Una fiamma che brucia e mai si spegne, da ormai 500 anni sopravvive e probabilmente sino all’apocalisse resterà. Cos’è? La descrizione di un amore poetico? Potrebbe essere, eppure parliamo del “vulcano” più piccolo al mondo, la cui semplicità e magia farà innamorare noi. La fiamma eterna brucia sul Monte Busca, in Emilia Romagna, ma la ragione della sua immortalità non è da attribuirsi al vulcanismo. Scopriamo insieme perché continua a bruciare e come andare ad ammirarlo.
Prima di scoprire le ragioni che la tengono in vita…come arrivarci a piedi? Partiamo dal borgo di Tredozio. Cammineremo per circa 4 ore, con un dislivello di 500 metri. Tuttavia, il pezzo più impegnativo, per cui servono certamente delle scarpe adatte a camminare nel fango, è solo all’inizio.
Dal paese prendiamo una stradina che ci conduce nel bosco e fa lavorare le nostre gambe per 136 metri di salita. E proprio quando siamo galvanizzati dall’attesa, il terreno è scivoloso…ecco che arriva la parte della strada sterrata, seguita da quella asfaltata. Durante questi tratti più pianeggianti ed agevoli dovremo stare attenti: le macchine possono passare. Sarà dunque necessario prestare attenzione ai vari veicoli che potrebbero sfrecciare. Una volta superato il tratto nel bosco, la strada diventa facilmente percorribile. La strada ci condurrà sul Monte Busca e poco dopo saremo arrivati: ecco davanti a noi la fiamma eterna.
Ora che sappiamo come arrivare a goderci lo spettacolo, scopriamo insieme perché la fiamma eterna del “vulcano” più piccolo al mondo non smette mai di ardere. In realtà, non ci troviamo davanti ad un vero e proprio vulcano. La spiegazione scientifica è che il terreno sprigiona naturalmente degli idrocarburi gassosi estremamente infiammabili. In questo caso, ci troviamo davanti ad una fontana ardente che sprigiona metano. A contatto con l’ossigeno questi agenti gassosi si incendiano.
Tuttavia, quando vi sono acquazzoni o fenomeni che contrastano il contatto del metano con l’ossigeno, la fiamma eterna può momentaneamente spegnersi. Quando ciò accade, sono gli abitanti che si affrettano a riaccenderla per evitare lo spargimento di gas. Questo fenomeno incredibile non è isolato in Romagna, ma questa fiamma eterna arde da prima del XVI secolo. Ora, è uno dei pochi siti ad essere ancora attivo. Possiamo trovare fenomeni del genere anche in Medio Oriente.
Una prima voce dell’esistenza della fiamma eterna ci arriva dal passato: il frate domenicano bolognese Leandro Alberti ne fece menzione nel suo libro “Descrittione di tutta l’Italia“. Stiamo parlando della metà del XVI secolo. Furono gli anni trenta del Novecento a vedere questo sito come proprietà della Società Idrocarburi Metano, la quale, nel 1939, eresse una condotta ed un edificio il cui scopo era lo sfruttamento del metano. Ciò fu fatto in onore di Mussolini.
Quando queste costruzioni furono abbandonate nel baratro del disuso, il gas cominciò a sgorgare da una nuova uscita, anche quella attiva da quel momento. Finita la guerra, la società statunitense Macmillan Petroleum Corporation eseguì un’esplorazione di natura preliminare. Tuttavia, ciò non portò a nessun nuovo sfruttamento del sito, che venne nuovamente abbandonato. L’ultima esplorazione risale al 1975, da parte di una società petrolifera; quest’ultima, non rilevando giacimenti economicamente convenienti, sospese le ricerche.
Per godere al meglio dello spettacolo che ci offre questo fuoco sempre ardente sarà meglio guardare le previsioni ed assicurarsi che la giornata sia splendente e serena. L’esperienza migliore è certamente al tramonto, quando la sera non fa più troppo caldo e il fuoco ci scalda l’anima. Se vogliamo arrivare a piedi, è meglio portarci delle scarpe adatte a camminare tranquillamente anche in punti più scivolosi. La fiamma eterna ti aspetta!
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Immagine in evidenza: vulcano-romagna
Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito GoodTrekking portando avanti la mia passione per il trekking e l'outdoor
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