Vuoi trascorrere un perfetto weekend autunnale? La Garfagnana ti aspetta!

Antonia Festa  | 07 Ott 2025
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Nell’alta provincia di Lucca, esiste una regione incantata, incastonata come un quarzo grezzo tra la Liguria e l’Emilia-Romagna, conosciuta come Garfagnana. Attraversata dal fiume Serchio, questa terra di streghe, spiritelli e antiche leggende offre agli appassionati di trekking una vastissima gamma di escursioni, veramente adatte a soddisfare ogni gusto. Tutto questo grazie al suo territorio unico, diviso fra i dolci declivi degli Appennini e le irte guglie delle Alpi Apuane, costola laterale della dorsale appenninica dalla quale, però, si differenzia per la sua conformazione, molto più simile alle Alpi (dalle quali prende il nome). Le numerose altitudini geografiche permettono anche di poter ammirare una pregevole eco diversità, che va dai boschi di quercia delle colline ai faggi delle montagne, passando dai fitti castagneti.
Ma vediamo le escursioni perfette per un weekend d’autunno per fare del trekking in Garfagnana.

Fondovalle, Media valle o Alta valle? Ecco le meravigliose zone della Garfagnana

Prima di addentrarci in alcune delle escursioni più affascinanti, dobbiamo imparare a orientarci in questa meravigliosa terra. La Garfagnana si suddivide in tre aree, ognuna con proprie peculiarità escursionistiche:

  • il Fondovalle, territorio di confine con l’alta lucchesia, dove potremo trovare escursioni semplici, con pendenze dolci e dislivelli leggeri;
  • la Media valle, dove le salite iniziano a farsi più impegnative e dove è possibile incontrare dislivelli più importanti, senza però ancora abbandonare il tipico paesaggio collinare;
  • l’Alta valle, ove le vette delle Alpi Apuane dominano il paesaggio, trasportandoci repentinamente in una realtà dove le salite sono brusche, faticose (alcune volte sembrano infinite!) e i dislivelli diventano impegnativi, adatti a chi la montagna la mastica già da un po’ di tempo. Qui, in alcuni casi, il trekking lascia il posto all’alpinismo vero e proprio;

Weekend in Fondovalle

Addossato a una parete rocciosa dall’XI secolo, l’Eremo di Calomini è meta favorita di numerosi pellegrini. È possibile raggiungerlo a piedi dal paese di Gallicano, facendo un’escursione ad anello di circa 2 ore e mezza e 350 metri di dislivello. Lasciata l’auto nella piazza del Comune, subito dopo aver imboccato l’arco dell’acquedotto e aggirata la galleria, intraprenderemo un sentiero pianeggiante, che si sviluppa  lungo la riva destra del torrente Turrite.

Raggiunto il bivio delle Crocette, seguiremo la strada asfaltata verso Verni per imboccare, poco dopo, la sterrato che scende alla località Panicaglia, per proseguire in un bosco di castagni e, al di là del torrente, attraversando un antico ponte in pietre. Dopo un breve tratto asfaltato, troveremo una mulattiera, ultima fatica prima della meta. Il rientro lo faremo, invece, sulla riva sinistra del torrente, attraversando Rio Folle e Sant’Andrea.

Un fine settimana in Media valle

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Alle pendici della Pania di Corfino (1603 m), nel comune di San Romano, troviamo il parco dell’Orecchiella, incantevole riserva naturalistica di più di 5000 ettari. Il Parco offre un fitto percorso di sentieri, percorribili liberamente o con l’assistenza di guide escursionistiche. In particolare, le escursioni sono suddivise in nove percorsi, di diversa difficoltà, creati per soddisfare le esigenze di ogni visitatore.

Potrete scegliere uno dei cinque percorsi facili, tra i 3 e i 7 chilometri di lunghezza, con dislivelli compresi fra i 100 e i 250 metri, e con nomi suggestivi come “Sulle tracce del lupo”, oppure optare per i sentieri escursionistici che vanno dai 6 chilometri e 500 metri di dislivello della Pania di Corfino ai 30 chilometri e 800 metri di dislivello di “Airone 3”, con pernotto nel Rifugio dell’Orecchiella. Sicuramente saranno necessari dei buoni scarponi, abbinati a un’attrezzatura adeguata al tipo di percorso scelto.

Autunno in Alta valle

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Risalendo la strada che percorre la valle del Serchio, ci troveremo a un certo punto sulle rive del lago di Gramolazzo. Suggestivo specchio d’acqua di origine artificiale, che in autunno si adorna degli sfavillanti colori della natura circostante, donando allo spettatore una vista incredibile. Lasciata l’auto in uno dei numerosi parcheggi allestiti, si può intraprendere una facile escursione sul perimetro del lago, ideale per ogni tipo di escursionista.

Chi volesse, invece, cimentarsi in un percorso leggermente più impegnativo, può imboccare il sentiero che porta alla Chiesa vecchia di Gorfigliano, dove si può visitare anche il Museo dell’identità dell’Alta valle. Il percorso ad anello si sviluppa per circa 4 chilometri e mezzo, con un dislivello di 190 metri. I più allenati ed esperti potranno, infine, intraprendere il sentiero CAI 189 che, attraverso un itinerario per escursionisti esperti, vi condurrà nella adiacente Val Serenaia.  Ricordate sempre i vostri scarponi, fidati compagni d’avventura.

Un weekend sulle Alpi Apuane

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Dalla valle di Orto di Donna, nel territorio del Comune di Minucciano, si diramano numerosi sentieri, indicati ai camminatori più esperti. Il paesaggio è caratterizzato da montagne che si stagliano maestosamente contro l’orizzonte, mettendo in mostra sia la nuda roccia sia la bassa vegetazione sparsa. Uno dei percorsi decisamente più suggestivi è la salita a foce Giovo.

Lasciata l’auto nel parcheggio del Rifugio Donegani, intraprenderemo il sentiero CAI 37 (la partenza si trova proprio di fronte al piazzale), percorrendolo fino a foce Giovo, con un dislivello di circa 400 metri. Da qui potremo godere di una vista mozzafiato: di fronte la valle di Vinca, alle nostre spalle la conca di Orto di Donna e alla nostra destra il maestoso Pizzo d’Uccello. La scelta dell’attrezzatura giusta qui è ancora più importante: buoni scarponi e bastoni obbligatori.

Anche chi ama il turismo minerario, qui potrà trovare pane per i suoi denti. La valle di Orto di Donna ospita, infatti, un bacino marmifero. Una volta parcheggiata l’auto nel parcheggio del Rifugio Donegani e imboccato il primo tratto del sentiero CAI 37, nei giorni festivi sarà possibile fare un’escursione attraverso la strada che porta alle cave di marmo, fino a raggiungere il Rifugio Cava 27; qui potrete ristorarvi, riposarvi e anche pernottare.

Antonia Festa
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