Un’immersione totale tra le foreste più belle del Trentino: ecco tre dei boschi più incantati di questa rigogliosa regione

Emma Valenti  | 07 Gen 2024
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Un respiro talmente profondo che l’anima riesce a diventare un’unica cosa con la foresta attorno a noi. Una regione piena di foreste come il Trentino non può che offrirci il meglio. Qui, dovunque guardiamo, abbiamo l’imbarazzo della scelta. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare. E allora, prendiamo lo zaino in spalla e andiamo alla scoperta delle tre foreste del Trentino che non ti devi assolutamente perdere.

1 La prima tra le foreste del Trentino che ti lasceranno a bocca aperta: la Foresta di Paneveggio

La Foresta di Paneveggio è in questa lista delle tre più belle foreste del Trentino per una ragione ben valida, e ora la vedremo insieme. Qui, non avremo solo la possibilità di scegliere tra infiniti percorsi da esplorare in ogni angolo…ma faremo anche due incontri molto particolari. La ragione per cui questa foresta è così famosa è che vanta il soprannome di “foresta dei violini“. Perché? Durante i nostri trekking in questa meravigliosa oasi di benessere e profumi, vi sarà un particolare tipo di albero che ci accompagnerà: l’abete rosso. Questo nostro grande amico ci dona uno dei legni più prestigiosi a livello di risonanza, un legno con cui i liutai costruiscono le casse di risonanza migliori per i violini. Questo rende la Foresta di Paneveggio una delle foreste del Trentino più particolari. Purtroppo, al giorno d’oggi non vi sono molti esemplari di abete rosso così perfetti da poter costruire violini. Tuttavia, il legno dell’abete rosso è particolarmente elastico, e sono i suoi canali linfatici a creare risonanza. L’abbattimento degli alberi è necessario in luna calante, tra ottobre e novembre, periodo nel quale il tronco produce meno linfa. Gli alberi migliori hanno degli anelli di crescita sottilissimi e concentrici alla perfezione, le fibre sono diritte e fini e i nodi sono scarsi. Gli esemplari con tutte queste caratteristiche scarseggiano, ma questo non ferma i liutai dal continuare a generare richiesta. Ciò crea un mercato pregiato, di nicchia e limitato…ma unico proprio perché limitato. E non poteva essere che una delle più belle foreste del Trentino tra i luoghi che offrono questo privilegio.

1.1 La foresta della catena del Lagorai: uno spettacolo come pochi altri

Se parliamo delle foreste del Trentino, non possiamo non parlare del Lagorai. L’intera catena del Lagorai è uno spettacolo senza precedenti, ed ogni foresta che accompagna quella meraviglia aggiunge un tocco magico come un diamante. Specialmente in autunno, tutti gli alberi prendono una luce che non possiamo perdere. Alcune escursioni che ci permetteranno di esplorare questi boschi e diventare un tutt’uno con la natura sono l’escursione alla cima di Cece, quella ai Laghi delle Buse Basse e forcella di Val Sorda e quella alla Forcella Magna e Lago di forcella Magna. Il primo percorso nominato è di difficoltà abbastanza elevata, mentre il secondo e il terzo presentano caratteristiche relativamente semplici. Ciò che rende davvero incredibili questi luoghi quando si parla delle foreste del Trentino, è il fatto che durante le nostre camminate avremo un alternarsi di percorsi che ci regaleranno sia profumi di bosco indimenticabili, che spazi aperti che ci doneranno sguardi di infinità sulle montagne, alte ed imponenti.

1.2 Ultima ma non ultima tra le foreste del Trentino che ci stupiranno: il Parco Nazionale dello Stelvio

foreste del Trentino

E come se non ci fossimo ancora stupiti abbastanza, tra le foreste del Trentino che ci resteranno nel cuore, vi presento il Parco Nazionale dello Stelvio. Tra tutti i percorsi e l’ampiezza di questo parco, c’è veramente da sbizzarrirsi. Ecco che partendo dal parcheggio Coler, ad esempio possiamo godere di un’escursione davvero unica nel suo genere. Giungeremo alle Cascate di Saènt. Stiamo attenti però, perché la strada per giungere al parcheggio è abbastanza stretta. Volendo, potremo anche usufruire del servizio dell’autobus che porta i turisti fino al parcheggio Coler. Il percorso si alterna tra salite, immersioni nel bosco e spaccati sulla Val di Rabbi che ci faranno sentire vivi sino in fondo. Molti scalini fatti con il legno ci accompagneranno. Se decideremo di fare il giro ad anello completo, dopo essere giunti alle Cascate di Saènt dovremo proseguire ed arrivare ad un punto panoramico che ci farà sentire di essere veramente immersi in una delle più belle foreste del Trentino. A quel punto faremo una meritata pausa pranzo per poi proseguire in discesa e raggiungere di nuovo il parcheggio Coler.

2 Informazioni utili

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Credit dell’immagine in evidenza: www.parcopan.org

Credit dell’immagine nel primo paragrafo: www.parcopan.org

Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.



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