutto, un progetto internazionale per la riconciliazioni di popolazioni che, da 20 anni a questa parte, hanno avuto importanti contrasti sociali.

Oltre a questo, la Via Dinarica rappresenta anche un tentativo di riqualificazione delle aree rurali dei paesi interessati, promuovendo un turismo consapevole così da stimolare le popolazioni locali alla creazione di tutte quelle infrastrutture di supporto e accoglienza necessarie su un percorso di questa portata, rilanciando, in questo modo, l’economia delle realtà più disagiate. Da non dimenticare, infine, che questo meraviglioso cammino è anche l’unica occasione per i viaggiatori di avvicinarsi a realtà agricole genuine e fuori dal tempo.

Istruzioni per l’uso

Il percorso ha un sito ufficiale, al quale è bene affidarsi, anche se non esistono comunque carte dettagliate. Sarà quindi necessaria un’attenta pianificazione del viaggio, sin nei più piccoli dettagli. Sarà, innanzitutto, necessario prevedere il cammino con largo anticipo e iniziare un allenamento specifico; camminare tutti i giorni, per otto ore al giorno, per quasi due mesi consecutivi, su terreni prevalentemente montuosi, non è una sfida alla portata di tutti e sarà quindi necessario prepararsi, sia fisicamente che mentalmente, con congruo anticipo.

Il passo successivo sarà effettuare una divisione in tappe, seguendo le indicazioni del sito ufficiale. Le strutture ricettizie lungo il percorso, come indicato sul sito ufficiale, sono numerose e sarà quindi possibile prenotare con anticipo. Sul sito ufficiale sono presenti anche i recapiti di alcune guide locali che potranno aiutarvi nella pianificazione di questa fantastica avventura.
Ultima avvertenza: il periodo consigliato è da maggio a novembre, ma sarà comunque necessario prevedere sempre passaggi innevati.

Attrezzatura e outfit

Se il giusto abbigliamento e l’attrezzatura adeguata sono importanti in qualsiasi trekking, in questo caso diventano determinanti se non addirittura vitali. Terminata la fase della pianificazione dei percorsi, sarà necessario investire tempo (e denaro) nell’approntamento dell’attrezzatura necessaria.

I paesaggi attraversati sono molteplici, considerato che l’altitudine toccata andrà da 180 m.s.l.m. a 2694 m.s.l.m., regalando quindi passaggi in ambienti completamente diversi fra loro. Sarà quindi necessario prevedere capi di abbigliamento adatti per ogni condizione climatica, compresi quelli per neve e ghiaccio. Un paio di ramponcini leggeri vi aiuteranno a disimpegnarvi su eventuali passaggi ghiacciati.

Lo zaino dovrà essere particolarmente capiente, da 60 lt a salire, ma sarà importante contenere il peso portando solo l’indispensabile. Fondamentale prevedere contenitori per l’acqua e viveri di scorta, preferibilmente in barrette così da avere un apporto alimentare di emergenza sempre pronto. Avrete necessità di un sacco a pelo e dei bastoncini da trekking richiudibili, valido aiuto in diverse situazioni.

Leonardo Anchesi
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